Seconda puntata del serale di Amici 23, questa sera su Canale5. Proposta di Rai1 contro la rete ammiraglia Mediaset? Se scappi ti sposo, commedia del '99 con Richard Gere e Julia Roberts. Cioè, tradotto in termini di contro-programmazione: niente. La settimana scorsa l'onere era toccato a Marco Liorni con una puntata serale de L'Eredità. Sabato prossimo tornerà Carlo Conti con I migliori anni, format noto che stavolta celebrerà i 70 anni della Rai. Anche qui, tradotto in termini di contro-programmazione: poco. Senza contare che nel frattempo, Amici avrà avuto due puntate per conquistare il suo pubblico di spettatori. Di là, su Canale5, la De Filippi schiera l'artiglieria pesante fatta di giudici e insegnanti vip, un paio di ospiti che piacciono al pubblico, giovani talenti, spettacolo; il tutto condito da qualche polemica, sempre utile per tirare fino a tardi. Di qua invece, su Rai1, l'usato più o meno sicuro. Intervistato ieri da Italia Oggi, Antonio Ricci ha dichiarato: “Una volta Mediaset aveva i grandi varietà. Ora il sabato sera spetta alla De Filippi. Ecco, mi piacerebbe provare con i grandi varietà, e poi butterei un occhio sulle fiction”. Verrebbe da dire che se Mediaset aveva i varietà, figuriamoci la Rai: il varietà era il simbolo dell'azienda del servizio pubblico. Ma appunto, adesso il sabato sera “spetta alla De Filippi”: il problema è che paiono pensarla così pure a viale Mazzini.
Galeotto fu il Sanremo Conti-De Filippi. Correva l'anno 2017, Francesco Gabbani si aggiudicava l'edizione con un pezzo che non solo svecchiava l'idea di canzone vincitrice del festival, ma apriva la strada ai primi posti di artisti come Mahmood e Maneskin. Conti, nel frattempo, traghettava il festival verso il plebiscito popolare, poi definitivamente consolidato da Amadeus in queste ultime cinque edizioni. Il Sanremo Conti-De Filippi fu un patto del Nazareno in versione televisiva: il volto di punta Mediaset che non solo sconfinava nell' azienda rivale, ma ci entrava dal palco principale per poi tornare a Canale5. La consacrazione della concorrenza in casa propria. Una sorta di peccato originale da cui non si è più tornati indietro: il sigillo a un'alleanza Rai-Mediaset che, ora più che mai, sembrano aver smesso di farsi concorrenza. Quando c'è Sanremo si spegne Mediaset, e quando va in onda un programma della De Filippi, la Rai si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità. Un Tale e Quale Show senza vip, un qualche programma come Rischiatutto o L'Eredità per svolgere il compito, ma senza mai cercare di espugnare davvero il sabato sera.
Nei primi anni 2000 il festival di Pippo Baudo si scontrava col Grande Fratello: non quello attuale, il reality che boccheggia su Canale5, ma quello che le persone guardavano in massa. Perciò no, il tentativo di febbraio 2023 non vale. Senza dover tornare troppo indietro nel tempo, fino a qualche anno fa C'è Posta Per Te si confrontava con Ballando con le Stelle. Le due trasmissioni si tallonavano; gli addetti ai lavori ricordano i comunicati di Betty Soldati, capo ufficio stampa della Red Communication, che la domenica mattina rimarcavano il successo di ascolti di Maria De Filippi. Col passare del tempo, lo show di Milly Carlucci è slittato: tanto che nell' ultima edizione, ha affrontato Tu Si Que Vales solo per poche puntate. La Rai insomma ha alzato bandiera bianca davanti a “Queen Mary”: i varietà durante la settimana, i programmi di punta possibilmente mai in concorrenza con la De Filippi. Una vera e propria resa, di cui non si comprende il motivo: perché mai la Rai, azienda del servizio pubblico, non dovrebbe voler battere la concorrenza al sabato? Misteri del magico mondo della tv. Del resto, nel mondo reale, se il sabato sera andiamo in pizzeria, non ci dicono mica che loro la fanno sì la pizza, ma quelli della pizzeria di fronte sono più bravi.