Quando la maratona delle auto elettriche prese inizio, ormai già qualche anno fa, solamente in pochi cercarono di alzare la voce urlando le contraddizioni di questo nuovo sistema. Vuoi per moda o per un onesto credo ambientalista, i motori a zero emissioni sembravano veramente capaci di salvare il mondo (o almeno l’Unione Europea, paladina di questa motorizzazione con il piano del 2035) dall’inquinamento. E chi esprimeva un altro pensiero veniva tacciato di negazionismo. Ecco, in poche parole, il racconto scritto da Jeremy Clarkson e pubblicato sul The Sun. Il giornalista e conduttore tv britannico, dunque, si compiace di essere stato uno dei primi a denunciare la transizione della mobilità, “mi ci sono voluti circa 15 minuti - scrive - per capire che le auto elettriche erano spazzatura. Ma quando l’ho detto in televisione, sono stato definito un negazionista del cambiamento climatico, un luddista e un pazzo. Potete quindi immaginare quanto fossi felice ieri di scoprire che milioni di persone ora si stanno avvicinando al mio modo di pensare”. E in effetti, la narrazione nei confronti delle Ev (electric vehicle) sembra essere completamente cambiata in queste ultime settimane; tant’è che adesso addirittura la Commissione europea ha deciso di fare un passo indietro, affermando che non siamo ancora pronti per abbandonare del tutto la benzina. Ma Jezza preferisce usare i numeri per descrivere il quadro della situazione: “In Germania - riporta Jeremy -, le vendite di vetture full-electric a marzo sono diminuite di ben il 29%. E nel resto dell’Ue dell’11%. Nel Regno Unito, dove - sottolinea causticamente il giornalista - ogni giorno le persone vengono bombardate a tappeto e sottoposte al lavaggio del cervello da parte di organizzazioni ambientaliste di sinistra come la Bbc (dove veniva trasmessoTop Gear, e da cui lo stesso Clarkson è stato allontanato, ndr), le vendite stanno andando meglio. Ma anche così, la quota di mercato occupata dalle auto a batteria è scesa dal 16,6% dello scorso anno al 15,2% nel 2024”. E un altro dettaglio da tenere conto secondo Jezza, è che in questi giorni Tesla sta licenziando 14 mila dipendenti in tutto il mondo, vale a dire addirittura il 10% della sua forza lavoro. Insomma, conclude Clarkson, “le persone si stanno rendendo conto del fatto che le auto elettriche sono costose, noiose da guidare, inutili per i lunghi viaggi e, se siamo onesti, non particolarmente benefiche per l’ambiente”. E a proposito di ambiente (e ambientalisti)...
Sempre nel suo editoriale per il The Sun, Clarkson ha parlato, o meglio scritto, anche della grande alluvione di Dubai degli scorsi giorni, dove sono caduti tra i 100 e i 250 millimetri di pioggia (fonte Focus.it). “L’aeroporto sembrava un lago’ - scrive Jezza -, tutti quegli orribili centri commerciali come piscine e lautostrada principale come il Mekong (fiume in Asia, ndr). [...] Le Range Rover ribaltate. La terra stessa rimodellata. Un avvenimento quasi biblico. La fine dei giorni. Roba da Noè. E mentre scrivo - sottolinea Jeremy -, il bilancio delle vittime è pari a 20”. Ma qual è stata la causa di questo disastro? “Naturalmente - si legge sul The Sun -, non appena ha smesso di piovere, la gente ha cominciato a dare la colpa al governo, dicendo che i loro sforzi per ‘seminare’ le nuvole erano chiaramente andati male”. Si tratta del cosiddetto “cloud seeding”, ovvero uno strano modo di favorire le precipitazioni usando delle determinate sostanze. “Sembra che - continua il racconto di Clarkson -, durante la guerra del Vietnam, l’esercito americano abbia lanciato in cielo lo ioduro d’argento per provocare la pioggia, rendendo i sentieri della giungla utilizzati dai vietcong un po’ più fangosi”, e in un modo simile, continua il conduttore televisivo, gli Emirati Arabi sparano in aria delle sostanze chimiche con lo stesso obiettivo, “e ora, secondo gli esperti, hanno evidentemente esagerato”. In Uk, però, “questa teoria è andata molto male tra gli scienziati dalla testa confusa, adoratori di Greta (Thunberg), che dicono che è ovviamente il cambiamento climatico all’opera e che a meno che non votiamo tutti per Sir Starmer e smettiamo di mangiare carne, la stessa cosa accadrà a noi. Nella loro mente - scrive Jezza -, ogni disastro è sempre causato dal riscaldamento globale. Vulcani. Terremoti. Incidenti automobilistici. Anche il mio cane che si rifiuta di sedersi al mio comando, questo è dovuto alle emissioni di carbonio”. Eppure, Jeremy si dice scettico anche sul cloud seeding, visto che, “la prima volta che sono andato a Dubai erano gli anni ‘90 e c’era un solo albergo a tre piani, niente bar e il mercato era più piccolo di quello di Doncaster, e ha piovuto per una settimana intera”.