image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Si può perdere l’Oscar (meritato) per dei vecchi tweet (razzisti)? Sì, come Karla Sofia Gascon con “Emilia Perez” (in favore di “Anora” di Sean Baker), ma è la fine dell’arte…

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

3 marzo 2025

Si può perdere l’Oscar (meritato) per dei vecchi tweet (razzisti)? Sì, come Karla Sofia Gascon con “Emilia Perez” (in favore di “Anora” di Sean Baker), ma è la fine dell’arte…
“Emilia Perez” doveva dominare gli Oscar 2025, invece ha raccolto solo due premi su tredici nomination. Il vero problema? Il caos esploso dopo i vecchi tweet razzisti della protagonista Karla Sofía Gascón, prima donna trans candidata come miglior attrice dall’Academy, inizialmente osannata e poi scaricata da Netflix e dal regista Jacques Audiard. Una polemica che ha compromesso la corsa del film, mentre Anora di Sean Baker si portava a casa tutto. E a rimetterci non è solo la potenza del messaggio

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Questa edizione degli Oscar 2025 doveva essere di Emilia Perez, il film non in lingua inglese con più candidature della storia - ben 13. La serata al Dolby Theatre di Los Angeles, però, si è chiusa con solo due statuette: una per Zoe Saldana come miglior attrice non protagonista e l’altra per la miglior canzone. Ma gli obiettivi erano altri: Jacques Audiard si aspettava almeno un Oscar tra miglior regia e miglior film (assoluto o internazionale). Entrambi i premi, invece, sono finiti nelle mani di Sean Baker e del suo Anora. Il fallimento della corsa di Emilia Perez agli Oscar, però, è cominciato poco dopo le nomination dell’Academy, come abbiamo scritto qui. Infatti, riemersero dei vecchi tweet razzisti della protagonista Karla Sofía Gascón, la prima donna trans candidata al premio di miglior attrice (anche questo assegnato alla protagonista di Anora, Mikey Madison), poi attaccata dalle colleghe ed esclusa da Netflix per la campagna promozionale americana. Persino il regista definì “ripugnanti” le parole di Gascon. Un autosabotaggio, insomma, che ha impedito l’exploit che molti prevedevano, su tutti - rimanendo in Italia - Paolo Mereghetti che sia sul Corriere della sera sia in studio con Alberto Matano e gli ospiti della Rai.

Zoe Saldana con il premio Oscar come "Miglior attrice non protagonista"
Zoe Saldana con il premio Oscar come "Miglior attrice non protagonista"
https://mowmag.com/?nl=1

Invece solo Zoe Saldana e Clément Ducol, Camille, (autori della canzone vincitrice insieme a Audiard) possono dirsi davvero soddisfatti. Sì, le parole di Gascon sono inaccettabili, e questo non può essere negato. Ma non lo sapevano Netflix e Jacques Audiard quando hanno affidato il ruolo di protagonista all’attrice spagnola? O forse erano pronti a scaricarla non appena qualcuno lo avesse fatto notare, così da passare come i “buoni” di turno, quelli dalla linea dura, gli intransigenti nei confronti delle discriminazioni? Il risultato è che un film bello, forte, inclusivo, con un messaggio importante è stato sacrificato per gli errori del passato della sua protagonista.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo visto il film Follemente di Genovese al cinema (un nuovo Perfetti Sconosciuti?), ma com’è? E perché in amore roviniamo sempre tutto? E la coppia Pilar Fogliati - Edoardo Leo…

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

non male

Abbiamo visto il film Follemente di Genovese al cinema (un nuovo Perfetti Sconosciuti?), ma com’è? E perché in amore roviniamo sempre tutto? E la coppia Pilar Fogliati - Edoardo Leo…

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Mowbook review

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?

Notte degli Oscar 2025, la morte di Gene Hackman diventa un film: se fosse un omicidio come nel caso Heath Ledger? La folle teoria che arriva da Hollywood…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Complotti

Notte degli Oscar 2025, la morte di Gene Hackman diventa un film: se fosse un omicidio come nel caso Heath Ledger? La folle teoria che arriva da Hollywood…

Tag

  • America
  • Cinema
  • Film
  • Los Angeles
  • Netflix
  • Oscar
  • Politicamente corretto
  • Razzismo

Top Stories

  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Perché gli intellettuali non riconoscono il fallimento del sistema universitario di Stato?” La bomba di Carlo Lottieri (UniPegaso) contro Tomaso Montanari e il suo libro “Libera università”: “In futuro saremo più padroni delle nostre scelte e…”

di Riccardo Canaletti

“Perché gli intellettuali non riconoscono il fallimento del sistema universitario di Stato?” La bomba di Carlo Lottieri (UniPegaso) contro Tomaso Montanari e il suo libro “Libera università”: “In futuro saremo più padroni delle nostre scelte e…”
Next Next

“Perché gli intellettuali non riconoscono il fallimento del...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy