Al Festival di Sanremo 2025 siamo venuti per spaccare, ve lo avevamo detto. E fanno sul serio anche Michele e Lucia Monina nelle loro “Interviste nel Salotto del Villaggio del Festival”, mediapartner di MOW: la seconda ospite è Clara, che sul palco dell’Ariston porta Febbre. La scorsa estate, la cantante ha aperto il concerto di Lana Del Rey: “L’ho anche conosciuta. Sono riuscita a parlarci e conoscerla: donna squisita, con una voce sexy a livelli altissimi”. Dopo un’esperienza così, Sanremo forse fa meno paura. “Il Festival mi ha dato tantissimo”, ha proseguito Clara, “ho pensato subito di volerci tornare”. Per l’occasione ha deciso di portare Febbre, consigliata anche da Dardust: “Ci siamo sentiti dopo che lui ha visto The Substance: voleva cambiare dei suoni”. Ispirazione cinematografica, quindi. Ma la sua musica non è improvvisazione, ha grande valore anche il “confronto con gli altri. Il parere esterno conta, poi magari puoi non ascoltarlo, però serve”. L’anno scorso, per la serata duetti, ha scelto Ivana Spagna, in questa edizione, invece, Il Volo: “Quest’estate ho cantato con loro a Verona. L’energia della mia voce cantandoci insieme era bellissima. Loro sono tre tenori e la gente potrebbe pensare: ‘Cosa cavolo ci fanno con Clara?’”. La canzone sarà The Sound of Silence, “importantissima per la mia generazione”, che fa forse da contraltare alla vita dei social, al caos continuo e costante in cui siamo immersi. “E con Il Volo mi sento sicura”, ha aggiunto.
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Quando ci si ritrova in un ruolo mainstream, come per esempio in un personaggio della serie Mare fuori, è inevitabile identificare l’interprete con la sua interpretazione: diciamocelo, Clara sembrava una pazza. Nella realtà, invece, è solare in una maniera spiazzante. Tra l’altro, nell’edizione 2024 è stata l’unica che ci ha detto di essere triste che Sanremo stesse finendo: “Essere qua è una grande opportunità, magari spesso passa per scontata. A me poi piace essere truccata, vestirmi per le interviste”. Sanremo è il posto giusto, non c’è dubbio. Il 2024, dal punto di vista della musica pop, è stato definito da una parola: Brat. È il titolo dell’album di Charlie Xcx. La traduzione letterale è impossibile, ma il senso è ben chiaro. Clara si sente Brat? “Sì, lei poi è una grandissima artista, con un percorso fighissimo. Ed è diventata un’icona di libertà d’espressione per la nostra generazione. Poi i suoi concerti danno una carica incredibile”. Stare in equilibrio tra leggerezza e impegnata è spesso instabile. E quando un brano sceglie di tendere più verso uno dei due poli, non per forza questo dev’essere un male. Anzi, “anche le canzoni leggere possono essere belle”. Nel suo ultimo album ci sono anche pezzi più personali. Ma Febbre probabilmente sta nel mezzo. Fuori dall’Ariston, però, la vita di un artista continua: Clara ha aperto a Sanremo una “farmacia dell’amore” con la possibilità di avere un consulto psicologico. “Ho voluto di far qualcosa di socialmente utile, anche se è solo per una settimana. Abbiamo collaborato con MySecretCase, una pagina che ha un podcast dedicato alla sessualità. Marcella Bella è scappata: l’abbiamo scioccata. Serena Brancale invece ci ha navigato”.
![Clara nel Salotto del Villaggio del Festival](https://crm-img.stcrm.it/images/42411804/2000x/20250212-005932389-4763.jpg)
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