Uno tra i giornalisti più apprezzati d’oltremanica, soprattutto dalle giovani generazioni per il suo linguaggio sprezzante e sboccato e le idee antisistema. Uno tra i conduttori televisivi più amati nel mondo intero, iconico volto di programmi come Top Gear, Chi vuol essere milionario? (versione inglese) e The Grand Tour, ma anche contadino, ex ristoratore e probabilmente futuro birraio. Sì, si tratta di Jeremy Clarkson, ovvio che è lui; un uomo che possiede un patrimonio ultramilionario, eppure alcune notti non dorme perché per il pensiero delle spese della sua Diddly Squat, la fattoria che ha acquistato pochi anni fa e fatto diventare un fenomeno mediatico grazie alla serie La Fattoria di Clarkson su Amazon Prime Video, che adesso sta per tornare per la sua terza stagione. E a chi non piacerebbe avere un lavoro del genere nel meraviglioso scenario naturalistico della Gran Bretagna, lontano da tutto e da tutti (ma non dalle telecamere)? Eppure non è tutto rosa e fiori, anzi; milioni di sterline, in questo caso, vanno in vacca e a quanto pare si perde anche il sonno…
Jezza, che ha passato gli ultimi mesi a sostenere i contadini in rivolta in mezza Europa, si è confidato con il Daily Mail, famoso quotidiano britannico, parlando di quando ha dovuto chiudere il suo ristorante aperto con la fattoria, perché i vicini si lamentavano del troppo traffico, e delle difficoltà economiche di questa sua nuova attività. “Ha dovuto coltivare funghi, more e senape per cercare di guadagnare quanto più denaro possibile”, si legge nell’articolo a firma di Molly Clayton, e inoltre è stato anche costretto a vendere tredici delle sue mucche: “C’era il grazioso ristorantino che avevamo aperto all’inizio dell’estate per vendere il cibo che avevamo coltivato e allevato nella fattoria. Ma dopo sole sei settimane - rivela Jeremy -, il comune ci ha notificato un avviso di esecuzione che ci informava che doveva chiudere. Con il ristorante chiuso non potevamo più permetterci di tenere tutte le mucche”. Jezza non ha mai nascosto le difficoltà nel guadagnare da vivere facendo questo mestiere, parlando con estrema onestà e trasparenza dei suoi guadagni con la Diddly Squat. “L’anno scorso - ha detto Clarkson al Daily Mail - prima del raccolto abbiamo dovuto sborsare 108.000 sterline per il gasolio, i fertilizzanti spray e i semi. Va bene se il tempo è buono, perché riavrai indietro quei soldi. Ma passi un sacco di notti insonni quando sai che un temporale potrebbe distruggere tutto [...] Mi sdraio sul letto dopo aver speso 100.000 sterline sperando che il tempo sia bello e, indovina un po’? Il tempo puntualmente era terribile, tutto l’anno, ogni singolo mese”. Ma nulla sembra poter fermare Jezza e la sua fattoria: “Andremo sempre avanti a patto di educare le persone, di mostrare loro quanto sia difficile l’agricoltura e di aiutare le persone ad apprezzare il cibo in un modo che prima non avevano potuto fare - ha dichiarato riguardo la serie su Amazon -. Forse la gente metterà il pane nel congelatore invece di buttarlo via quando vedrà quanto lavoro ci vuole per fare una pagnotta”.