image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo visto il film “Heretic” al cinema: ma com’è? Hugh Grant è diventato grande, oppure è il solito stron*o di “Quattro matrimoni e un funerale”?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

6 marzo 2025

Abbiamo visto il film “Heretic” al cinema: ma com’è? Hugh Grant è diventato grande, oppure è il solito stron*o di “Quattro matrimoni e un funerale”?
Il dubbio e la fede, due facce della stessa moneta. “Heretic”, il nuovo horror A24 con Hugh Grant, mette in scena una sfida teologica tra due giovani mormoni e un uomo ossessionato dalla religione. Il gioco inizia con questioni teologiche, ma si rivela un esperimento sociale: l’unica verità è il controllo. E l’attore feticcio delle british rom com e di “Quattro matrimoni e un funerale”? Grant si diverte a fare il burattinaio, in un ruolo che gli è valso la candidatura ai Golden Globe. Senza gridare al capolavoro, Heretic è un horror solido, ma chi parlava di Oscar forse si è lasciato andare

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Il dubbio è l’altra faccia della fede. Mettendo in discussione i dogmi si può arrivare a credere in maniera ancora più decisa. Dubitando, però, si rischia di finire all’estremo opposto: nella miscredenza. Cosa è vero e cosa no? Esiste Dio oppure è solo una creazione umana? Quanto contano le dimensioni a letto? Domande che Heretic, il film A24 di Scott Beck e Bryan Woods con Hugh Grant mette in fila queste questioni. Due ragazze mormoni, Sorella Barnes e Sorella Paxton (Sophie Thatcher e Chloe East), sono incaricate di portare opuscoli informativi sul culto che hanno abbracciato. Barnes ha qualche certezza in più (sia religiosa che personale). Paxton, al contrario, non è ancora riuscita a convincere nessuno a unirsi alla Missione. Quel giorno le due devono andare dal signor Reed, interpretato da Grant, perché l’uomo ha dimostrato interesse nella dottrina. Il cielo diventa più scuro, le ragazze legano le bici fuori dal cancello e bussano alla porta. Il padrone di casa le invita ad entrare con un trucco da cartone animato Disney: la moglie sta preparando la crostata di mirtilli. In salotto si discute prima di argomenti frivoli, come il fast food preferito e le bibite gassate. In seguito, si passa alle controversie teologiche: come mai la poligamia è considerata peccato? Le sorelle capiscono che qualcosa non va. Nella stanza c’è un odore di mirtillo emanato da una candela: né la moglie né la crostata sono reali. Oltre il corridoio buio c’è una camera tappezzata di libri; un sipario sta sulla parete opposta di un proiettore; due porte chiuse che conducono chissà dove. Reed si mostra nella sua essenza: quella di un uomo ossessionato dalla religione. A quale dottrina si può dare fiducia? Quale Dio è quello vero? Quale testo sacro è il più attendibile? E che dire degli altri culti, nati in civiltà anche molto diverse, eppure così simili tra loro? Inizia il gioco. Iniziano le domande. Credere o non credere, questo è il problema. Ma la scelta non è naturale: tutto è calcolato. Il controllo è l’arma comune ai registi e ai custodi del Credo.

Hugh Grant in "Heretic"
Hugh Grant in "Heretic"
https://mowmag.com/?nl=1

Il punto centrale non è l’esito finale di Heretic. Semmai ciò che conta è il percorso: il dubitare, appunto. I tre personaggi instaurano un dialogo che assomiglia a una disputatio medievale, con le studentesse che cercano di confutare la questiones di volta in volta proposte dall’insegnante. Dopo il confronto, però, si deve formulare una teoria. E se l’obiettivo è la dimostrazione dell’esistenza - o dell’inesistenza - di Dio, il passaggio richiede qualcosa in più della logica. Non a caso il film, per sottolineare questo salto, entra nella sua fase più smaccatamente horror. La soluzione sta in una botola, un buco nel terreno che - quasi psicanaliticamente - sembra suggerire che qualcosa si è perso. Funziona il burattinaio interpretato da Hugh Grant, che in questa seconda parte di carriera sembra aver deciso di sperimentare, accettando di essere ridotto a Umpa Lumpa in Wonka, e rinunciando ai porti sicuri dei film di Guy Ritchie, ma senza lasciarsi del tutto alle spalle le british rom com (è infatti nel quarto film tratto dai romanzi di Helen Fielding, Bridget Jones - Un amore di ragazzo, insieme a Renée Zellweger). Senza gridare al capolavoro, Heretic è un film ben congegnato, e Grant si è meritato la candidatura ai Golden Globe. Ma chi parlava di un’interpretazione da Oscar (o almeno sperava in una candidatura – difficile per il protagonista di un horror), forse ha esagerato.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Perché gli Oscar non hanno cag*to Nickel Boys? Abbiamo visto il film Amazon Prime Video, com'è? Un capolavoro sul razzismo. Nell'America di Trump Black Lives Matter è diventato scomodo?

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

da vedere

Perché gli Oscar non hanno cag*to Nickel Boys? Abbiamo visto il film Amazon Prime Video, com'è? Un capolavoro sul razzismo. Nell'America di Trump Black Lives Matter è diventato scomodo?

Ma davvero Bob Dylan ha sfanc*lato anche gli Oscar? Ecco perché è il king e starebbe bene con gli Oasis (anche se Liam Gallagher l’ha definito “miserabile coglio*e). E quella volta che non ha ritirato il Nobel…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

boss definitivo

Ma davvero Bob Dylan ha sfanc*lato anche gli Oscar? Ecco perché è il king e starebbe bene con gli Oasis (anche se Liam Gallagher l’ha definito “miserabile coglio*e). E quella volta che non ha ritirato il Nobel…

Eleonora Giorgi è morta? Non per il cinema. Il ricordo del critico Marco Giusti per MOW: “Sembrava più fragile di quanto in realtà fosse”. E Fulvio Abbate...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Il ricordo

Eleonora Giorgi è morta? Non per il cinema. Il ricordo del critico Marco Giusti per MOW: “Sembrava più fragile di quanto in realtà fosse”. E Fulvio Abbate...

Tag

  • Religione
  • Cinema
  • Film
  • attore
  • Oscar
  • Film horror
  • Horror

Top Stories

  • Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…

    di Giulia Ciriaci

    Ultimo dimagrito? Non rompetegli il caz*o. Ennesima presunta crisi con Jacqueline? Non siete attenti ai dettagli, perché a Londra…
  • Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?

    di Riccardo Canaletti

    Altri dubbi su Michele Sorrentino Mangini, Direttore artistico delle Officine San Carlo: incarichi in due conservatori, graduatorie e punteggi poco chiari. E per l’incarico a Vigliena ha l’autorizzazione?
  • Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”

    di Giulia Ciriaci

    Al Teatro San Carlo si indaga per peculato sulle nomine poco trasparenti che abbiamo tirato fuori nella nostra inchiesta. Ecco tutti i nomi che abbiamo fatto in questi mesi. E De Luca attacca Manfredi: “Coperto di vergogna”
  • I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo

    di Riccardo Canaletti

    I lavoratori del San Carlo fanno un esposto bomba: Viviana Jandoli assunta perché suo padre ha donato tramite la Banca d’Italia 80 mila euro alla Fondazione. Ma è vero? Dove sono le prove? Ecco cosa sappiamo
  • JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…

    di Matteo Cassol

    JE NE SUIS PLUS CHARLIE. Libertà di espressione, com’è andata a finire vent’anni dopo le vignette su Maometto e dieci dopo Hebdo? Non potendolo più chiedere a Kirk…
  • Il meglio (e il peggio) dei singoli della settimana: Taylor Swift dissa Charli XCX, Emma canta un ritornello anti-fumo e Coez porta in radio gli anni ’90

    di Emiliano Raffo

    Il meglio (e il peggio) dei singoli della settimana: Taylor Swift dissa Charli XCX, Emma canta un ritornello anti-fumo e Coez porta in radio gli anni ’90

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Pronti a Sanremo come l'Eurovision o i Grammy? Ecco cosa succede se la Rai perde il ricorso al Tar Liguria. Il Comune cerca partner, ma con Mediaset, Sky o Discovery che fine fanno le canzoni?

di Marinella Venegoni

Pronti a Sanremo come l'Eurovision o i Grammy? Ecco cosa succede se la Rai perde il ricorso al Tar Liguria. Il Comune cerca partner, ma con Mediaset, Sky o Discovery che fine fanno le canzoni?
Next Next

Pronti a Sanremo come l'Eurovision o i Grammy? Ecco cosa succede...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy