È da quando la Russia ha invaso l'Ucraina che il Paese non può partecipare all' Eurovision Song Contest: a partire dal febbraio 2022 infatti, la Russia di Vladimir Putin è stata esclusa da manifestazioni sportive e non, in una sorta di ulteriore sanzione per stigmatizzarne la politica estera. Nel 2022 inoltre, come forte segnale geopolitico, anche sull'onda dell'emozione, ad aggiudicarsi la vittoria della manifestazione fu proprio l'Ucraina: il brano era Stefania, portato sul palco dalla Kalush Orchestra. Dopo tre anni, la sfida all' Occidente di Putin è arrivata anche sul palco con l' Intervision Song Contest.

Lo scopo naturalmente, non è rimpiazzare un evento canoro con un altro: è crearne uno di forza uguale e contraria. L'Eurovision Song Contest infatti, non è una semplice manifestazione ricca di lustrini e stravaganze, ma un affresco di folklore, lingue e culture. Non solo: all' Eurovision si creano blocchi, equilibri e alleanze, con una connotazione che va oltre la semplice performance artistica: l'Eurovision si porta dietro, al contrario, un'anima politica che altri show non hanno. Non è caso che ora molti Paesi stiano minacciando di boicottarlo se, nella prossima edizione, non verrà escluso Israele.
Ecco dunque che la riaffermazione di un potere passa anche dall' intrattenimento: ed ecco perché Putin ha resuscitato l' Intervision Song Contest, nato negli anni '60 e poi messo nel cassetto. Per dimostrare, naturalmente a livello simbolico, che la Russia non è una potenza isolata; anzi, di di più, che ci sono una serie di Paesi che sono dalla sua parte. 23 per la precisione, che spaziano da ex repubbliche sovietiche come l’Uzbekistan, alle nazioni del Brics Brasile, Cina, India, Sud Africa, ad Arabia Saudita, Qatar, Venezuela, Madagascar e Vietnam, che si è aggiudicato il contest nella finale di sabato 20 settembre. Per quanto si sia poi conclusa con un ritiro, tra tutte, non va dimenticata l' adesione degli Stati Uniti.

Il primo artista americano che sarebbe dovuto volare a Mosca era Brandon Howard, poi ritiratosi per problemi familiari. In seguito avrebbe dovuto partecipare Vassy, cantante greco-australiana. Alla fine anche lei ha dato forfait, ma non per motivi legati agli Usa: con una nota riportata dall'agenzia russa Tass infatti, l'organizzazione dell'evento ha fatto sapere che le pressioni sarebbero invece arrivate dal governo australiano. Avendo Vassy doppia cittadinanza, sia americana che australiana, sarebbe stata proprio l'Australia ad impedirle all'ultimo momento di esibirsi.
Anche se alla fine nessun concorrente Usa ha partecipato, il messaggio di Putin è chiaro: gli Stati Uniti sono con noi, la Russia non è sola come l'Occidente crede.
