Su La7 succede una cosa molto bella: Una Giornata Particolare, il programma condotto da Aldo Cazzullo, torna in prima serata con l’ultimo appuntamento del ciclo Il Grande Romanzo della Bibbia. Il format è sempre lo stesso – Cazzullo racconta giornate che hanno segnato la storia, con lo sguardo curioso che ormai lo contraddistingue – ma stavolta la cornice è qualcosa di davvero spettacolare: il Duomo di Siena. Sì, proprio lui, con i suoi leggendari pavimenti in marmo. Un capolavoro che Giorgio Vasari definì senza troppi giri di parole “il più bello… grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”. E già qui ci sarebbe da incollarsi allo schermo. A portare in vita quelle storie incise nel marmo ci pensano come sempre gli inviati “nella storia”, Claudia Benassi e Raffaele Di Placido. Il racconto tocca alcuni dei momenti più potenti e simbolici della Bibbia: la guerra tra Davide e Golia, il gesto estremo di Sansone che fa crollare il Tempio di Gaza, la resilienza di Giobbe nel dolore, il viaggio un po’ marino e molto introspettivo di Giona, e ovviamente la speranza nella resurrezione, da Ezechiele a Gesù. E gli ospiti? Il Cardinale Gianfranco Ravasi, con la sua lettura intensa dei passaggi chiave della Bibbia, e Corrado Augias, con il compito di illustrare agli spettatori il mistero dei Templari. Ma il vero focus di questa puntata sono loro: le donne. Le donne della Bibbia che hanno affrontato il potere, l’ingiustizia e la violenza e le donne di oggi, anch'esse simbolo di forza.

Come Ester, giovane ebrea diventata regina di Persia, che salva il suo popolo da un massacro orchestrato dal perfido Aman, consigliere del re. Ester rischia tutto – compresa la vita – pur di intervenire presso il sovrano e fermare il genocidio. E lo fa con l'intelletto. Non brandisce armi. Poi c’è Susanna, al centro di un episodio contenuto nel Libro di Daniele, che oggi potremmo definire come una storia di abusi di potere e molestie ante litteram. Due anziani, giudici del popolo, la colgono da sola e, dopo averla spiata durante il bagno, tentano di costringerla a concedersi con la minaccia di accusarla falsamente di adulterio. Susanna resiste, si rifiuta, e viene ingiustamente condannata a morte. Ma la sua determinazione e la sua innocenza trionfano grazie all’intervento del giovane Daniele, che smaschera i due uomini e salva la donna. E poi c’è Giuditta, la più teatrale. Quando la sua città, Betulia, è minacciata dall’esercito assiro guidato da Oloferne, si presenta nel campo nemico fingendosi una simpatizzante. Lo seduce, lo conquista con l’intelligenza e con il fascino. E mentre lui dorme ubriaco nella sua tenda, lei lo decapita con la sua stessa spada. Fine del pericolo, vittoria della sua gente. Il gesto è crudo, ma potentissimo: una donna sola mette fine a una guerra. E proprio lei è la protagonista assoluta del pavimento marmoreo del Duomo di Siena, dove la sua storia prende forma e sostanza tra le geometrie sacre. La scena è talmente iconica che non poteva mancare anche nella parte artistica della puntata, raccontata dallo storico dell’arte Jacopo Veneziani. A completare questo racconto tutto al femminile, il programma accosta anche figure del presente: donne che, come le eroine bibliche, hanno affrontato l’ingiustizia e l’orrore, rifiutandosi di cedere alla paura: Edith Bruck, scrittrice, sopravvissuta ai campi di sterminio, testimone dell’Olocausto e delle leggi razziali, che ha fatto della memoria e della parola la sua arma di resistenza. E Lucia Annibali, avvocatessa e donna simbolo della lotta alla violenza di genere, che ha trasformato la sua drammatica vicenda personale in un messaggio di rinascita.Tutto questo per chiudere in bellezza un ciclo che ha già portato gli spettatori tra i peccati dell’uomo e attraverso le pagine più vive e umane del libro più letto e conosciuto di sempre.
