Dopo un Gran Premio del Giappone tutto sommato sonnacchioso e con pochissime sorprese, Jeremy Clarkson ha la soluzione. A cosa? Alla noia, perché la gara non è mai soltanto un evento sportivo, ma anche uno spettacolo, con un pubblico a rischio di narcolessia se mancano i sorpassi. Secondo Jezza il problema è serio, concreto, e va risolto in maniera definitiva. Lo scrittore, showman e contadino di Top Gear non ha dubbi: bisogna smetterla di correre in piste in cui “i sorpassi sono difficili”. Potrebbe sembrare un'affermazione ovvia a prima vista, ma Clarkson oltre ad amare la birra e i motori è anche un signor letterato, per cui ha argomentato la sua posizione. La deduzione è facile ma decisiva: ha avvisato la Formula 1 che “le entrate provengono dai fan”. Il ragionamento è questo: chi pagherebbe di nuovo per vedere una gara che definire non entusiasmante è già un eufemismo? Vediamo cos'è successo, e cerchiamo di capire se le piste che favoriscono i sorpassi siano l'unica soluzione?

I risultati del Gran Premio del Giappone sono stati in gran parte determinati dalle qualifiche. Max Verstappen ha dominato il Gran Premio del Giappone 2025, sfruttando al massimo la pole position conquistata. Nonostante la McLaren MCL39 avesse un passo gara superiore, il campione olandese ha mantenuto il comando, neutralizzando ogni tentativo di sorpasso da parte di Lando Norris. La Ferrari ha mostrato segnali di debolezza: Charles Leclerc ha ottenuto un quarto posto, mentre Lewis Hamilton ha chiuso settimo. Il team principal Fred Vasseur ha riconosciuto il distacco di tre decimi al giro da McLaren e Red Bull. Su tutti ha forse spiccato la performance del giovane Andrea Kimi Antonelli, che ha battuto due record precedentemente detenuti da Verstappen. Ad ogni modo è stata una gara con sorpassi molto limitati, in tutto il gruppo: non fosse stato per Lewis Hamilton che ha sorpassato Isack Hadjar, i primi 10 avrebbero concluso esattamente nello stesso ordine di partenza. Ed è stato questo aspetto a far svalvolare Jeremy Clarkson su X: “Ho avuto un'idea per rendere le gare di F1 più costantemente emozionanti. Non usare piste dove è difficile sorpassare”, ha suggerito Clarkson sui social media. Un suo follower gli ha risposto: “A Monaco le auto andavano che era un piacere. Il circuito è sempre lo stesso. Forse sono cambiate le macchine”. Jeremy risponde: “Certo. Le auto sono più grandi, bisogna accettarlo. Ignorate gli ‘incentivi’, e usate piste adatte. In fondo, gli introiti arrivano dai fan. Sempre”. E se i tifosi si annoiano, le entrate non arrivano.“Quella gara di F1 di questa mattina mi ha dato un'idea di cosa potrebbe significare guardare il cricket.”, ha postato di nuovo Jezza. Come dire, una gran rottura di palle. Poi, chissà che i tifosi di F1, compreso Clarkson, non mollino le gare per andare a vedere il cricket.

