Manca poco al solstizio d'estate ma la corsa per candidarsi a tormentone dell’estate 2024 non è ancora finita, come dimostrano le uscite discografiche di questo venerdì. Proviamo a orientarci in questa ondata di pretendenti hit. Neanche è cominciata ma già si punta sull’effetto nostalgia, ripescando qua e là dalle classifiche delle stagioni passate, così Ava in Bacio di Giuda ripropone On The Floor di Jennifer Lopez e Pitbull, mentre i bnkr44 in Estate 80 riprendono l’italianissima e intramontabile Figli delle stelle di Alan Sorrenti. Insieme a Villabanks e Mida, il produttore Ava mette a segno la tipica canzone estiva, dal sapore di salsedine, tra camice aperte su petti abbronzati e profumi che svelano tradimenti. I Bnkr44 invece raccontano l’estate dei cantanti, che lavorano quando tutti sono in vacanza e vanno in vacanza quando inizia l’autunno. Elettra Lamborghini, che per farsi capire anche dai non alfabetizzati ha sfoderato un lessico elementare in Dire Fare Baciare con Shade, decide di strafare come sua abitudine e cita successi italiani a caso, da Pensiero Stupendo a Sapore di sale, sfruttando il brand delle vacanze italiane per fare breccia nel cuore degli stranieri e non.
Se finora siamo stati sulle spiagge o in discoteca, con Digital Astro in Wifey con Guè, si torna in città, dove i locali chiudono e cade un velo di malinconia, perché tutti se ne vanno e non c’è più niente da fare, se non abbandonarsi ai propri pensieri, mentre fuori dalla finestra l’asfalto avvampa. Anche Mahmood resta a Milano e in Ra ta ta dipinge la non-villeggiatura dei ragazzi che sono relegati nei palazzi senza aria condizionata, cercando distrazione per strada, quando va bene con una margherita, a giocare a m’ama non m’ama. C’è chi invece è ancora in palestra ad allenarsi come Ensi e Nerone che in Workout fanno la parodia della preparazione alla prova costume, in bilico tra la critica sociale e il racconto autobiografico. Dopo il caldo, al mare o in città, Nayt ci riporta al freddo nordico con la sua Danimarca, dove vento e nuvole diventano sinonimo di uno stato interiore, per chi non si sente in linea con lo spirito goliardico imposto dalle temperature del momento. In controtendenza va anche Il Tre, che tra tutti i mari sceglie quelli della luna, così in Camminare sulla luna cerca un po’ di sollievo dai tormenti di una relazione, sognando un viaggio lontano dal pianeta terra.
I Santi Francesi passano direttamente all’autunno in Tutta vera mentre Fiorella Mannoia in accoppiata con Michele Bravi torna alla primavera, cantando in Domani è primavera la speranza di chi combatte ogni giorno, guardando al mare come fonte di possibilità. Non possiamo dimenticarci di Emma con Ho voglia di te, sempre più vicina al mondo Urban, insieme a Olly si fa dirigere dal produttore Juli, con cui ha già firmato Femme Fatale già in rotazione, per dipingere un rapporto d’amore che si risolve davanti a una tazzina di caffè. Giugno è anche tempo di ricorrenze, come per Zucchero che festeggia i 35 anni dell’album Oro, incenso e birra che contiene Overdose d’Amore, per l’occasione riedita nella versione 2024 insieme a Salmo, da sempre fan del bluesman nostrano. Per chiudere segnaliamo Sette miliardi di felicità, l’ultimo singolo di Simone Cristicchi, un inno ma anche un monito, a ricordarci che la felicità è un’idea fluida che trova una forma diversa in ciascuno dei 7 miliardi di abitanti di questa terra, anzi quasi 8 ormai.