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Ciao Darwin 9, Claudio Amendola contro i ristoranti stellati: “Ho pagato tanto e non ho magnato un caz*o”

  • di Carlotta Casolaro Carlotta Casolaro

27 gennaio 2024

Ciao Darwin 9, Claudio Amendola contro i ristoranti stellati: “Ho pagato tanto e non ho magnato un caz*o”
Nuovo appuntamento con “Ciao Darwin 9”, nella puntata del 26 gennaio la sfida è stata tra le due squadre “Trattorie” e “Stellati” capitanate rispettivamente da Claudio Amendola e Andy Luotto. Chi avrà avuto la meglio? Ecco com'è andata...

di Carlotta Casolaro Carlotta Casolaro

“La puntata di stasera è all'insegna del palato, delle papille gustative e del buon gusto” così apre Paolo Bonolis. E da casa i telespettatori quasi si aspettano di veder sbucare, da un momento all'altro, Antonino Cannavaciuolo vestito da Padre Natura che bacchetta Bonolis per non aver detto: “Sì, Chef!”. Gli sfidanti di questa puntata sono “Le Trattorie”, con il motto “se magna per campà e non per crepà" (un vero e proprio mantra di vita), che vanta come guida un patriarca delle trattorie italiane, Claudio Amendola, e “Gli Stellati” con caposquadra Andy Luotto. “Questi non cucinano, sublimano il gusto!”. Subito dopo è il momento di Madre Natura. No, non è Cannavaciuolo come avevamo ipotizzato all'inizio, ma Orian Ichaki, che fa strage tra il pubblico. C'è chi sviene, chi necessita di ventilazione, chi butta all'aria vent'anni di matrimonio per una strizzata d'occhio in più, chi deve contare su forti braccia amiche che lo sostengano. Ed ecco che arriva la prima sfida, quella canora, vinta per poco dalle Trattorie, con solo 299 punti contro 284. Un vantaggio irrisorio, come lo definisce Bonolis, tuttavia in grado di acceddere il dibattito tra le due fazioni. “Una volta sono andato in un ristorante stellato... Paolo, che te lo dico a fa'. Ho pagato tanto e non ho magnato un cazzo” dichiara Claudio Amendola. “Claudio, discorso raffinatissimo, non c'è che dire” ribatte Andy Luotto. Ma il momento più alto del dibattito si raggiunge con l'intervento di Manuel, detto “L'Assaggiatore": "Le Trattorie sono amore, passione, cuore. Ma se andiamo da voi che 'nnamo a pagà, 'na mostra d'arte? Aoh!”. Pronta la risposta di un Maitre de Maison de “Gli Stellati”: “Ma perché dovete mentire a voi stessi? Vi ricordo che ogni volta che c'è una festa importante, le vostre compagne le portate da noi, non di certo in trattoria, per fare bella figura. Se volete vedere le stelle, la notte di San Lorenzo, non aspettate: perché le stelle sono qui!”. Via alla (disastrosa) prova del Genodrome. Nella corsa dalla palude infetta alla montagna maledetta si rischia prima l'accoppiamento tra due concorrenti de “Le Trattorie” e poi l'abbandono spietato di altri concorrenti che non sono in grado di valicare la montagna. Gli stellati invece riescono a “prendersi per il culo”, arrampicandosi meglio e dimostrando molto più spirito di squadra, di fronte a un Bonolis sbigottito. Ad attraversare lo spazio tempo invece sono Giorgio, aiuto cuoco in una trattoria e Alberto in arte “Palu” (quale arte?). Tocca agli stellati dover recuperare con i loro 152 punti contro i 218 de “Le Trattorie” e Palu si avvia nel tunnel spaziotemporale con l'onere di cui è stato fatalmente investito. I due baldi giovani vengono “scaricati” dalla vettura di Laurenti nel mondo della lirica, ma subito Giorgio si confonde e crede di essere arrivato in un cinema dell'Ottocento. “Scusi, mi dice chi sono quei tre che suonano?” fa Bonolis. "Il Volo", risponde Giorgio, che poi si riprende e risponde, “Sopranos”. “Va benes, Sopranos va benes", aggiunge il conduttore. E tocca a Palu riprendere il controllo della situazione, tra una citazione di troppo di Lino Banfi e una versione non rifatta di Gabriel Garko. Spazio alla lirica nipponica e a un'antica pratica dell'assaggio da bendati, in cui a Giorgio e Palu tocca abbinare le sigle degli anime giapponesi a una corsa disperata sulle ginocchia per assaggiare alcune forme di sushi direttamente dal pancino di una geisha. 

Orian Ichaki
Orian Ichaki

Alla fine è Palu a trionfare, salendo non si sa come su un pianoforte e trascinandosi in studio da un Paolo Bonolis al limite della sopportazione umana. Ci avviamo verso il momento clou della trasmissione, ovvero la prova di coraggiosa con Francesca per il mondo delle trattorie e Olga, la sommelier degli stellati. Questa prova è intitolata “la trattoria dei Ming”. Bonolis spiega che la dinastia Ming regnò per oltre tre secoli sulla Cina e che era solita affidare prove importanti ai suoi più valorosi eroi. Ci ritroviamo per prima la sommelier degli stellati legata a una ruota e con mani e piedi all'interno di teche. Poi Bonolis dà il via e all'interno di ogni teca vengono inseriti degli insetti (e animali) diversi, tra le urla agghiaccianti della concorrente che, come poi svela Bonolis, spingono qualcuno fuori dagli studi a chiamare i carabinieri. Si susseguono locuste, serpenti corallo, larve di mosca carnivore e blatte. Olga la Sommelier rivela che domani sarà il giorno del suo matrimonio e Bonolis risponde con: “Signora, se urla così in hotel domani con suo marito, credo che avrà qualche problema”. Il conduttore si premura di fare un appello al marito: “Domani notte potrebbe notare, lì sotto, una qualche forma di vita sgusciare... Ebbene, non si preoccupi. È assolutamente normale”. L'avversaria del mondo delle trattorie si dimostra meno urlante, ma ugualmente terrorizzata. Possiamo dire che le trattorie l'abbiano temprata. Tornano infatti in vantaggio le trattorie con 629 vs 604 degli stellati. Sul finale, dopo un defilè particolarmente “piccante”, a decretare il vincitore è stata la prova dei cilindroni. La puntata, nonostante alcune penalità, è stata vinta proprio dalla squadra delle Trattorie, che caratterizzeranno l’uomo e la donna “culinari” del terzo millennio. Ma alla fine Bonolis avrà spiegato ai carabinieri che la signora Olga sta bene?

Claudio Amendola
Claudio Amendola

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