Dopo la notizia del passaggio di Amadeus al Nove entrambi tacciono, per ora, sulla loro rottura, ma forse è questione di giorni. Quando mesi fa ho saputo che Amadeus e Lucio Presta, l’agente delle superstar (da Roberto Benigni a Paolo Bonolis, da Antonella Clerici a Ezio Greggio, a Marco Liorni), si erano separati sono rimasto incredulo: ma come? Dopo tutto quello che avevano combinato insieme, ben quattro Sanremo di massimo successo, una marea di puntate, centinaia e centinaia, di preserale con share mai visti, chiuso, stop?
Amadeus risultava ancor sposato alla prima moglie da cui aveva avuto una figlia (presente alla cerimonia, e adorata da Giovanna) e solo dopo avrebbe avuto l’annullamento dalla Sacra Rota per sposarsi (nel 2019) in chiesa. Era il 12 luglio 2009 e la cerimonia si era svolta a Vignale Monferrato (Alessandria), dove Amadeus andava da anni da Milano perché appassionato di equitazione campestre. Io ero l’unico giornalista invitato, credo, e mi colpì vedere a sorpresa che il testimone di Amadeus era l’amico (soprattutto amico) Lucio Presta, mentre Paola Perego era la testimone della sposa. Quella cerimonia suggellava un amore nato nel 2002 durante le registrazioni del programma L’Eredità da lui condotto in quel periodo, mentre lei era una delle ballerine. Presta nella loro vita è stata una presenza fissa, un rapporto fatto di spaghettate davanti alla tv, senza scarpe, come si fa in compagnia, di baci, di abbracci.
Si dice che la riconoscenza, la gratitudine, siano il sentimento sempre e solo della vigilia, del giorno prima. Ma chi doveva essere più riconoscente all’altro? Presta che aveva rappresentato difeso e sostenuto Amadeus per decenni portandolo a diventare un numero uno assoluto? O Amadeus che grazie a Presta lo era diventato, ma gli aveva messo a disposizione il suo straordinario talento da autentico numero uno? In passato si è parlato di divergenze artistiche e professionali e se ne riparla in queste settimane dopo il clamoroso abbandono della Rai da parte di Amadeus (Ama per gli amici, Ama di nome e di fatto, visto che è adorato da tutti, me compreso) e il suo passaggio al Nove.
Io sono sempre un po’ dubbioso quando si tratta di abbandonare la strada vecchia per la nuova, soprattutto visti risultati cui Amadeus è arrivato in Rai (anche con Presta, a parte l’ultimo Sanremo, fatto in totale autonomia e con share stellari) e l’ho pure detto pubblicamente. Certo, tutti seguiremo la nuova strada di Amadeus perché è unico e ha saputo tenerci compagnia in tv per anni e anni piacevolissimi e continuerà a farlo.
L’accordo avrà la durata di 4 anni. “Amadeus debutterà già dal prossimo autunno sul Nove”, dice il comunicato della Warner Bros. Discovery, editore americano del canale in chiaro. “Condurrà sul Nove un programma di Access Prime Time e due di Prime Time. Nei prossimi mesi saranno annunciati i dettagli dei progetti che lo vedranno protagonista”. E Alessandro Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Sud Europa, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di accogliere nella nostra squadra Amadeus, fuoriclasse della tv, straordinario artista e volto tra i più amati dal pubblico. Siamo impazienti di lavorare insieme”.
Possibile che in questo progetto, che sicuramente Amadeus ha accarezzato non certo dall’oggi al domani (si parla di investimenti per 100 milioni di euro) non potesse rientrare Presta? Ed è qui che la cosa mi interessa, al di là degli scenari imprenditoriali, che non mi vedono certo preparatissimo per dire la mia. Ma quello che mi dispiace in questa storia è la rottura di un’amicizia vera e credo, da parte di tutti e due, più che sincera. È un dispiacere.
Chi perde un amico perde un tesoro e credo che in questo ci abbiano perso tutti e due e me ne dispiace, perché sono legato a entrambi. Chi vuol loro bene mi parla di una litigata tempestosa, con parole grosse, persino fuori luogo. "Ma si ritroveranno" mi assicurano, "sai Lucio è calabrese, Ama siciliano, caratteri esplosivi, passionali, non si sono trattenuti. Ma sono certo che con il tempo torneranno ad essere amici". Lo spero. Sicuramente da un punto di vista professionale, superata la sessantina tutti e due, entrambi possono camminare da soli. Ma quanto è bello sapere che al tuo fianco c’è un amico pronto ad aiutarti? Non c’è paragone.