Dopo 18 anni, ritrovarsi al centro di un'indagine per omicidio. È quello che è successo ad Andrea Sempio, amico di famiglia di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 nella casa di famiglia. Dopo la riapertura delle indagini infatti, il nome al centro dell'attenzione della Procura di Pavia è proprio Andrea Sempio, mentre finora unico colpevole del delitto è stato ritenuto, e condannato, Alberto Stasi.
A parlare stavolta, sono i genitori di Sempio: “In questo momento per gran parte dell'opinione pubblica siamo gli assassini di Garlasco”, hanno detto nel corso del programma Quarto Grado su Retequattro. Per la prima volta infatti, Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari sono stati ospiti in uno studio televisivo.
Ai microfoni di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, la signora Ferrari ha ribadito che ciò che interessa loro non è quello che pensa la gente, ma quello che stabilirà la Procura: “L'equilibrio della nostra famiglia è stato sconvolto per la seconda volta, sappiamo benissimo che nostro figlio non ha fatto assolutamente niente. Grazie a Dio ci sono magistrati competenti che alla fine di questa inchiesta potranno provare solo una cosa, che mio figlio è del tutto estraneo". Riguardo il figlio poi, ha raccontato come la loro vita sia stata sconvolta: “Andrea cerca di farci forza ma non sta bene, è una situazione difficilissima da sopportare”. La madre di Sempio ha poi ricostruto anche il giorno dell'assassinio di Chiara Poggi, negando di aver incontrato qualcuno a Vigevano. “Sono uscita dopo le 8 di mattina per andare a Gambolò a fare delle chiavi, ma il negozio era chiuso, sono tornata a casa e ho dato le chiavi dell'auto a mio figlio, che è andato a Vigevano”. “Non sono mai andata -ha aggiunto- a fare uno scontrino per mio figlio e quella mattina non ho incontrato nessuno”. La persona di cui si parla, ha poi chiarito, in realtà non l'avrebbe mai incontrata a Vigevano. La donna ha infine puntato il dito contro le tante bufale che circolano: “Su questa storia se ne inventano tante per andare in televisione”. E infine: “Non ho avuto un malore quando sono stata sentita dai carabinieri, ho avuto dei capogiri perché quando sono entrata già non stavo bene”.
