La scienza contrariamente a quanto sostengono le religioni monoteiste, progredisce spesso confutando e negando certezze millenarie, la cui inamovibilità è affermata essere la volontà di Dio, o Allah, Javhe, Geova, perfino Jah o quant’altro. Chiaro che i rappresentanti in terra di tali dottrine, che altro non sono che costrutti filosofici atti a giustificare forze di potere economico-politiche molto precise, non accettino tali confutazioni, e siano disposti a entrare letteralmente in combutta con ogni forma di altro potere economico-politico, ma anche di pseudocultura, per mantenere la primogenitura vincolante dei propri dogmi. E quindi, come dimostrano questi giorni successivi alle Olimpiadi di Parigi, alleandosi anche con fascisti, leghisti, nazisti, putiniani e compagnia cantante in un coro pensieropiattista di indignazione complottista per la conservazione dei Sacri Dogmi intoccabili. Se tutto è fisso nella storia e nella volontà del vero Dio di ciascuna potenza religiosa, allora necessariamente i sessi dovranno essere solo due, perché così si è detto per centinaia di migliaia di anni. Peccato non sia vero, e non lo è almeno dagli ultimi, diciamo, cinquemila anni, quando il fenomeno dei “two spirited people”, meglio conosciuti come sciamani, si è diffuso dal Circolo polare artico alle Ande, dall’Africa all’Australia, finanche all’antico Salento. Figure che incarnavano non tanto gli stregoni o i medici, ma piuttosto i protopsicologi e protopsicoterapeuti dei vari gruppi tribali di appartenenza, ma soprattutto i consiglieri di “affari del cuore”. Perché? Perché la loro sensibilità, il loro sentire, derivava dal non appartenere a nessuno dei due sessi canonici. Ma facciamo un salto in avanti al 1993, quando un’importante ricercatrice americana di biologia e sessuologia, nonchédocente emerita alla Brown University, Anne Fausto-Sterling (nomen omen, si potrebbe dire, pure in due diversi sensi della parola) pubblica sulla rivista The Sciences la tua teoria dal titolo The Five Sexes: Why Male and Female Are Not Enough. E da qui nasce appunto la terra dei cinque sessi che sarebbero appunto, oltre ai due canonici: Femminile (female), maschile (male). Gli altri tre, si badi bene, sono sempre esistiti ma mai considerati in se stessi bensì come anomalia, deviazione, errore, scherzo di natura, magari “per opera del demonio”: tendenzialmente femminile (ferm), tendenzialmente maschile (merm) e intersessuato (herm).
Che significano esattamente queste tre classificazioni? Ferm indica che il soggetto ha genitali tendenzialmente femminili, ma presenta anche caratteristiche fortemente maschili, sia sotto forma di modificazioni o alterazioni dei genitali, sia sotto il profilo cromosomico e di produzione (o meglio inibizione, ma non complichiamo le cose) ormonale. Merm indica il contrario, cioè genitali tendenzialmente maschili, ma con caratteristiche di modificazione femminili, come ad esempio, cose assai comuni, una fistola protovaginale sul pene, oppure l’uretra peniena in forma protovaginale. Casi che rendono spesso impossibile o dolorosa la minzione in piedi, e/o che presentano genitali non corrispondenti al modello maschile classico di elettività fallica. Infine herm, cioè intersessuato o più comprensibilmente “ermafrodita”, è il soggetto che presenta sia genitali maschili che femminili, non necessariamente funzionanti, e a volte incompleti. Ora, il cattolico praticante che si infurierà a leggere questo articolo si dirà in cuor suo “chissene frega di queste anomalie, saranno un caso su un milione”. E invece no. Quando Anne Fausto-Sterling concepì la sua teoria dei 5 sessi, si calcolava che l’occorrenza degli altri tre sessi variasse a seconda dei paesi dallo 0,6 all’1,3%. Ora, ventinove anni dopo, la percentuale, anche a causa di una alimentazione fatta di cibi sempre più processati, si parla ormai di una media dell’1,7%. Bazzecole dirà quindi il cattolico che non ha studiato la matematica gaussiana, il destrorso, il conservatore, il bravo padre di famiglia di sinistra attaccato ai valori tradizionali e al grande ruolo della Russia Sovietica nel destino del Mondo (migliore ovviamente). Però se calcoliamo che la popolazione italiana, facendo un esempio a caso, ammonta oggi a 58,7 milioni di persone, l’1,7% di 58,7 milioni è circa 997.900 individui. Praticamente 1 milione di persone in Italia sono appartenenti a uno degli altri tre sessi su cinque. Rivoluzione Copernicana 2.0? Forse. Ma allora perché non se ne parla? Beh, in tre quarti del pianeta la situazione è totalmente tabù. I sessi sono due perché lo stesso dio dai molti nomi nel nome del quale (bisticcio verbale voluto) gli umani si fanno guerra, è appunto inconcepibile che questo dio faccia così tanti “sbagli” e faccia nascere tanta gente “non conforme” alla norma di stabilità e controllo sociale. Nel resto del mondo, tendenzialmente quello occidentale, se ne parla ogni giorno di più, ma in un Paese come l’Italia la maggioranza delle coppie che hanno figli non solo laureate non tanto in biologia, ma che so, in sociologia della comunicazione, e quindi quando si è spiattellato in giro che il nascituro sarà femmina, che si fa? Lo si mantiene femmina anche se poi svilupperà la corporatura di Imane Khelif, oppure diventerà una lesbica “butch” che vorrebbe essere un uomo e magari ci si transizione.
Stesso discorso per maschietti con caratteristiche fortemente femminili che poi diventeranno gay o transgender, e che verranno costretti a una lunga, anche se pochi anni è sempre troppo lunga, vita di dolore e malessere interiore, e poi magari appunto transizioneranno. Se poi la struttura genitale presenta delle anomali rispetto all’obbligo normativo binario, genitori ignoranti o spaventati dal possibile giudizio dei parenti, tengono nascosto il tutto e fanno decidere al medico, che spesso è un obiettore di coscienza cattolico e che si attiene alla logica della normazione forzata, e tagliano, mutano, operano, senza ovviamente il consenso dell’essere umano appena nato, che avrebbe invece diritto di decidere da persona consapevole, una volta che passa sviluppare pienamente il suo sentire, il suo essere e ciò che di fatto desidera essere. E invece no. Spesso si taglia, si castra, si conforma, si creano soprattutto donne non consapevoli, facendo artificialmente e contro la possibile volontà dell’appena nato quello che poi si pretenderebbe di contestare ai tanto citati ma inesistenti “gender studies”, cioè creare donne artificiali per necessità di normazione sociale. Quindi si cancella socialmente, a causa della loro temporanea incapacità di decidere autonomamente, quasi un milione di persone in cui nella gran parte del casi la logica imperante della “egemonia culturale cattolica normante” ha deciso per l’appunto questa normazione forzata che porterà in un grande numero di casi, enorme dolore e sofferenza. Anche, sia detto, tra chi poi si farà prete, pochissimi ma ci sono, o, incedibile ma vero, esistono ancora, suora. Sempre omettendo poi penosamente i dati numerici di chi invece finisce suicida, a causa di una scellerata ideologia religiosa di mortificazione del corpo, letteralmente. Ora, a chi dice che questa teoria è “vecchia di trent’anni anni”, rispondiamo che non è vecchia, è stata formulata già ventinove anni fa ma non si riesce ancora a farla accettare per tutte le resistenze sociali e politiche, dirette sia da cattolici, islamici, cristiani, evangelici e così via. Questi riescono a influenzare forze politiche di estrema destra, conservatori, tradizionalisti, comunisti filosovietici e putiniani, e una grossa fetta della categoria non tanto di scienziati ma di medici. Medici che, sia detto una buona volta, sono spessissimo di destra, conservatori e provenienti da famiglie borghesi, anche se non necessariamente ricche, ma che nel figlio o figlia medico vedono una realizzazione sociale che non è certo quella “socialista”, ma di chi punta al prestigio sociale e allo stipendio determinato da tale qualifica. Come dimostra l’altissimo numero di chirurghi che abbandonano il lavoro negli ospedali pubblici per finire a esercitare col triplo di stipendio i “chirurghi estetici” nelle cliniche private, magari in Albania. Ora, non tutti medici sono così, fortunatamente per noi, ma se calcoliamo che negli ospedali pubblici italiani si va dal 99% al 100% di medici “obiettori di coscienza” cioè di fatto (per convenienza di carriera più che per ideologia, ma nella sostanza nulla cambia) contrari/e all’aborto, cosa possiamo aspettarci di meglio per quel che riguarda i nati di fatto negli altri tre sessi?
A chi ci dice poi che siamo contraddittorie e facciamo confusione, noi frocie trans, sostenitrici dei “gender studies” (e non della ideologia gender, che nono esiste) perché rivendichiamo cinque o infiniti sessi, vorrei ricordare che se parliamo di sesso biologico parliamo di cinque sessi per il motivo logico, razionale e matematico appena spiegato, mentre quelli che sono infiniti, perché dipendono dal singolo modo di esprimere il sé di ogni singola persona, sono invece i gender, che rappresentano il modo in cui una persona recita volontariamente o meno il suo essere nel palcoscenico della vita. Sessi cinque, gender infiniti, ok? E non cercate di buttarla in caciara, perché quello che diciamo è: sessi cinque, gender infiniti. Il mondo però cambia. La nuova bandiera lgbt col numero allargato di colori tiene conto anche di questi tre sessi, intersex o ermafroditi che dir si voglia compresi, e stanno sorgendo in tutto l’occidente organizzazioni di sostegno dei bisogni e delle problematiche proprio delle persone intersex o comunque degli altri 3 sessi. Non solo, ma ormai negli Stati Uniti e non certo nella Russia ortodossa e sessuorepressiva, fioccano anche le denunce dei figli maggiorenni verso genitori che li hanno fatti mutilare appena nati per presentarli come “normalizzati al resto del mondo”, che sono poi in genere quasi solo i parenti più stretti. Quindi, genitori, siete avvertiti. In genere per una persona gay, lesbica, transgender, intersex o quant’altro, il più grande dolore determinato dalla non accettazione, non proviene dall’ambito sociale, dalla strada, della scuola, dal mondo esterno, ma proprio dalla famiglia. Le varie associazioni di Famiglie Arcobaleno l’hanno capito e stanno facendo un ottimo lavoro, sicuramente il più importante di tutto il mondo lgbt*. Se il medico vi dice che l’esserino che vi è appena nato presenta delle anomalie sul piano sessuale, non fate tagliare, operare, normalizzare. Assicuratevi solo che possa crescere sano, sano e non “normale” (concetto immaginario). E crescetelo con amore, fino a che deciderà da se stessæ quello che vuole e vorrà essere… Sarete una famiglia felice, davvero, e avrete figli sicuramente molto più felici.