Fedez e Mr Marra hanno fatto una puntata pazzesca di Pulp Podcast sul delitto Pasolini. Si è parlato di Marcello Dell'Utri, di Angelino Alfano, di Nino Pelosi, della Banda della Magliana e di Enrico Mattei. In studio c'erano Ilaria Cucchi e l'avvocato Stefano Maccioni, che da una decina d'anni tenta di far riaprire il caso. C'è di mezzo il capitolo mancante di Petrolio, il libro che il poeta e giornalista stava scrivendo. Se vi interessa il cold case più clamoroso della storia italiana, che tocca cultura, politica e affari economici, andatevi a guardare la puntata del podcast, che qui il problema è un altro: cosa c'entra Myrta Merlino con Pier Paolo Pasolini? Ovviamente, nulla, ma Fedez approfitta della puntata per chiudere in bellezza. Complimentandosi con l'avvocato Maccioni, gli dice che meriterebbe un riconoscimento che, purtroppo, è già stato riservato a qualcun altro: “Mattarella ha dato l'ordine di Cavaliere al merito, una cazz*o di medaglia per meriti giornalistici, a Myrta Merlino, quando l'apice della carriera di Myrta Merlino è stato venire a riprendere il mio cane che cagava mentre divorziavo”. Ma il dissing tra Fedez e Myrta Merlino è quasi più lungo e intricato della storia del delitto Pasolini.

L'inizio? Gli appostamenti sotto casa di Fedez degli inviati di Pomeriggio 5, in pieno periodo divorzio, pandori e spari di Capodanno nell'alto biellese. Il rapper aveva pubblicato una storia su Instagram: “Sei andata anche da Pozzolo? Sotto casa mia trovi solo il cane che fa la cacca”, taggando Myrta Merlino e commentando che “Barbara (D'Urso, ndr) lo avrebbe fatto meglio però eh, ci vuole più impegno.” Poi, chi non ricorda la frase pronunciata da Fedez in una canzone al podcast Real Talk, eravamo a dicembre dello scorso anno. “Non mi stupirebbe se un giorno vedessi Myrta Merlino fare un servizio sul mio caz*o depilato.” Il testo proseguiva criticando il giornalismo italiano, definendolo come “gente che non sa scrivere che intervista gente che non sa parlare per gente che non sa leggere”, e concludeva con una riflessione sullo stato della libertà di espressione: “Ogni popolo si merita il regime che sopporta.” La Merlino aveva avuto modo di rispondere: “Non solo dice quello che voleva, ma ci guadagna. Una roba divina.” Così Fedez, siamo a settembre del 2024 in un’ospitata streaming: “Meglio quello che fate qui su Twitch che quello che fanno a Pomeriggio 5. Loro hanno decine di persone che lavorano a quel programma e voi siete soli. Sono almeno trenta per fare quella trasmissione di mer*a. Pensa il pianeta quanto soffre per fare Pomeriggio 5. Quanto inquiniamo di elettricità per fare Pomeriggio 5.”

Myrta Merlino aveva risposto da vera rapper: “Nonostante abbia fatto la storia della Costa Smeralda e abbia avuto un’estate impegnativa, ha avuto tanto tempo per occuparsi di noi. Ha detto cose brutte, ma non tanto su di me, che poi io e lui ci siamo già parlati, ma sulla mia redazione. Dato che la mia squadra è sacra per me, ripeto una cosa importante a Fedez. Qua noi proviamo a raccontare le notizie senza sconti e lo facciamo con tutti. In più, caro il mio Fedez, tu e tua moglie avete molto cavalcato i media nei tempi d’oro, quindi ricorda che i media purtroppo ci sono nella buona e nella cattiva sorte. Bisogna sopportare i media. Noi continueremo a dare tutte le notizie. In più, come sai, qui sei sempre il benvenuto. Quindi se hai bisogno di dire la tua, basta alzare il telefono e chiamarmi e sei subito invitato.” Forse è meglio tornare a Pasolini, che in una poesia diceva: “L’intelligenza non avrà mai peso, mai / nel giudizio di questo pubblica opinione”.

