La vita dello chef, documentarista e scrittore tra i più seguiti al mondo, Anthony Bourdain, scomparso nel 2018, si trasformerà in un film prodotto da A24 e si chiamerà Tony. L’inarrestabile casa di produzione americana di Everything Everywhere All At once e Past Lives ha fatto sapere di essere in trattative con Matt Johnson, regista e co-sceneggiatore di BlackBerry, per dirigere il film e con Dominic Sessa, l'attore rivelazione di The Holdovers per interpretare Bourdain. Tony però non è il primo progetto cinematografico basato sulla sua storia; giusto qualche anno fa al Tribeca Film Festival era stato presentato in anteprima il documentario Roadrunner che, come riporta Variety, nonostante avesse ottenuto un grande successo di critica, finì al centro di svariate controversie dopo che il regista Morgan Neville rivelò di aver utilizzato l'intelligenza artificiale per creare tre citazioni con la voce del defunto Bourdain.
Per ora sappiamo che la sceneggiatura di Tony è stata affidata e scritta da Lou Howe e Todd Bartels. E che, di nuovo, A24 sarebbe in trattative per produrre il progetto insieme a Trevor White e Tim White della Star Thrower Entertainment, con la collaborazione di Johnson e Matthew Miller. Emily Rose sarà la produttrice esecutiva. Le domande da farsi sarebbero tante. Quale periodo dell'incredibile vita dello chef che "odiava essere famoso" verrà raccontato nel biopic? Si parlerà del suo travagliato rapporto con il lavoro, del successo o di Asia Argento? E cosa ne sarà del suo ultimo saluto al mondo, di quando si tolse vita in una stanza d'albergo in Francia nel 2018? E delle testimonianze dei suoi amici più cari, la famiglia e le persone che per decenni lo avevano aiutato a diventare una star della Tv internazionale e che hanno poi, come scrisse il Nyt, "cucito le proprie bocche con i media, rimanendo in silenzio"? In cerca di trovare risposte a questi e molti altri interrogativi che aleggiano sulla sua esistenza piena e faticosa assieme, non vediamo l'ora di sapere quando Tony uscirà nelle sale e in che modo i pensieri, ricordi e scheletri dell'armadio di Bourdain saranno raccontati sul grande schermo, nella speranza di conoscere un po' di più l'uomo che una volta disse di sentirsi solo in una costante incertezza.