Snobismo degli ambienti cosiddetti intellettuali e di un certo tipo di società annoiata e radical chic, di cui francamente inizia a non importare più quasi a nessuno, è non considerare la bellezza e la sensualità come delle doti. Esistono però creature prescelte, elette da Dio per diffondere luce e bellezza nel mondo. Brigitte Bardot è la vera “grande bellezza”. Nessuna mai in tutta la storia del cinema è stata così sensuale e ipnotica, sebbene sembri banale anche solo dirlo, ma spesso nella banalità esiste una grande verità. Brigitte Bardot era è e per sempre sarà la donna più bella del mondo. Una bellezza immortale che non conosce tempo né moda. Ogni donna bionda al mondo ha cercato di ispirarsi a lei almeno una volta nella vita, inseguendo questa idea di stile unico. Brigitte Bardot infatti oltre ad essere bella aveva personalità, ha ispirato mode e stili, e queste idee altro non erano che una copia rivisitata dei suoi iconici look. Non aveva stylist né stilisti perché la moda l'ha inventata lei. Aveva semplicemente gusto e il coraggio di essere unica e diversa. Io stessa pur non somigliandole ho fatto di lei la mia musa e mi sono spesso ritrovata a dire ai parrucchieri, che mi guardavano perplessi, cotonami i capelli in alto come Brigitte Bardot. Credo che osservare e rubare da queste leggende sia un segno di umiltà e intelligenza. Si può imparare a scrivere, perfezionare le proprie capacità leggendo Henry Miller, Anais Nin o Charles Bukowski, dunque per quale motivo non si dovrebbe imparare a essere belle? La bellezza dovrebbe essere un punto di arrivo, un sogno da raggiungere, un ideale e non una colpa.
La bellezza è degna di tutto il rispetto del mondo e non esclude per forza altre doti o meriti. Personaggi come Claudia Schiffer non sarebbero diventati iconici se non avessero letteralmente copiato lei. Madonna, Lady Gaga e mille altre: la lista sarebbe lunga. Tutte hanno saputo imparare ad essere belle prendendo esempio da chi bellissima lo era davvero. Brigitte Bardot ci ha consentito di inventarci la nostra bellezza con un profondo credo che la bellezza esistesse da qualche parte e che tutti avevano diritto di poterla sognare. Come una favola a lieto fine, una luce tra le ombre oscure del male, un ideale positivo in cui tuffarsi senza freni e senza vergogna. Non bisognava essere uomini per innamorarsi di lei. Anche le donne sono sempre state rapite e incantate, non importa se eterosessuali o lesbiche. Tutte siamo state e siamo innamorate pazze di lei, e qualora qualcuna non lo fosse ha dei seri problemi. Sarebbe come dire: a me i quadri di Caravaggio non piacciono. Ci sono bellezze oggettive e indiscutibili che devono mettere tutti d’accordo. Qualcuno si è mai chiesto se Brigitte Bardot fosse una grande attrice? No. E sapete perché? Perché non conta.
Era stata creata da Dio per il cinema, una bellezza così non avrebbe potuto fare altro che rappresentare un ideale. Nel suo caso a nessuno è mai interessato a quanto fosse o non fosse brava, perché era decisamente troppo bella. E la sua bellezza era una dote che arricchiva lo schermo, ti entrava dentro senza pietà, come una pallottola di un colpo di pistola. Tutto il resto è noia. E francamente quanto fosse talentuosa non conta, non si chiede ad una dea di farti un balletto o un monologo di Shakespeare, né di cantare come Maria Callas. Una dea si osserva in silenzio come si osserverebbe una visione a Lourdes: “Mi è apparsa la Madonna ma non era tanto brava!”. Solo un demente direbbe una frase del genere. Questo per dire che mentre a mio avviso Marylin Monroe, tanto per restare tra miti, era una brava attrice (rivalutata negli anni e sottovalutata in vita per quel che riguardava il grande talento), di Brigitte Bardot non si ricordano tanto i film ma ci si ricorda lei. Brigitte Bardot è l’unica grande star che non ha mai avuto bisogno di dimostrare niente a nessuno, perché le bastava esistere per creare una grande ammirazione.
So che sarebbe più politically correct parlare del suo immenso sincero amore per gli animali, del fatto che ad un certo punto della vita ha preferito di gran lunga loro agli esseri umani. Come biasimarla, io passerò Capodanno con due gatte e sono totalmente asociale. So anche che dovrei citare qualche titolo di film o canzone (era anche cantante per chi non lo sapesse). Ma questo articolo che vi piaccia o no è un omaggio alla sua immensa bellezza. Con lei se ne va l’ultima vera bellezza della storia del cinema. Chiunque mantenga viva la capacità di vedere la bellezza a mio avviso non sarà mai infelice nell'arte, in un paesaggio, nella sensualità e nello sguardo di una donna. La bellezza merita rispetto e basta, perché non è mai casuale. Bellezza è responsabilità, sta a te poi farne qualcosa di grande o sottovalutarla e distruggerla. Dio sta lì ad osservare e tutto ci viene dato per un motivo che potrebbe a volte sembrare ingiusto, ma che trova senso e risposte nell’arco di una vita. E se volete fare le femministe a tutti i costi, beccatevi queste frasi dette da lei e documentate: “Molte attrici vogliono stuzzicare i produttori per ottenere una parte e poi dicono di essere state molestate”. O ancora: “Non mi interessa nulla della condizione delle donne, la condizione degli animali è molto più preoccupante”. E infine: “La fama? Potete ficcarvela dove volete”, disse nel 1971, pochi anni prima di annunciare il suo ritiro dal cinema. Non ha cercato il successo, è il successo che ha trovato lei. Era una ribelle, non ammiccava per essere sulle copertine, erano i giornali a litigarsela.
Forse molte subrette che fanno i discorsetti ipocriti per essere accettate dalle famiglie italiane, ignare del fatto che l'hanno data a chiunque per lavorare, d’accordo o no con queste affermazioni dovrebbero imparare che è attraverso il coraggio di essere se stessi, nel bene e nel male, liberi da questa idea effimera e mutevole di successo, da questo noioso bisogno di approvazioni, privi di atteggiamenti rassicuranti ed ipocriti, noiosi per qualunque artista o intellettuale onesto che si rispetti; solo ribellandosi alla banalità e al desiderio disperato di apparire “per bene” si può restare nella storia. A Brigitte Bardot del parere degli altri non è mai interessato assolutamente nulla. E concludo questo “omaggio”, rivelando qualcosa che non ho quasi mai raccontato se non ai miei familiari, compresa mia madre (che già lo sapeva): mio padre un giorno mentre guardavamo alla tv Le pistolere, un western abbastanza mal riuscito con Brigitte Bardot e Claudia Cardinale, mi confessò felice di aver passato una notte di passione con Brigitte Bardot. Era bella, bionda ma senza lineamenti slavati di una bionda, aveva degli occhi scuri e penetranti e poi: che corpo.
Erano i tempi in cui girava in Francia Angelica alla corte del re. Il film e il periodo in cui mio padre è stato più bello in assoluto, sebbene bello lo sia stato sempre. Una notte tra bellissimi insomma. Giuliano prima di essere un padre era un attore, a volte non aveva grandi accortezze riguardo al fatto che fossi sua figlia, mi raccontava tutto. E va bene così, oggi lo ringrazio. Per questo la cosa non mi ha creato nessun trauma, solo amore per la verità e la libertà. Ma in quel momento vedendolo fomentato gli dissi: “Ti prego papà, fermati non voglio sapere i particolari”, e lui evitò di raccontarli, un po' deluso. Avrebbe voluto condividere di più era troppo fiero di aver avuto una notte d' amore con lei. Successivamente lo dissi a mia madre, la quale rispose annoiata: “Certo, lo so, già stava con me. Ma io l'ho tradito con Marlon Brando”, e lì parti un lungo racconto che non riporterò, perché sarebbe un articolo a parte. Perdonatemi se come Brigitte Bardot sono nata e cresciuta diversa, in un mondo diverso, in una famiglia unica e surreale, di quello che pensate voi purtroppo non mi interessa assolutamente niente. Il mio rispetto per mio padre e per mia madre per essersi traditi con due miti del cinema fu al momento - ed è ancora oggi - totale. Non posso fare a meno di pensare a questo paradiso dei belli, in cui mio padre Nicola di Angelica e Brigitte si sono incontrati di nuovo. Un paradiso che vorrei un giorno, meritare anche io. Non perché io sia la più bella di tutte, ma perché di certo sono la donna che ha più voglia di rivedere mio padre. Nessuna lo ha amato come me e in questo, non ho rivali.