C’è chi si accontenta di saltare la fila al supermercato, chi piazza la macchina sulle strisce pedonali con le quattro frecce e poi c’è chi, con lo stesso candore di chi scarta un Ferrero Rocher, parcheggia una Lamborghini verde evidenziatore su un posto per disabili fuori dalla sede di Radio24. Il protagonista di questo ennesimo spot è Davide Lacerenza, imprenditore della notte, sciabolatore di champagne e appassionato di lusso ostentato. Al suo fianco, Stefania Nobile, figlia della leggendaria Wanna Marchi. Insieme, questi due hanno creato non poco scalpore. Non solo per la capacità di spennare i clienti con cocktail a 20 euro ma – secondo la Procura – soprattutto per aver gestito un business parallelo di escort e polverine varie. La scena in questione è avvenuta circa un mese prima che Lacerenza finisse ai domiciliari, travolto dall’inchiesta della Guardia di Finanza. In quella serata, lui e Nobile erano ospiti de La Zanzara e avevano parcheggiato il loro bolide fiammante su un posto riservato ai disabili. Ma il dettaglio che ha fatto saltare la mosca al naso è stato un pass disabili, ben visibile sul cruscotto. A segnalare il tutto è stato il giornalista Alberto Gottardo, presente sul posto. E da lì, la domanda è sorta spontanea: a chi appartiene quel pass?

Lacerenza, provato da un tragico incidente con un tappo di Dom Pérignon? Oppure Nobile, reduce dagli anni passati a vendere alghe magiche? Ovviamente c’è un’ipotesi più banale: il pass è autentico e legittimo e intestato a qualcuno che ne ha effettivamente diritto. Ma se così fosse, a chi appartiene e perché era lì? E mentre la Guardia di Finanza srotola intercettazioni e conti correnti per far luce sul vero core business della Gintoneria di Davide, questo piccolo episodio racconta molto più di quanto sembri. Perché nel paese in cui la furbizia è ancora considerata una virtù e il rispetto delle regole una cosa da sfigati, non c’è niente di più normale di vedere un’auto da 300mila euro dove si sta praticamente sdraiati per terra occupare un posto riservato a chi ha difficoltà a camminare.
