Avevamo lasciato Achille Lauro sul palco del concertone del 1° maggio, un’apparizione che sembrava voler mettere una pezza su mesi complicati. Dal live di Capodanno cancellato all'ultimo minuto per biglietti invenduti, alle accuse di plagio per il docufilm “Ragazzi madre: L'Iliade”, fino ai conti in rosso della sua società, la De Marinis srl, con un passivo di 230 mila euro. Ma la sua stella – o per meglio dire stellina – non sembra essersi spenta. Anzi, pare che fallire e ricominciare sia diventata la sua specialità, o forse è solo una cocciutaggine diabolica. E così, con il supporto della Warner, si è garantito una poltrona come giudice dietro il bancone di X-Factor, un talent ormai in declino, che non sa più che pesci pigliare per ritrovare lo smalto di un tempo. Qui, ironicamente, sarà chiamato a giudicare altri talenti canterini.
Non contento di questa nuova avventura televisiva, il performer romano si è lanciato in un tour estivo, cercando di renderlo più appetibile ai pochi fedeli rimasti. Per farlo, ha richiamato Boss Doms, il polistrumentista da cui pensava di potersi separare, ma che ora si rivela una scelta obbligata. Ma come stanno andando davvero questi concerti? Alcuni articoli, forse troppo ottimisti, parlano di un Lauro pronto a riabbracciare il suo pubblico città per città. Ma quale pubblico, esattamente? Le immagini parlano chiaro.
Prendiamo la data di Catania, ieri sera: alle 21:12, dieci minuti dopo l’orario previsto per l’inizio, la platea era quasi vuota. Non è andata meglio a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove persino i pochi presenti hanno commentato con ironia: “pochi ma buoni”. Dai commenti emergono segnalazioni di altre date con scarsa affluenza, il che porta a chiedersi: come farà a riempire le due date nei palazzetti di ottobre? Date che, peraltro, non sono ancora sold out, nonostante l'annuncio risalga a gennaio, quasi nove mesi fa. Viene da chiedersi, a questo punto, se X-Factor lo salverà dal declino, o sarà meglio passare dall'altro lato del banco.