Previsto un nuovo aumento per le bollette dell’elettricità. Con l’aggiornamento delle nuove tariffe si è riusciti a limitare solo in modo parziale l’effetto del rincaro delle materie prime energetiche, con il prezzo del gas che ha ormai raggiunto cifre abnormi, per via della guerra in Ucraina. Si procederà con un intervento straordinario, ritenuto doveroso per via delle condizioni di eccezionale gravità della situazione. Per limitare gli aumenti che già gravano su famiglie e imprese, si è deciso di posticipare il recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre, e i costi reali. L'intervento ha così arginato l'aumento del prezzo di riferimento dell'energia elettrica. Il prezzo sulla bolletta sale a 0,661 centesimi di euro al kWh (comprensivo delle imposte), con una crescita del 59% legata all’aumento dell’energia (+59,6%). Questo porterà la spesa 2022 di una famiglia a circa 1.322 euro, quindi ben oltre il doppo rispetto ai 632 euro del 2021. L’intervento dell’Arera riguarda i servizi in maggior tutela, mentre per il mercato libero si deve far riferimento al PUN (Prezzo unico nazionale), ossia il costo dell’energia elettrica acquistata alla borsa gestita dal GME (Gestore del mercato elettrico). La stessa autorità riferisce che anche il prezzo unico nazionale dell'elettricità (PUN) è raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022, nonché quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021.
Forse i rincari potrebbero avere degli effetti anche sulla mobilità elettrica, con le tariffe per la ricarica destinate a salire. Probabile, ma non sicuro, anche perché, nel caso delle colonnine per la ricarica pubblica, bisogna tener conto ai riferimenti del mercato libero, non a quelli del mercato tutelato. In base all’andamento del PUN, il picco di massima dei rincari sembra sia stato già raggiunto e superato, grazie agli effetti positivi sulle quotazioni internazionali del gas di alcune iniziative prese da diversi governi europei, a partire dal traguardo degli stoccaggi al 90% raggiunto in anticipo rispetto alle tempistiche del passato: il prezzo unico è salito dai 271,31 di giugno ai 441,65 di luglio, per poi salire ai 543,15 di agosto e quindi scendere ai 429,92 di settembre, con un trend già visto nei primi tre mesi dell’anno. Comunque, al momento, le tariffe per le ricariche hanno subito limitate variazioni.