Il tempo delle vendite corre veloce, e gioca sempre in anticipo. Finito carnevale, gli scaffali di tutti i supermercati si sono già riempiti di colombe e uova di Pasqua. Qualcuno, però, è ancora alle prese con i pandori. Lo scandalo che ha coinvolto Chiara Ferragni sembra un ricordo lontano e rattrappito, lo sappiamo. Eppure, le briciole del pandoro sono arrivate fin qui, oltre il Festival di Sanremo, in un periodo in cui tutti vogliono già aspettare la primavera. Passato lo scandalo, la multa da un milione di euro, la fuga delle aziende con le quali la Ferragni aveva avviato delle partnership, ultima la ditta di cartiere Pigna, la tempesta non accenna a placarsi. Soprattutto negli ultimi anni, abbiamo imparato a capire che i dati non sono mai davvero neutrali, come si pensava prima. La fortuna degli influencers è basata sui numeri, si sa, e il numero di follower è direttamente proporzionale al guadagno. Bonusfinder Italia, a questo proposito, ha redatto uno studio in cui si analizza l’impatto del pandoro maledetto sulla popolarità della seconda influencer italiana più seguita, e i risultati sono davvero impietosi - ammesso che si possa provare pietà per chi ha utilizzato la pietà stessa come strumento per un marketing non del tutto trasparente ed eticamente corretto, come i recenti fatti di cronaca ci hanno dimostrato. Lo studio in questione, per entrare nel dettaglio, ha analizzato i dati dei social media a partire da gennaio del 2023, calcolando mese per mese il netto e la media dei follower persi e guadagnati, il numero di followers totali e il potenziale netto tra guadagno e perdita mensile in relazione al totale dei seguaci. Scorrendo i dati, si può osservare che il bilancio è sempre stato positivo, in verde, alternando momenti di crescita esponenziale a istanti di sviluppo più moderati, con un exploit nel mese di febbraio del 2023, in cui la differenza tra follower guadagnati e persi fu addirittura di 407.808. Per essere il mese più corto dell’anno, una media di 145,65 follow al giorno è un risultato in qualche modo impressionante, considerando anche il fatto che l’ultima colonna della tabella, relativa ai guadagni potenziali, segna un positivo di 1.812 euro da aggiungere al già corposo bilancio di casa Ferragni, che in una classifica stilata a novembre 2023 dall’agenzia HopperHq risultava novantaduesima nella classifica degli influencer più pagati, guadagnando 102 mila euro per ogni post pubblicato sul suo profilo Instagram.
Il mese con minore affluenza fu invece agosto, ma si sa, l’effetto vacanze impatta fortemente anche sull’utilizzo dei social, e senza fare boomerismi ci piace ancora pensare che le persone durante le ferie preferiscano godersi la vita all’aperto. Tuttavia, indipendentemente dalla potenza della crescita, si può vedere nella tabella che nel 2023 il numero di follower non ha mai subito una battuta di arresto, passando dai 28.522 iniziali ai 29.715 di novembre, l’ultimo mese di pace per l’occhio rosa dell’insalata bionda. Dopodiché, il colore principale diventa il rosso, e purtroppo per Chiara non è perché si tratta del pigmento più natalizio che ci sia, da sfoggiare per gli immancabili selfie davanti a uno sfavillante albero di Natale pluriaccessoriato. Questo tipo di rosso ricorda di più il vermiglio profondo che ha dato il titolo al celeberrimo film horror di Dario Argento. Se dovessimo immaginare un remake del film, infatti, potremmo ipotizzare una scena finale in cui un pandoro armato di mannaia insegue il profilo Instagram di Chiara Ferragni, decapitando il numero di followers con una ferocia inaudita. Nel mese di dicembre, infatti, il netto tra guadagnati e persi segna un preoccupante negativo di 161.830, con una media di 5 mila follower in meno al giorno, e un netto di guadagno anch’esso negativo, qualcosa come 724 euro in meno per post. A gennaio la situazione non è di certo migliorata, nonostante i tentativi di metterci una pezza, stavolta grigia e sobria, non glitterata, da parte della Chiarona nazionale. Il valore netto di follower in meno nel primo mese dell’anno, infatti, ha raggiunto il picco di 201 mila, ovvero 6 mila in meno al giorno, ovvero quasi 900 euro in meno di profittabilità. Tracciando un bilancio totale, si può vedere che la sentenza emessa dal Garante della Concorrenza e del Mercato ha impattato sul profilo della nostra Blonde Salad con una perdita di quasi 380 mila follower, cioè quasi il 27 percento di quelli arrivati nel corso dell'anno precedente, con una perdita stimata di circa 2 mila euro. Uno scenario da Profondo Rosso, non di certo rosa glitter, e nemmeno Rosa Chemical, per restare in famiglia. Il tempo delle vendite corre veloce, dicevamo, ma gli scandali, quelli veri, fanno sgambetti dopo i quali risulta poi difficile rialzarsi.