Non si arrestano le polemiche sulla morte di Alessandra Matteuzzi, uccisa dall’ex fidanzato Giovanni Padovani a martellate nel cortile condominiale del palazzo in cui viveva a Bologna. La donna lo aveva denunciato, ma nei suoi confronti non c’era ancora nessun divieto, anche se i familiari dicono che: "Nella segnalazione fatta ai carabinieri ci sono delle molestie gravi". Sonia Bartolini, avvocata e cugina di Alessandra, ha rivelato che l’uomo le aveva messo lo zucchero nel serbatoio dell’auto, tagliato le gomme della macchina e sottratto le chiavi di casa. Affermando poi che il problema è insito nelle normative, perché se in seguito a una denuncia per atti persecutori non viene fornita protezione, i femminicidi continueranno. Il legale della famiglia, Giampiero Barile, ha sottolineato la gravità delle molestie: “Quello di Padovani era un atteggiamento persecutorio che riguardava tutta la vita della donna. Nella denuncia presentata ai carabinieri lo scorso 29 luglio, integrata per due volte, tutti i fatti sono stati precisati e la fattispecie di stalking era molto grave". Per i parenti della vittima la convinzione è che si sarebbe potuto fare qualcosa in più per salvarla.
Il pm, Domenico Ambrosino, ha chiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere per Giovanni Padovani. L’accusa è quella di omicidio aggravato dallo stalking nei confronti dell'ex compagna. Nel frattempo sul corpo di Alessandra è stata disposta l’autopsia. I due si erano conosciuti nella primavera del 2021. La loro relazione a distanza è durata fino al Natale dello scorso anno, quando il calciatore si era trasferito a Bologna per pochi giorni. La decisione di lei di interrompere la relazione non viene accettata da Padovani, che inizia a molestarla con messaggi e appostamenti, arrivando perfino a scrivere alla sorella di lei. Dopo alcuni mesi di questi comportamenti la donna decide di denunciarlo. Per di più Padovani, a novembre 2021, aveva partecipato a una campagna contro la violenza sulle donne con la squadra di calcio in cui giocava all'epoca.