Le Vibrazioni censurate su Instagram. Il gruppo musicale, ovviamente, non parliamo di oggetti vibranti non identificati. Anche se, in qualche modo è come sempre, l'oggetto di censura è l'organo genitale, questa volta femminile, in una delle sue metafore più blande. Che poi, nel panorama dei parolieri italiani, Francesco Sarcina non è famoso per le liriche trasgressive o provocatorie. Le sue hit più famose sono canzoni d'amore, e nemmeno di quell'amore tipico della trap dove lui è in galera e nonostante questo riesce a farsi le bicce del suo eternamente non specificato avversario. Il problema? Un eccesso di zelo da parte dell'algoritmo di Instagram che, forbici alla mano, ha tagliato alcune parole da una delle canzoni più famose della band. Lo ha raccontato lo stesso Sarcina, sullo stesso Instagram.

“Ho l'urgenza di comunicarvi una cosa molto divertente. So che non è qualcosa di molto importante in questo periodo, perché stiamo subendo cose ben peggiori. Comunque, siamo circondati da tanta musica, voglio dire, opinabile, dal punto di vista di quello che sono i messaggi, no? Sei la mia bitch di qua, la coca di là, il disco di qua, lo champagne, insomma un sacco di cazzate, ma va bene. Ma guardate cosa succede. Finalmente il sogno di essere trasgressivo l'ho raggiunto: mi hanno censurato”. Sarcina mostra il testo di una della sue hit più famose, Passerà, così come viene pubblicato dalle trascrizioni fornite da Instagram quando si mette la canzone in una storia. Il ritornello è censurato: Pa******, Pa******.
Il cantante delle Vibrazioni solleva un legittimo dubbio: “Ecco, ora voi dovete dirmi che senso ha l'algoritmo che non capisce un verbo coniugato, per cui passerà diventa passera. Adesso il senso della canzone è cambiato: passera, anche oggi passera. E allora qua mi viene in mente un famoso poeta: Chiu pilu per tutti. No? Ma dove cazzo siamo finiti? E' vero, il rock'n'roll è anche questo”. Quando ha parlato di poeta, abbiamo pensato a Leopardi, anche se il suo era un passero solitario, e non una passera. Ma a cercarli, di doppi sensi era zeppo anche il suo canto, che Instagram con buone probabilità l'avrebbe censurato, tra “augelli contenti”, “Sì ch’a mirarla intenerisce il core”, “solingo augellin venuto a sera” e quant'altro. Anyway, visto che non siamo su Instagram, è il caso di chiuderla così, che Sarcina ci troverà d'accordo, magari sorseggiando un bicchiere di Passerina, vitigno del medio Adriatico: viva la passera.
