A differenza di altre nazioni, nate da rivoluzioni o conflitti, l'Italia trova le sue radici più profonde nella bellezza e nell'arte. Una verità che Aldo Cazzullo esplora nella sua nuova puntata di "Viaggio nelle meraviglie d'Italia - Una giornata particolare", intitolata "La grande bellezza". Attraverso un percorso nel tempo e nello spazio il giornalista, affiancato dagli “inviati nella storia” Claudia Benassi e Raffaele Di Placido, ci guida in un percorso che abbraccia secoli di storia dell'arte italiana. Dal genio di Giotto alla visione innovativa di Michelangelo, dall'eleganza del gotico alla rivoluzione del Rinascimento, ogni tappa racconta come l'Italia sia stata, nei secoli, il laboratorio dove si è plasmata la visione del mondo attraverso l'arte
Il viaggio inizia dalla magnificenza della Roma antica, proseguendo verso le maestose cattedrali gotiche, come il sublime Duomo di Orvieto, dove pietra e luce si fondono in un'ascesa verso il cielo. Il percorso continua nel cuore del Rinascimento fiorentino, dove la Cupola del Brunelleschi sfida le leggi della fisica e il David di Michelangelo incarna la perfezione della forma umana. La narrazione si snoda fino ad Assisi, dove la Basilica di San Francesco rappresenta un ponte tra terra e cielo attraverso l'arte. Questa nuova puntata esplora anche i tesori custoditi nei monasteri benedettini e le opere immortali di maestri come Bernini, Modigliani e Piero della Francesca, testimoni di come l'Italia abbia continuato nei secoli a essere fucina di innovazione artistica e culturale. Ad arricchire il racconto, intervengono voci autorevoli della cultura italiana: lo storico Alessandro Barbero, il maestro Riccardo Muti, il critico d'arte Vittorio Sgarbi. E ancora: il direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro, Padre Enzo Fortunato, e la storica Eva Cantarella. Le loro riflessioni aggiungono profondità alla narrazione, illuminando il ruolo centrale dell'Italia come custode di un patrimonio artistico senza eguali. Questa puntata non è solo un “documentario” sull'arte italiana, ma una testimonianza di come la bellezza possa forgiare l'identità di un intero paese, trasformandolo in un museo vivente che continua a ispirare il mondo intero.