Gli intoccabili di Brian De Palma abitano anche fuori da Chicago? Almeno una volta l’anno alcuni di loro si spostano sul Lido di Venezia per la Mostra del cinema. Tra questi, per La Verità, c’è anche Luca Guadagnino. Difficile attaccare un regista con così ampio seguito, amato da critica, pubblico e commissione di selezioni dei festival. Eppure lo fa Nicoletta Macchiavelli, che descrive “la rete di rapporti” che lega Guadagnino al direttore della Mostra, Alberto Barbera. Connessioni, dunque, che andrebbero oltre il talento. Nel 2024 era stato selezionato Queer, nell’edizione appena cominciata invece verrà presentato (fuori concorso) After the Hunt con Julia Roberts. Tra l’altro, l’attrice statunitense passa dal Lido per la prima volta in carriera. Al suo arrivo ha indossato un cardigan con stampata la faccia del regista. Ma tornando al tema sviluppato su La Verità: quali sono i nodi della rete che intreccia Guadagnino e Barbera? La compagna del direttore è Giulia Rosmarini. Quest’ultima, tra i fondatori del brand di moda Tango Philosophy, nel 2020 ha stretto una partnership creativa con il regista, chiamandolo a curare una campagna fotografica e video per il marchio. Una collaborazione di alto profilo che ha creato un legame professionale diretto tra la consorte del direttore della Mostra e Guadagnino.
Ancora La Verità sottolinea che il fratello della compagna del direttore Barbera, Nicolò Rosmarini, dal 2022 è entrato a far parte dello Studio Luca Guadagnino con il ruolo di architetto e project manager. Nel 2024, poi, quando riceve la nomina di codirettore artistico dell'evento Homo Faber - affiancando proprio Guadagnino - manifestazione organizzata dalla Michelangelo Foundation in collaborazione con la Fondazione Cini di Venezia. Macchiavelli si chiede se la Mostra, che dovrebbe garantire “trasparenza e parità di condizioni”, non sia invece condizionata da un presunto “conflitto di interessi”. Comunque, questo è certo, della rete Guadagnino-Barbera-Rosmarini nessuno parla. La Verità lo ha fatto. Qualcosa cambierà? Difficile da dire. Come spesso accade, nel cinema, è una questione di relazioni.

