Ormai da tempo i colossi asiatici produttori di auto elettriche hanno deciso di espandersi in Italia e in Europa. Macchine cinesi e vietnamite stanno diventando sempre più numerose sulle strade del Vecchio Continente. Stavolta, però, è il soggetto che fa da tramite tra questi due mondi che sorprende. Bloomberg, infatti, ha riportato la notizia secondo cui Paolo Berlusconi, ai vertici della società Df Italia (nata il 21 febbraio scorso), starebbe trattando con il governo italiano per organizzare l’importazione delle vetture prodotte da Dongfeng Motor Group, una delle potenze del settore automobilistico cinese. Il responsabile del reparto europeo del marchio, Qian Xie, ha sottolineato che “l’Italia è uno dei mercati automobilistici più grandi d’Europa e per una casa automobilistica cinese avere una produzione locale significa anche poter distribuire meglio in tutti gli altri Paesi dell’area”. Insomma, il fratello di Silvio Berlusconi starebbe portando in Europa una nuova forza. Ma come si compone Df Italia, società che, come riporta il Corriere della sera, indicherebbe nello statuto la riparazione e il commercio di automezzi come ragione sociale? “Paolo Berlusconi con la figlia Alessia, attraverso la Pbf srl, sono (nell’atto costitutivo depositato in camera di commercio) tra i soci fondatori con il 10% della srl che ha un capitale sociale di 10 mila euro; il 90% appartiene a Car Mobility, un’altra srl che (attraverso la finanziaria Tailor Finance) fa capo a Bruno Giovanni Mafrici e a Giorgio Ratto”. Inoltre, proprio Mafrici ha presentato i modelli del marchio Voyah, attraverso cui Dongfeng sbarcherà nel mercato italiano: il suv elettrico Free, la monovolume Dream e una vettura intelligente a guida autonoma (la Icozy) saranno presentate al Salone del Mobile di Milano. Così Mafrici ha descritto il progetto: “Siamo felici di lanciare Voyah e i suoi nuovi modelli proprio a Milano in questi giorni così intensi, fatti di commistione tra design e tecnologia, lusso ed innovazione, ricerca e sostenibilità. Vogliamo raccontare attraverso le nostre creazioni come l'innovazione stia cambiando il concetto stesso di mobilità e quali siano i nostri progetti per un futuro che, come recita il claim scelto, sia appunto in armonia”.
A ogni modo, in Df Italia non c’è di mezzo solo Paolo Berlusconi. Come ricorda Repubblica, infatti, “il partner finanziario del progetto Df Italia è Ca Auto Bank, la banca controllata da Crédit Agricole Consumer Finance”. La famiglia Berlusconi, un potente istituto bancario e un marchio cinese: nella nuova frontiera dell’industria automobilistica cinese c’è tutto questo. Dongfeng Motors in patria ha una lunga storia. Un nuovo capitolo, invece, sembra che verrà scritto qui da noi.