Nel momento più importante (e seguito) della televisione a stelle e strisce, milioni di americani hanno ascoltato un messaggio inequivocabile “Boicottate Tesla”. Una richiesta, o forse addirittura una sorta di imposizione, arrivata durante gli spot pubblicitari che interrompevano l’attesissimo Super Bowl Nfl, per il quale si prevede il record di spettatori (anche grazie alla presenza di Taylor Swift sugli spalti). Dalle televisioni delle case americane, dunque, ecco il messaggio di Dan O’Dowd e del suo The Dawn Project. L’imprenditore, impegnato nel settore della tecnologia, ha dato vita a una vera e propria battaglia nei confronti di Tesla. Già l’anno scorso, sempre nella stessa occasione, O’Dowd aveva finanziato una campagna pubblicitaria che puntava il dito contro le funzioni autopilot e self driving dei modelli elettrici della Casa di Elon Musk; ma questa volta le accuse sono diventate più esplicite. Nei due video, o spot, (costati ora 552 mila dollari) vengono riportate delle notizie di incidenti reali, e questi vengono ricreati con l’utilizzo di manichini e segnali stradali: in uno l’auto non si ferma allo stop di uno scuolabus investendo uno studente, nell’altro invece la vettura non riconosce un segnale di stop e delle luci lampeggianti, andando a scontrarsi contro un veicolo parcheggiato. In entrambi i casi era inserita la modalità autopilot; questo definito da O’Dowd “il software più incompetente che abbia mai visto” (via The Washington Post).
“Tesla ha fallito più e più volte nel risolvere i difetti del suo software di guida autonoma difettoso - parole di O’Dowd riportate dalla Cnn -. Quando acquisti una nuova Tesla stai finanziando e consentendo a Elon Musk di mettere un prodotto pericoloso e incompiuto sulle nostre strade pubbliche… Abbiamo cercato di fare pressione su Tesla ed Elon Musk affinché facessero la cosa giusta e togliessero il loro software difettoso dalle nostre strade. Tuttavia, sembra che l’unica cosa che spingerà Tesla ed Elon Musk a fare la cosa giusta è negare loro i vostri soldi”. In un’altra intervista (rilasciata sempre alla Cnn) O’Dowd ha dichiarato: “Due mesi dopo la messa in onda del nostro spot (dello scorso anno, ndr), un bambino è stato investito mentre scendeva da uno scuolabus. È completamente intollerabile. Perché Tesla non dovrebbe disattivare le sue funzionalità di guida autonoma su strade che sa non essere sicure? Questa cosa salverà vite umane e non costerà assolutamente nulla a Tesla”. L’azienda automobilistica non ha risposto alle accuse, ma molti in queste ore stanno accusando O’Dowd - non nuovo a questi attacchi - di conflitto di interessi. Infatti l’imprenditore, come riporta il Washington Post, è il fondatore del Green Hills Software, società che produce sistemi operativi per automobili e aeroplani. E uno dei suoi clienti parrebbe essere Mobileye, che sviluppa proprio software di assistenza alla guida. Comunque sia, solamente a dicembre, come ricordato dalla Cnn, Musk è stato costretto a richiamare due milioni di vetture a seguito di un’indagine durata due anni da parte della Nhtsa su circa mille incidenti in cui era stata attivata la funzione di pilota automatico.