Elodie posa per il calendario “The Cal” Pirelli e La Stampa scende in campo con l’accoppiata Maria Corbi (intervista) e Simonetta Sciandivasci (ardimentosa riflessione filosofica) per separare, se ho ben capito (leggendo mi rendo conto di possedere un’intelligenza limitata), il corpo dal sesso, cercando di vedere “Nient’altro che un corpo. Le braccia, le gambe, le spalle…”. La Sciandivasci ci arriva dopo un complesso ragionare. Renato Pozzetto, con la mucca, ci arrivava d’emblée. Così, citandolo, possiamo semplicemente dire: la donna ha sei lati, davanti, dietro, destra, sinistra, sopra, sotto. Perché il calendario Pirelli abbia scelto proprio Elodie per questa raffinatissima operazione di scissione della gnocca resta un mistero semiotico. E ci dispiace constatare come il pur glorioso calendario destinato ai garage dei gommisti (per la quale si scomodano intellettualesse nel tentativo di separare il camionista da Elodie) arrivi in ritardo dopo il celebre meme in cui alla foto di Elodie accanto a un palo, a novanta gradi, corsetto perizomato sadomaschio, cul* a pizzo, appare la scritta “Elodie mentre lotta contro il patriarcato”. Ovviamente che cul* e pacchiarello di Elodie non servano a Elodie per promuovere la sua musica è fuori discussione, noi ci crediamo profondamente, infatti siamo qui a parlare delle sue nudità in relazione a pneumatici da vendere, il che è senz’altro una battaglia per la liberazione del nudo dai pensieri impuri. Ecco, seguendo i ragionamenti della Scandivasci, mi pare, per essere eticamente corretti e sessualmente maturi, bisognerebbe iniziare a immaginare Elodie come uno pneumatico, anche se poi uno pensa a uno pneumatico a forma di Elodie e gli viene in mente il grip, la pressione e soprattutto la tenuta sul bagnato e ricadiamo nelle sovrastrutture. Ach! Meledetten sovrastrutturen! (Cit. Sturmtruppen). Quello che colpisce di più, però, nel ragionamento liberatorio e scissorio della Sciandivasci è questo passaggio: “Il calendario Pirelli, che negli anni i corpi li ha svestiti per caricarli tanto degli spiriti del tempo quanto delle volontà di superarli, adesso è questo che propone: corpi e basta […] emergono dall’acqua, si sdraiano, si girano, stanno”. A me (ma non sono così intelligente) sembra la suprema oggettivizzazione del corpo umano. Ma ancora di più mi appassionano le accalorate parole con cui viene descritta la mission del calendario: caricare i corpi dello spirito del tempo quanto delle volontà di superarli. Minch*a! Mi ha ricordato l’aneddoto di Umberto Eco in cui un Umberto bambinello chiedeva al padre di abbonarlo a una rivista a dispense perché la pubblicazione aveva il fine di farlo crescere culturalmente e il padre gli rispose: “Il fine della tua pubblicazione è il fine di tutte le pubblicazioni: vendere”.
Per il resto, io non so che in clima culturale sia cresciuta la Sciandivasci o perché sia così convinta che guardando le foto di Elodie nuda si debba per forza pensare al sesso (o forse è proprio il calendario Pirelli a suggerirglielo?), ma per vedere una donna nelle sue componenti nude senza avere nessuna sovrastruttura sessuosa basta leggere un qualsiasi trattato di anatomia o Martin Heidegger con il suo essere-per-la-morte in cui tu guardi un essere umano e vedi già il teschio (esercizio spirituale salvifico che consiglio a tutti). Certo, né l’anatomia, con le sue parti staccate dall’intero, né l’essere-per-la-morte di Heidegger fanno vendere pneumatici. E nei garage dei gommisti non ho mai visto arti staccati dal resto del corpo (direi anche per fortuna), né l’opera completa di Heidegger. Ma consiglio a tutti i camionisti di plastificare la riflessione della Sciandivasci da tenere nel camion. Non si sa mai dovesse salire la moglie e vedere Elodie nuda potrebbero sempre dire: “Sto cercando di caricare lo spirito del tempo e nel frattempo la volontà di superarlo”.
Per vedere le foto integrali di Elodie e del calendario Pirelli vi rimandiamo al gruppo Telegram di MOW.