Serviva una scossa alla curva Nord dell’Inter per ricominciare a tifare nei primi minuti di una gara. Serviva il 3 a 0 subito dal Milan nel derby di Coppa Italia e la sconfitta di Bologna. Serviva il nostro articolo, forse. Gli ultras hanno capito le difficoltà della squadra e hanno deciso di rispondere contro la Roma. Nino Ciccarelli, leader dei Vikings, ha postato una storia Instagram in cui scrive: “Dal primo minuto per i giocatori”. Dall'inizio, fino al settimo minuto, gli ultrà hanno cantanto per gli undici in campo. Il sostegno non è servito, ma dopo il novantesimo la Nord ha chiamato la squadra sotto di sé. Anche a fine partita, nonostante la sconfitta per 1 a 0 (la terza consecutica senza segnare), solo applausi. Sul profilo Instagram di Dazn c'è un video in cui si misurano i decibel raggiunti dal grido dei tifosi: “Noi abbiamo l’Inter nel cuore”. I nerazzurri sono ancora in corsa per Scudetto e Champions. Una stagione che rischia di essere storica oppure senza titoli. Ma il percorso conta. E va detto, anche dopo il terremoto dell’inchiesta Doppia Curva e le ultime rivelazioni di Andrea Beretta, i tifosi hanno risposto. I venti minuti di sciopero di ogni partita, infatti, riguardavano questioni extra campo, prezzi dei biglietti in primis. Pochi i dubbi sul lavoro di Simone Inzaghi e del suo staff. Mercoledì 30 aprile si gioca l’andata della semifinale contro il Barcellona. Il campionato va verso la fine ma né il Napoli né l’Inter hanno fatto il passo decisivo: a dividerli ci sono solo tre punti. Vedremo.

Andrea Beretta ha raccontato ai pm Paolo Storari e Sara Ombra che a organizzare l’omicidio di Vittorio Boiocchi è stato lui: grazie alla mediazione di Maurino Nepi entra in contatto con Marco e Gianfranco Ferdico. Loro due possono risolvere il problema, la moneta di scambio una fetta della Nord. Per uccidere materialmente lo Zio chiamano Andrea Simoncini, il padre della moglie di Marco, e Daniel D’Alessandro, Bellebuono, fedelissimo di Beretta. Bellebuono è anche colui che avvertirà il compagno delle intenzioni di Ferdico e Antonio Bellocco: i due volevano avvelenare Berro e far sparire il corpo. D’Alessandro pare che avesse già comprato la calce. Ma perché una decisione così forte? Perché mettersi contro un rampollo della ‘ndrangheta? La ragione l’ha spiegata lui stesso: Beretta lo aveva aiutato in una rissa tra ultras durante Inter-Atalanta dell’agosto del 2024. Un gesto da vero compagno di curva. D’Alessandro ha voluto davvero semplicemente restituire il favore? In questo articolo abbiamo scritto che tutti lo stanno cercando, tifosi e calabresi. Hanno paura di quello che potrebbe raccontare? Altri dubbi, poi, riguardano Marco Ferdico: come ha fatto un capo ultrà a reclutare un killer legato alla ‘ndrangheta? Era davvero una figura così pesante? O forse aveva i contatti giusti? Ancora qui abbiamo spiegato il punto. E poi ci sono il campo, il finale di stagione, le due partite di Champions, le ultime di campionato. I tifosi, almeno per una partita, hanno ricominciato a cantare fin da subito. Le difficoltà della squadra hanno spinto gli ultrà a sospendere lo sciopero. Da capire se la cosa si ripeterà nelle prossime gare. E nel frattempo, nelle aule e al tavolo dei pm, l’inchiesta prosegue.

