“XFactor? Un organismo che sta implodendo...”. Nemmeno due settimane fa Marco Castoldi - in arte Morgan - proprio su MOW bacchettava il talent Sky di cui è stato un pilastro per sette anni. Niente nelle sue parole lasciava intuire che sarebbe tornato, e persino dalla porta principale. Eppure dopo otto anni di latitanza - e innumerevoli scazzi - eccolo guest star nella seconda serata del live - quella del 3 novembre. Prima con Altrove, il suo evergreen da solista e non a caso brano del millennio per Rolling Stone, e poi con l'omaggio a David Bowie, da sempre sua fonte d’ispirazione.
Ad ogni modo ai “coup de théâtre” dell'ex Bluvertigo siamo abituati eccome. E a dirla tutta giustizia è fatta, merci. Infatti come sostiene anche Fedez (e beccato all’istante da Dagospia) se c'è qualcuno che può insegnare qualcosa ai pivelli dietro il bancone dell'edizione attuale questo qualcuno è proprio Morgan. Sì lui, il generatore automatico di polemiche ma anche di genialate (vedi l'ultimo libro di poesie con Pasquale Panella). Lui, vera enciclopedia musicale vivente, e mandato via dal talent di cui è stato amato giudice senza tanti ripensamenti, nonostante sia nel Guinness dei primati (ha vinto 5 volte su 7) e abbia scoperto Marco Mengoni, Michele Bravi, Noemi e altri. Allora più che col fantasma si ripropone stavolta in carne e ossa, e le scintille (e pure le ripetizioni) sono assicurate.
Intanto fuori dallo show business è in atto anche un ruolo imbastito appositamente per lui dal neo sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che dal principio pensava addirittura di affidargli un dipartimento ad hoc, poi frenato dal ministro Gennaro Sangiuliano. Ebbene Morgan si è espresso già con idee lucide e chiare, pensando, ad esempio, a una quota radio del 50% per la musica italiana, a valorizzare i capolavori dimenticati (da Fossati a Gaber), e poi a rivoluzionare il settore della discografia e investire nella musica nelle scuole, senza peraltro condannare come gli altri i rave, piuttosto cercare alternative a riguardo per attirare i giovani. Proposte talmente giuste che ha oscurato persino Gianmarco Mazzi, altro sottosegretario alla Cultura, esperto di eventi dello spettacolo. Lo stesso Mazzi, per capirci, che nel 2010 in qualità di direttore artistico del Festival di Sanremo l’aveva fatto fuori per l'intervista in cui citava il “crack” su Max. Un affronto che il musicista non ha mai superato, come già s'intuiva dalla Belva Francesca Fagnani a inizio anno. “L'uso di droghe è nulla in confronto alla squalifica da Sanremo... Voglio essere giudicato per quello che faccio con la musica...”. Più che lecito. Eppure Morgan è anche una rockstar capricciosa, che alle polemiche mediatiche alterna spesso innumerevoli beghe in tribunale. Ne ha parlato personalmente in varie conversazioni pubbliche e, in alcuni casi, è arrivato a elencare quelle in corso che comprenderebbero (il condizionale è d'obbligo): 19 procedimenti penali, 8 cause civili, oltre al contestatissimo sfratto nel 2019 della sua casa a Monza - di cui ha eletto carnefice l'ex compagna Asia Argento - più un debito non indifferente con l'Agenzia delle entrate (nel 2015 si parlò di 300mila euro, poi lievitati negli anni) che ancora sembrerebbe pignorargli larga parte dei compensi attuali (anche di questo ne ha parlato pubblicamente in ogni dove).
Le brutte intenzioni, la maleducazione...
Il pignoramento della casa - messa all'Asta dal Tribunale di Monza - portò allo sfratto per coprire i debiti del cantante che, come anticipato, ai tempi aveva individuato come colpevole Asia Argento, con la quale era già in corso un procedimento giudiziario risalente addirittura al 2013. D'altra parte Asia non nascondeva certo di avere il dente avvelenato nei confronti dell'ex compagno e specie per il comportamento avuto con la loro figlia, Anna-Lou, addebitandogli di essere scomparso per parecchio tempo e senza neppure versare i soldi del mantenimento. Una condotta che Morgan sembra aver ripetuto nuovamente con un'altra ex: parliamo di Jessica Mazzoli, conosciuta dietro le quinte di XFactor. Una relazione finita ancora in tribunale, e sempre per i mancati alimenti alla figlia in comune Lara. Così il Tribunale di Tempio Pausania dagli iniziali 3mila euro mensili aveva finito per richiedere, per mancata ottemperanza del provvedimento, ben 200mila euro. Nel frattempo, con le due ex è tornato il sereno. Finché dura, almeno.
Meno serena invece la querelle col fisco e sempre su MOW Marco Castoldi tuonava. “Ma secondo voi a me cosa importa di non pagare le tasse? Quando ho in testa solo le canzoni e le poesie... Non so neanche cosa sia il fisco...”. Ma le beghe di Morgan non finiscono qui, perché nella sua battaglia contro il ghosting, dove ha versato calde lacrime sui social, è stato tirato di nuovo in aula di Tribunale da un'altra ex (cantautrice) con la pesante accusa di stalking e diffamazione. Com'è noto, infatti, il leader dei Bluvertigo non aveva accettato di interrompere il loro rapporto e, secondo l'accusa, l'avrebbe perseguitata e diffamata attraverso il cellulare e i social. Lui invece si è difeso dicendo: “A me la violenza non si può associare; sono l'essere più dialogante che esista, mi vuole trascinare in tribunale perché ho scritto delle poesie?”. Geniale!
Che succede?
Come dimenticare poi il celebre fattaccio di Sanremo 2020, con tanto di abbandono di Bugo e squalifica della coppia, e che dal palco dell'Ariston è finita dritta dritta tra le mani degli avvocati. Una causa, veniamo a sapere, voluta più dagli editori che dagli autori, ma che alla fine vede nuovamente Morgan nei guai, visto che gli hanno chiesto un risarcimento di 240 mila euro. In primis per aver cambiato il testo di Sincero, e poi per aver condiviso sui social il brano nelle diverse versioni. Finita qui? Nemmeno. Se ricordate, nel lungo elenco dei suoi guai, si parlava anche di confisca dei guadagni. Ebbene, ai tempi dell'era da giudicante a XFactor (2015) si ritrovò così sequestrati da Equitalia i 300 mila euro di compenso. Il bello è che fu proprio lui, ancora, a rendere di pubblico dominio la notizia. “X Factor non ha pagato Morgan”.
Ma adesso sembra iniziare una nuova era per il cantautore. A un passo dai 50 anni (il prossimo 23 dicembre), in lizza per guidare il dipartimento Musica che Vittorio Sgarbi vorrebbe creare apposta per lui, e tornato a X Factor dopo 8 anni di accuse reciproche, non possiamo permetterci di veder sprofondare Morgan nell'abisso delle cause legali, dei risarcimenti e delle polemiche da tv del dolore. Se il governo di Giorgia Meloni vuole fare un condono (come tutti i governi precedenti), non parta dai soliti evasori, ma da Marco Castoldi, uno dei più originali artisti che abbia avuto questo disgraziato Paese. Altro che Rinascimento Dissoluzione, dal titolo dato dalla super chat sgarbiana, qui ci vuole un Condono e Ripartenza che gli permetta di impegnarsi soltanto nel leggere Pasolini e Platone piuttosto che Gramellini.