Ultimo è l’erede naturale di Vasco Rossi? Iniziamo così, per far venire un principio di infarto a chi non accosterebbe mai, nella stessa frase, i due cantanti. Tra Niccolò Moriconi e Vasco le differenze sono parecchie, a partire da quella anagrafica. Sulla musica, non ci sarebbe neanche da dirlo, siamo di fronte a due artisti molto diversi. Quello che li accomuna, però, e che ci fa dire che Ultimo potrebbe essere l’erede di Vasco Rossi, sono i record stabiliti da entrambi. Ci troviamo di fronte a due veri e propri fenomeni che hanno riscritto i record della musica italiana. A soli 28 anni Ultimo, ha già collezionato 41 concerti negli stadi, di cui nove in programma quest’anno, con oltre un milione e settecentocinquantamila biglietti venduti. E proprio con il tour 2025 ha stabilito un nuovo record, con “Ultimo stadi 2025 - La favola continua” completamente sold out. Alla faccia di tutti i detrattori e di coloro che, anche a distanza di anni, continuano a tirare fuori l’episodio della finale di Sanremo per screditarlo. Sono passati 6 anni, andate avanti. Se questi numeri non bastassero a confermare il successo di Ultimo, nel 2024 ha anche ricevuto il premio come “Miglior Autore Under 35” ai Siae Music Awards. Un riconoscimento mica da ridere, che certifica (ancora una volta) come Ultimo stia ridefinendo, a modo suo, il panorama musicale italiano.
Il rocker di Zocca, invece, con i "magnifici 7" ha raggiunto il totale di 36 concerti a San Siro in carriera. Un traguardo storico, che lo ha incoronato come re della Scala della musica di Milano. Difficile eguagliare il suo risultato? Forse Ultimo, nel corso della sua carriera, potrebbe farcela. Non sono, però, solo i record ad accomunare i due artisti. C’è qualcosa di ancora più viscerale che rende connesse la storia di Ultimo e quella di Vasco Rossi. Di cosa parliamo? Del loro pubblico. Da una parte i “Vasconvolti”, “La combriccola del Blasco”, e dall’altra la fedelissima fanbase di Ultimo, che lo segue a ogni tappa. Entrambi gli artisti sono riusciti a creare un vero e proprio fenomeno di partecipazione collettiva che va oltre il semplice concerto. Per i fan di Vasco i suoi non sono semplicemente liveshow, ma veri e propri riti collettivi. E lo stesso si può dire per i fan di Ultimo, più giovani, che lo supportano dal vivo, ma anche sulle piattaforme come Spotify, dove il cantante ha superato i 2 miliardi di streaming.
La strada percorsa fino a oggi da questi due artisti è sicuramente diversa, ma al di là di differenze stilistiche e generazionali, Ultimo e Vasco Rossi dimostrano che esistono ancora figure in grado di catalizzare davvero l’attenzione di centinaia di migliaia di persone anche fuori dal mondo digitale. Così, siamo di fronte a un principe e a un re, degli stadi, che pur appartenendo a epoche diverse, condividono la stessa corona: quella di chi ha saputo fare della musica dal vivo un’esperienza di massa senza precedenti.