Il segreto sta tutto lì: le luci sul pubblico. Non volere un pubblico al buio, ma scegliere consapevolmente di puntarci le luci sopra: sia negli show che nella sua trasposizione video. Si nota subito nelle clip che accompagnano il PalaJova su RaiPlay: uno speciale sulle 54 date evento del tour PalaJova, raccontate con dei contenuti inediti sulla piattaforma Rai. E sì, presentato addirittura come “nuovo modo di vivere la musica da casa”, in quanto viaggio, album e intreccio di palco e racconto personale; per chi non è invece l'ufficio stampa dell'artista, si tratta di una lunga intervista nella Biblioteca Apostolica Vaticana accompagnata da 22 clip contenenti le esibizioni complete dei pezzi live e una in cui Cherubini racconta di aver allestito una stanza della Biblioteca con degli oggetti personali. Ma ufficio stampa o no, qui il punto è: che live.

Partito lo scorso 4 marzo e conclusosi il 31 maggio, il PalaJova è stato un tour nei Palazzi dello Sport: 54 date, 600mila telespettatori, secondo Jovanotti il più ecosostenibile tra quelli realizzati.
Ora quel tour è su RaiPlay, contenuto in formato esclusivamente digitale per i fan dell'artista. Jovanotti si racconta: il tour come vita metodica fatta di orari e palco, lui che si allena come un atleta olimpico, il mazzo di margherite e camomille per cantare Serenata Rap. Il tour che ha come tema la fioritura, gli oggetti della scenografia che evolvono; l' “epifania vegetale” di quando, in Amazzonia, ha visto Dio nelle piante, cha ha percepito come esseri viventi che comunicano e hanno un loro modo di vivere il tempo.
Fortunatamente, Lorenzo Cherubini plana poi sulla musica. La parte realmente interessante, nonché quella divertente, la tiene di riserva per il palco: lì ci sono i musicisti fenomenali, le coriste, i colori, i brani che è impossibile non cantare e, soprattutto, non conoscere. Dagli anni giovanili fino a quelli della maturità, non esiste persona in questo Paese che non abbia in testa almeno un paio di pezzi di Jovanotti: che siano i rap di inizio carriera o i pezzi della maturità, più introspettivi, ognuno di noi l'ha canticchiato.
È qui che torniamo alle luci sul pubblico: Cherubini lo sa che “il più grande spettacolo dopo il Big Bang” sono loro, lo sa che è da lì che gli arriva l'energia. Allora eccoli, comprimari dello show: in scena l'artista, sotto al palco quella che lui chiama la sue gente. Le telecamere li inquadrano in continuazione, specialmente nelle clip delle performance live.
Una scelta registica precisa, che non si riduce solo al dare testimonianza del pubblico presente, né si ferma alla prima fila in transenna. È invece parte della narrazione del Jovanotti artista e del suo stretto rapporto con i fan, un pubblico transgenerazionale che canta e balla come in una grande festa.

È proprio a loro che è dedicato PalaJova: un regalo ai fan che lo seguono con amore da anni. A tutti gli altri, difficilmente interesserà il punto di vista di Lorenzo Cherubini sulla vita, sulla preparazione del tour o sull' “epifania” in Amazzonia.
Per tutti invece, ci sono le clip che se per i fan sono una conferma, per chi non lo è, sono un invito al prossimo tour.
