Il clima nel nostro Paese è quanto mai teso. Prima la manifestazione di CasaPound a Bologna e le successive violenze dei centri sociali ai danni delle forze dell'ordine, di cui abbiamo parlato su MOW con Francesco Storace. Poi il tema dei migranti in Albania che vede un nuovo stop da parte della magistratura. La sezione immigrazione del Tribunale di Roma, infatti, ha sospeso nuovamente il trattenimento di migranti inviati dall'Italia in Albania per la seconda volta in un mese invocando il diritto europeo. È una magistratura politicizzata come sostiene la destra? O i giudici stanno solo facendo il loro lavoro? Se c'è qualcuno che ha alimentato le polemiche sul tema è stato Elon Musk che, con il suo tweet in cui ha scritto che "questi giudici devono andarsene", ha causato la ribellione della sinistra che ha parlato di ingerenze, e del Csm (Consiglio superiore della magistratura) che ha ravvisato nelle parole dell'imprenditore un pericolo per la democrazia. Abbiamo affrontato questi temi con Andrea Ruggieri, storico volto di Forza Italia, editorialista e opinionista, che ha poi affrontato i cambiamenti a cui va incontro il partito fondato da Silvio Berlusconi, ha criticato ma anche elogiato Marco Travaglio e ci ha raccontato quale sia il fil rouge che lega Giorgia Meloni a Elon Musk chiosando con una battuta sul furto subito da Lilli Gruber a Villa Borghese a Roma.
Andrea, manifestazione a Bologna. Ancora scontri con le forze dell’ordine, cosa ti lasciano quelle immagini?
Io penso che chiunque abbia il diritto di manifestare. Purtroppo in Italia viene garantito, ma è giusto che sia così, anche a chi va in piazza di fatto a difendere Hamas. Quindi credo che questo spetti anche a un partito come CasaPound, che a me non piace per niente. Detto ciò, è chiaro che c'è anche un tasso di esibizionismo dei manifestanti, il problema è che sempre e solo da parte della sinistra queste manifestazioni sfociano in un’aggressione ai danni delle forze dell’ordine, qualcosa che non è minimamente accettabile.
Non una parola di condanna da parte del Pd.
Al di là delle parole, la verità è che purtroppo queste piazze vengono utilizzate nell'illusione che possano costituire agli occhi dei media, e dunque di chi da casa li guarda, come il quadro di un paese che si ribella proprio al governo. Ma non è così, perché poi si vota e si vede qual è il livello di consenso dell'attuale governo. Fossi nel Pd cercherei di utilizzare altri strumenti, non le piazze di qualche fanatico terzomondista sciatto, né qualche intemerata giudiziaria di qualche pubblico ministero e andrei a fare una posizione più sul gap tra il promesso e il mantenuto del governo che qualche margine, in effetti, lo offre.
Hai parlato di magistratura, diventata centrale nella questione dell'Albania. È guerra aperta tra loro e governo?
È un vecchio problema che chi è berlusconiano come me conosce da almeno trent’anni. Alcuni magistrati molto potenti anche mediaticamente, oltre che potentissimi nell'Anm, intendono usare il diritto come forma di opposizione politica interpretandolo, distorcendolo e creando problemi in termini di resistenza al cambiamento riformatore che i governi eletti devono portare in Italia.
Non è un problema che scopriamo oggi.
È un vecchissimo problema. Abbiamo assistito a decenni di prediche da parte di magistrati come Davigo, Ingroia e altri che poi sono finiti tutti immancabilmente condannati, ma che per anni hanno postulato di essere i guardiani della morale di questo paese contro la maggioranza eletta dagli italiani, sempre di centro-destra ovviamente. Ma c’è un altro fatto che trovo molto preoccupante.
Cioè?
Se fossi nei magistrati chiederei che certe cose non avvengano. Che a un convegno di magistratura democratica si presentino il sindaco di Roma, il capo della Cgil e mezza sinistra italiana è assurdo, perché formalmente quei magistrati non dovrebbero averci nulla a che fare, se è vero che sono indipendenti e autonomi della politica. Perché altrimenti si in genera il sospetto in uno come me che, invece, i magistrati non siano indipendenti dalla politica ma solo da una parte politica.
Rientra in quest'ottica anche il processo a carico di Matteo Salvini?
Un processo semplicemente comico e spero per la magistratura e il suo buon nome a cui, sembrerà strano, io tengo più di tanti magistrati che sono esibizionisti e politici, si concluda con un’assoluzione e con le scuse per aver fatto perdere tempo al ministro e soldi ai contribuenti italiani, perché ogni processo così costa un sacco di denaro pubblico.
Elon Musk ha tweettato, in merito allo stop ai migranti in Albania da parte della magisttratura che “questi giudici devono andarsene”. Secondo il Csm questo è un pericolo per la democrazia e c’è chi parla addirittura di ingerenza.
Elon Musk è un genio che, come tanti altri geni businessman americani del passato hanno servito presidenti democratici, si appresta a dare una mano al Presidente Repubblicano Trump. Purtroppo, va spiegato a Musk che, a differenza di quello che potrebbe pensare vivendo egli in un paese normale, gli Stati Uniti d'America, noi abbiamo uno status quo che prevede che i magistrati, una volta vinto un concorso, possano fare e disfare con le vite degli altri facendo errori che non pagheranno mai. Quindi non sono cacciabili come lui auspica.
Però, che piacciano o meno, applicare la parola “normale” a Trump o a Musk fa quantomeno sorridere.
Perché sono due personaggi irrituali che sanno come guadagnarsi il centro della scena con una comunicazione molto forte e divisiva. Ma uno è obiettivamente al secondo mandato come Presidente degli Stati Uniti dopo aver perso nel 2020, l'altro è l'uomo più ricco del mondo a cui nessuno ha regalato nulla e ha portato un’innovazione con cose quasi extraterrestri. Quando lo sento definire come una macchietta mi viene da ridere, perché questo signore qui è un visionario, sicuramente irrituale e naif, ma un visionario.
Come ti spieghi che Musk sia così attento alle problematiche italiane? Il feeling di Salvini con Trump e della Meloni con Musk che segnale è per la politica estera? Sta nascendo un asse molto importante?
Credo che l'Italia sia nell'interesse di Musk anche per il semplice fatto che uno dei suoi più stretti collaboratori è italiano, ha conosciuto Giorgia Meloni tramite Nicola Porro e sicuramente ne è un estimatore. Io l'ho ascoltato parlare di natalità e immigrazione ad Atreju e ha fatto un discorso anche lì illuminato. Mi sembra più che altro che Musk sia concentrato nel dare una mano alla battaglia culturale contro il politicamente corretto, questo sì. Per quanto riguarda la politica estera, bisogna pensare che in Europa adesso si va a votare in Germania, per cui Scholz è azzoppato, in Francia Macron è alla fine del suo mandato, per l'unico leader europeo potenzialmente tale è Giorgia Meloni. E la Meloni ora deve cogliere l'opportunità di andare d'accordo con l'amministrazione Trump come ha fatto giustamente con quella di Biden, e se Musk può essere un collegamento è bene che lo utilizzi.
Ma in che senso è stato Nicola Porro a presentare Musk alla Meloni?
Porro e Musk si conoscono tramite Andrea Stroppa che è uno dei più stretti collaboratori di Musk ed è italiano; quindi, è Nicola che ha portato Elon a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni qualche mese fa. Da lì si sono conosciuti, poi si sono rivisti più volte, anche ad Atreiu, poi in occasione dell’Atlantic Council in cui è stata premiata la Meloni. Sono due persone che parlano la stessa lingua, sono consapevoli entrambi dei problemi e dei rischi che il mondo di domani dovrà affrontare.
Beh, però ci sono temi come la gestazione per altri, che la destra ha voluto fosse reato universale, su cui difficilmente Musk non la penserebbe allo stesso modo.
Certo, mi pare evidente visto che lui ha più di un figlio che è stato concepito con l'utero in affitto, quindi su questo sicuramente non parlano la stessa lingua.
Prima hai detto di essere berlusconiano da una vita, ma oggi essere berlusconiani cosa vuol dire? Sono tante le voci su Pier Silvio e sulla sua idea di fondare un nuovo centro, oggi Forza Italia è ancora veramente a destra e per quanto lo sarà?
Essere berlusconiani significa credere in un'azione dove lo Stato fa poche cose e le fa meglio di quanto non le faccia oggi e restituire molta più libertà fiscale, economica e anche da un punto di vista giudiziario agli italiani. Vuol dire risolvere le tre grandi oppressioni, che sono quella fiscale, burocratica e giudiziaria per creare crescita e dare a tutti il diritto a migliorare la propria situazione economica. Il tutto in un fronte, quello occidentale, che è il migliore del mondo perché libero. Questo è essere berlusconiani oggi. Su Forza Italia, invece, non mi pronuncio, non ne parlo fino a un anno dalle prossime elezioni politiche perché è chiaro che andranno apportati dei cambiamenti se si vuole essere competitivi nel 2027, perché lo spazio ci sarebbe.
Competitivi da soli o insieme? Dentro o fuori dal centro-destra?
Competitivi nel centro-destra, che peraltro Berlusconi ha fondato. Però, bisogna pesare più dell'8,5%, Forza Italia non può avere un'ambizione a una cifra simile, deve puntare al 20% e si può fare ma vanno adeguati i tempi, le idee e la comunicazione.
Anche i volti qui vanno adeguati?
Sì, direi proprio di sì.
La risposta di prima sembrava più un manifesto politico, non proprio le parole di un giornalista. Sei sicuro che non ti vedremo nuovamente in politica?
Io sono un'ex parlamentare di Forza Italia, un'ex collaboratore di Berlusconi, ho passato gli ultimi nove anni della mia vita in Forza Italia, quindi la conosco bene, so quello di cui avrebbe bisogno. Non possiamo escludere un mio ritorno, però non dipende da me e al momento non mi è stato mai chiesto nulla, ma se a qualcuno servirà a qualcosa sapranno dove trovarmi.
Sbaglio o c’è sempre più un gradimento da parte della destra nei confronti di Travaglio? Si dice che lo stesso Berlusconi leggeva come primo editoriale al mattino proprio quello del direttore de Il Fatto Quotidiano.
Travaglio ha sicuramente talento perché ha inventato un genere giornalistico, quello a cavallo tra l'intransigenza e il sarcasmo. Dopodiché consiglio alla destra di non avere il complesso che in tanti hanno avuto di farsi accettare da chi gli ha tirato le pietre per anni. Travaglio di giustizia non ha mai capito niente e continua a non capire niente, così come di politica. Poi è una persona che a me sta simpaticissima, ma lasciamolo stare. La destra dovrebbe essere un po' più sicura delle proprie virtù e non cercare sempre il riconoscimento da chi fino a oggi li ha trattati come degli scappati di casa.
Berlusconi lo stimava?
No, Berlusconi non stimava Travaglio, Berlusconi, esattamente come il sottoscritto, riconosceva a Travaglio il talento nell'aver inventato un genere molto comico, perché mischiava questa sua intransigenza con questo suo sarcasmo molto cinico e corrosivo che è innegabile. Però poi c'è il merito dei concetti che si fanno circolare e su quelli Travaglio è molto deludente.
Quindi secondo te non potrebbe essere Travaglio a risollevare le sorti del Movimento 5 Stelle?
Ma per carità di Dio, lasciamogli fare il suo lavoro che lo fa bene. Poi non mi pare che ci sia molto da augurarsi che il Movimento 5 Stelle si risollevi dopo i danni che ha fatto quando stava al governo.
Lilli Gruber ha detto: “È evidente che le porte aperte a tutti non se le può più permettere nessuno”. Questo il lunedì sera dopo aver subito un furto la mattina stessa.
Voglio sperare che non ci sia connesso all'episodio di cronaca di cui è stata vittima, perché se fosse così sarebbe grave utilizzare una trasmissione. Se, invece, le due cose fossero legate sarebbe imbarazzante, e a poter essere maliziosi sicuramente si può intendere così, ma io non sono malizioso e immagino che la Gruber non faccia una cosa che sarebbe estremamente inelegante. In ogni caso, benvenuta nella realtà, meglio tardi che mai.