Il premio Ubu è il più importante riconoscimento di teatro in Italia. Miglior regia, miglior spettacolo di danza, miglior attore, scenografia… Praticamente gli Ubu funzionano come gli Oscar o i nostrani David di Donatello con l’unica differenza che in esame vengono prese le arti performative e non i film. Ma la vera domanda è perché nessuno lo conosce? La colpa è della gente che non va a teatro o degli addetti ai lavori che si chiudono a riccio in una nicchia? Certo, a volte il diktat dell'arte contemporanea ci fa pensare che l'unico obiettivo per gli autori consista solo nel fare qualcosa di complesso. Anzi fare qualcosa di complesso e incomprensibile. Meglio ancora, fare qualcosa di complesso e incomprensibile per pochi. Aspetto su cui lo spettatore fa spesso i conti mentre si avvicina tremante al botteghino (dopo aver letto un opuscololo in sanscrito). Lo spettacolo che ha stravinto però, Anatomia di un suicidio, non è uno di questi. Con questa piéce diretta da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni che si è aggiudicata una cinquina di premi (fra cui miglior regia e miglior spettacolo) lo spettatore assorto riesce a liberarsi dal passato e a riflettere sull'amore, sulle eredità e sulla maternità (tema in trend di questo 2023). Anatomia è una storia che vive su tre binari percorsi da una madre, una figlia, una nipote. Lacasadiargilla che si è occupata di questa produzione da record si porta a casa anche altri riconoscimenti per il controverso Ministero della Solitudine, un'opera che attinge alla vera cronaca internazionale, al gennaio 2018, quando la Gran Bretagna ha davvero nominato un ministro della Solitudine, il primo al mondo, per far fronte ai disagi che questa può provocare a livello emotivo, fisico e sociale. Ah sì, c’è un sussidio di solitudine? E chi ne ha diritto?
Il premio miglior attore finisce nelle mani di Francesco Villano, presente sia in Anatomia di un suicidio sia in Il Ministero della Solitudine. Villano, salito sul palco per ritirare l'Ubu ha confessato di non aver mai fatto niente da solo (nemmeno i compiti a casa) e di non aver mai recitato un monologo, per cui il suo riconoscimento lo ha definito il frutto di un'esperienza collettiva, di dialoghi e incontri con altri artisti incontrati sul palcoscenico. Tutt'altra storia quella di Marta Ciappina, che vince l'Ubu come miglior performer grazie alla forza di un assolo in un palco semivuoto con Gli Anni (che vince anche nella categoria miglior spettacolo di danza), ispirato al romanzo di Annie Ernaux e all'intramontabile canzone degli 883 (che combo eh?). Nelle stesse categorie versione under 35 invece conquistano tutti: Petra Valentini e Alberto Boubakar Malanchino. La prima la ricordiamo non solo per Anatomia di un suicidio e Hedda. Gabler. Come una pistola carica, ma anche per la sua interpretazione al fianco di Liv Ferracchiati in Uno spettacolo di fantascienza - Quante ne sanno i trichechi mentre il secondo, Malanchino - “Ma l'attore che fa Doc? Esatto” - ha dato prova di essere un grande performer fuori dalla fiction Rai.
Tutti i vincitori
SPETTACOLO DI TEATRO: Anatomia di un suicidio di lacasadargilla
SPETTACOLO DI DANZA: Gli anni di Marco D’Agostin
REGIA: Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, Anatomia di un suicidio e Il Ministero della Solitudine
ATTRICE / PERFORMER: Marta Ciappina, Gli anni
ATTORE O PERFORMER: Francesco Villano, Anatomia di un suicidio e Il Ministero della Solitudine
ATTRICE O PERFORMER UNDER 35: Petra Valentini
ATTORE O PERFORMER UNDER 35: Alberto Boubakar Malanchino
SCENOGRAFIA: Margherita Palli, Romeo e Giulietta
COSTUMI: Federica Del Gaudio, Natale in casa Cupiello. Spettacolo per attore cum figuris
DISEGNO LUCI: Cesare Accetta, La Cupa
PROGETTO SONORO O MUSICHE ORIGINALI: GUP Alcaro, Lazarus
NUOVO TESTO ITALIANO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani): Via del Popolo di Saverio La Ruina
NUOVO TESTO STRANIERO O SCRITTURA DRAMMATURGICA (messi in scena da compagnie o artisti italiani): Anatomia di un suicidio di Alice Birch
SPETTACOLO STRANIERO PRESENTATO IN ITALIA: Caridad di Angélica Liddell
PREMIO UBU ALLA CARRIERA: Danio Manfredini