Da un paio di giorni si è tornati a parlare nuovamente di Fedez e Chiara Ferragni. Il motivo? Stavolta pandori, Antitrust, ed errori di comunicazione non c’entrano – stranamente - niente. L’argomento è infatti la lite (per alcuni in realtà una vera e proprio rissa) scoppiata tra Fedez e Diego Naska all’ingresso del Lucid, un nuovo club milanese dove, in occasione dell’esclusivo release party di Tony Effe, i due sarebbero finiti a fare a botte. Bene, ma quali sono i motivi di questo “scontro”? E soprattutto, chi è questo Diego Naska? La lite, come ha riportato anche Dagospia, sarebbe legata in realtà a uno sfottò partito prima sui social, e più precisamente su Instagram, dove Diego Naska avrebbe fatto infuriare Fedez perché colpevole di aver commentato con una GIF che si sbellica dalle risate, sotto a un post di un amico di Naska, tale Simone Panetti, che da diverso tempo si divertiva a deridere Fedez dicendogli che va a letto con Chiara Ferragni e che pertanto Leone e Vittoria dovrebbero chiamarlo “papà”. Insomma, in un modo o nell’altro, la cosa è comunque partita dai social. La questione si è però trascinata per un po’ di tempo, tanto che infine, in occasione del faccia a faccia al Lucid è scoppiata la lite (o rissa?) dove, sempre secondo quanto riferisce Dagospia, Fedez si sarebbe presentato con un gruppo di ultras del Milan che avrebbero aggredito subito Naska. Purtroppo della serata pare non ci siano foto, ma solo racconti di testimoni, già che il Lucid pare essere un club tanto esclusivo, da vietare di fare foto all’interno, per privacy Bene, chiarito il primo dubbio, ovvero, il motivo della lite, ci chiediamo di nuovo: ma chi è questo Diego Naska?
A guardarne le foto, Naska, sembra quasi una specie di Damiano dei Manekskin 2.0. Un po’ più ribelle, con qualche tatuaggio in più, con quella stessa lingua di fuori che vuole essere “rock’ n’ roll”, gli stessi capelli da rebel boy, che fanno un po’ Johnny Depp anni Novanta, e delle foto provocanti che mettono in mostra il fisico scolpito, ma nascono (a malapena) le sue “grazie”. Diego Naska, all’anagrafe Diego Caterbetti, classe 1997, è infatti, anche lui un musicista. Sul suo profilo Instagram si definisce come un “Romantic but still Punk” e fa musica tra pop, punk e rock’n’ roll, appunto (o almeno così si dice). Ma quindi il punk non è morto? Vien da chiedersi, un po’ speranzosi. Naska, di origine marchigiana, è approdato nella city di Milano, dove, un po’ come se fosse la Grande Mela (ma ne ce ne passa ancora un bel po’ prima che lo diventi) gli aspiranti artisti, musicisti e cantanti cercano di far fortuna. Nelle foto in cui è vestito, Naska sembra un po’ un hipster, con quel look urbano, gli stivaloni di gomma e il berretto. Ma cosa sappiamo della sua carriera musicale?
Nel 2020 Naska pubblica il suo primo EP ALO/VE con Sony Music. Nello stesso anno apre un canale Twich dove fa lo streamer per autofinanziarsi e promuovere la sua musica. Nel 2022 esce il suo primo album, che, manco a farlo apposta, si chiama Rebel, in cui strizza un po’ l’occhio al punk rock dei Green Day, dei Blink 192 e dei Pixies, con influssi più pop. Nel 2023 collabora con Lo Stato Sociale e con i Finley, viene inserito da Rolling Stone nell’elenco di artisti che “quest’anno possono fare la differenza” e si avvia poi il suo tour Rebel Unplugger. Insomma, un successo dopo l’altro, cui si aggiunge il Summer Tour 2023 dove gira in tutta Italia, fra Roma, Milano, Bologna, Firenze e decine di altre città. Tra musica, tour, e oltre 215mila follower su Instagram, pare infine che Naska non sia proprio un "signor nessuno" qualsiasi, A questo punto però vien da chiedersi: ma perché mettersi a litigare con Fedez? Non era meglio farsi i caz*i propri? /Baby dont’ cry, tanto lo sai, cosa ti aspetti da me?/ (Baby Dont’ Cry, Naska, 2024)