Antonio Scurati l’ha finita con questa storia del fascismo? Presumibilmente no, ma con la storia di M – Il figlio del secolo, iniziata nel 2018 (premio Strega nel 2019) e proseguita fino a oggi, portando a una serie Sky contestatissima con Luca Marinelli e diretta da Joe Wright, incensato da chi già aveva deciso che lo avrebbe incensato e criticato da chi, invece, la serie l’ha vista davvero; dicevamo, con M sì. Siamo all’ultimo capitolo, l’annuncio è arrivato il venerdì delle cover di Sanremo, ancor auna volta per combattere la nostalgia italica per il passato. Più antifascisti di così si muore. Si intitola La fine e il principio (Bompiani) e uscirà l’8 aprile, “alla vigilia dell’ottantesimo anniversario della Liberazione” spiega la casa editrice.
E poi è sempre l’editore a garantire: “Antonio Scurati conclude l’impresa letteraria” e così facendo ci permetterà di concludere l’impresa di lettura più estenuante per chi in qualche modo romanzi così deve leggerli (i critici, gli storici, i giornalisti, Giorgia Meloni…). Si tratta del libro sulla Repubblica di Salò, la morte a testa in già di Mussolini e la nascita della Repubblica italiana.
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Dicevamo che forse Scurati con il fascismo non la finirà qui. Abbiamo già visto libri collaterali usciti nel corso di questi anni, come Fascismo e populismo: Mussolini oggi (Bompiani 2023), e discorsi che forse sono usciti dal genio letterario dello scrittore in modo collaterale, poiché così mosci, così flosci, da credere che forse non li abbia davvero scritti in fase di veglia ma nel sonno (lo stesso di chi ha pensato bene di censurare o non censurare in Rai quel monologhetto spetacchiato).
Però possiamo dire conclusa la più grande opera ispirata ai paradossi di Zenone di Elea della letteratura italiana recente, una saga contro il movimento, quello delle porte. M, il più grande fermaporta del mercato editoriale italiano, cinque volumi megalitici, che impilati uno sopra all’altro son stati colonna del nuovo antifascismo mediatico, quello che si fa ovviamente su giornali e tv (anche meloniane: Saviano in Rai per esempio) e non in strada. Dureranno ancora gli anni della serie e poi, forse, ne sentiremo finalmente parlare un po’ di meno. Un consiglio: la Storia del fascismo di Emilio Gentile è lunga 1376 pagine, cioè meno della metà dei cinque volumi di Scurati (3028 pagine). A occhio anche la storia del fascismo di Renzo De Felice è leggermente più breve. Chi vuole intendere intenda.
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