In ormai due anni di guerre c’è un verbo che più di tutti viene utilizzato nel dibattito pubblico e politico per valutare le posizioni degli interlocutori: giustificare. Certe volte si giustifica, e per questo si è colpevoli, altre non si giustifica, e allora si viene tacciati come estremisti. Insomma, sembra non esserci soluzione. Quando si tratta di violenza, poi, la divisione tra “giustificanti” e “non giustificanti” diventa ancora più aspra. È questo il caso di Serena “Doe” Mazzini, la co autrice del podcast Il Sottosopra con Selvaggia Lucarelli, che nelle storie ha attaccato Will Ita per un reel di Francesco Oggiano sui fatti di Pisa e l’aggressione della polizia. Mazzini ha ripreso alcune storie postate dalla pagina “Spinacialleverdure” in cui si diceva: “Will e Oggiano pubblicano un reel dove si spiegano i motivi degli scontri di Pisa e Firenze. Per argomentare sulla presenza di persone violente alle manifestazioni di Pisa e Firenze vengono inserite nel montaggio una clip di un ragazzo manganellato che risponde alle violenze (male: dovete subire e tacere) e poi una clip dove quattro persone a Milano spaccano una vetrina del Carrefour”. Insomma, un fatto, quest’ultimo, che, a dire di Mazzini, non vale la pena inserire in un reel in cui si parla di Pisa e Firenze. Se lo sono chiesto anche gli utenti in alcuni commenti, prima che il post fosse cancellato: “Nei commenti iniziano a chiedere ma come mai vengono utilizzate le immagini di Milano per parlare degli scontri di Pisa e Firenze? La risposta è: per spiegare come nelle manifestazioni possono introdursi persone violente”. Ma Serena Mazzini (e la pagina “Spinaci”) proseguono l’attacco, anche perché il video viene ricaricato senza quello spezzone “incriminato”. Nei commenti, però, ad alcuni che fanno notare l’ambiguità, la pagina Will risponde che nel video precedente c’era stato un errore di caricamento: “Il video è stato ricaricato. Le parti dove si additavano gli studenti inserendo immagini di violenza che non erano avvenute a Pisa o Firenze, cancellate. La motivazione ufficiale fa un po' di acqua da tutte le parti”.
“Doe” Mazzini ha le idee piuttosto chiare sul motivo della titubanza di Will nel postare un contenuto in cui vengono, a suo dire, prese le parti della polizia: “Se le nostre attiviste più pasionarie e i progetti editoriali sono finanziati dal sistema dominante, senza che sia esplicitato, l'informazione non sarà mai oggettiva ma prenderà sempre le parti di chi paga per quel contenuto, che diventa merce”. Quasi un problema di adv nascoste, quindi. Nel video di Oggiano, comunque, viene ricordato il messaggio di Sergio Mattarella, il quale ha duramente ripreso l’operato della polizia e bacchettato il Ministero dell’Interno. “Pensiamo che ci sia ben poco da aggiungere alla forza delle parole del presidente Mattarella!”, scrive Will in risposta ai commenti. Evidentemente, questo non è considerato sufficiente e le critiche arrivano anche da altri utenti: “Ancora con ‘sta retorica del ‘non sono tutti cosi’ ma piantatela, non hanno pagato mezza volta e la polizia avvia sempre ‘accertamenti interni’. Quelli del G8 hanno fatto carriera (vedi il questore di Pisa e le sue dichiarazioni nauseanti), quelli di Aldrovandi sono ancora in polizia, potrei andare avanti per ore”, e ancora: “Ottimo video democristiano”. Niente compromessi, dunque. La polizia è stata violenta e la risposta, sembra suggerire “Doe” Mazzini, non può permettersi di lasciare spazio a ragioni, dato che queste, in una situazione politica come quella di questi giorni, possono suonare come giustificazioni. Il rischio, a suo dire, è che le analisi complesse possano far pendere l’ago della bilancia dalla parte sbagliata.