image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Andy Luotto scatenato a MOW: “Ultimo non è Lucio Dalla”. La cacio e pepe di Borghese? “Un furto”. E sulla tv e il cinema…

  • di Angela Russo Angela Russo

  • Foto Ansa

16 settembre 2025

Andy Luotto scatenato a MOW: “Ultimo non è Lucio Dalla”. La cacio e pepe di Borghese? “Un furto”. E sulla tv e il cinema…
Andy Luotto si racconta a MOW dal cinema con Fellini e Arbore fino ai fornelli in Calabria: televisione, commedia, satira, cucina e cacio e pepe di Alessandro Borghese che "è un furto". E annuncia in anteprima una misteriosa tournée musicale...

Foto Ansa

di Angela Russo Angela Russo

Chi è Andy Luotto? La risposta facile sarebbe: attore, doppiatore, cuoco, musicista, showman. Ma ridurlo a un elenco di professioni è impossibile, perché Andy è soprattutto un personaggio fuori dagli schemi, di quelli che ti raccontano un pezzo di storia italiana con una battuta, una risata e un filo di malinconia. In questa chiacchierata abbiamo fatto un viaggio con lui: da New York al cinema d’autore, dalla TV degli anni d’oro alla cucina “spettacolare” tra i tavoli di un ristorante, passando per un’analisi sincera (di chi ne ha viste tante e ora è disilluso) dello stato del cinema e della commedia italiana, della satira che non fa più ridere e dei prezzi folli delle pizze e delle cacio e pepe. E, tra un aneddoto e l’altro, Andy ci ha pure regalato un’anteprima: l’anno prossimo tornerà sul palco con una tournée musicale insieme a un nome “molto importante”. Non ci ha voluto svelare chi - niente spoiler - ma la promessa è che sarà una sorpresa che farà dire a tutti: “Ma davvero Luotto fa questa cosa?”.

20250915 184825892 5017
Andy Luotto foto instagram @luottoandy

Andy, lei è partito da New York ed è passato dal cinema, alla TV, alla musica e ora cucina. Come sta andando?

Ho finito la stagione adesso in Calabria, a Scalea.

Adesso cambia di nuovo?

Sì, mi trattano come i bambini, mi fanno fare le stagioni.

Ah! Non le piace?

Moltissimo!

Per lei c'è anche un po' di spettacolo nella cucina?

Sì, perché io cucino davanti alla gente, in mezzo ai tavoli. Se uno vede cucinare un cuoco professionista, diventa sempre un po' più spettacolare che se uno lo porta fuori dalla cucina e non vede niente.

Film preferiti?

Uno è E.T. e l'altro è Amarcord. E poi, se mi concentro tanto, tanto, tanto, dico Amarcord.

Lei è stato protagonista della grande stagione di Renzo Arbore. Guardando oggi il panorama televisivo e cinematografico italiano, c'è qualcuno che potrebbe fargli da erede?

Non guardo più niente. Non so perché, ce la metto tutta, ma mi sembra tutto molto banale. Quindi no, penso proprio di no. È tutto programmato, tutto scritto. Lì non sapevamo neanche noi che cosa dovesse succedere. C'erano delle scalette, basta. E se ne parla ancora oggi dopo 40 anni. Guardo Sky, guardo documentari, guardo film. A Porta a Porta litigano tutti, urlano, non si capisce niente. Poi io sono vecchio, mi scoccio subito.

20250915 183927940 7402
Andy Luotto e Renzo Arbore nel 1998 foto Ansa

Pure per quanto riguarda la commedia italiana...una volta la commedia italiana era un genere che all'estero ci identificava.

Una volta il cinema era italiano. Adesso non più. E non so perché, forse sono i produttori che non esistono più, i grandi Cristaldi. Mi offrono il cinema.  Adesso sono arrivati due copioni che sto leggendo, uno mi sembra carino. Ma non lo so, mi sento...o non capisco più niente, che è molto probabile, data l'età. Oppure non so, non capisco. Non c'è più l'amore per le parole, l'amore per la scrittura, per la fotografia. Non so che dirti. Sai, io sono cresciuto con Fellini, Visconti, Damiani, Zeffirelli, tutti grandi, in casa mia. Perché papà ha curato il miglior cinema italiano. Perciò io conoscevo questa gente lì. Capito? Ho lavorato per Fellini. E oggi, il Fellini di oggi chi è? Anche nella musica, il Lucio Dalla di oggi chi è? Ultimo?

Ha lasciato il doppiaggio per lo stesso motivo?

All'estero io ero il doppiatore di lingua inglese più famoso del mondo, più pagato, ero la voce di Giancarlo Giannini, Benigni, Troisi. Il cinema italiano non va bene nei Paesi anglofoni. Poi non è il cinema di sé: incassa un pochettino, ma non è come quando un film di un grande attore americano viene in Italia e incassa. Il cinema italiano non va all'estero, non funziona. E io ho lasciato il doppiaggio proprio per quello, perché il doppiatore italiano riesce a guadagnare bene, il doppiatore americano, cioè di lingua inglese, no. C'era soltanto una persona con la quale io potevo chiedere il doppio, anche il triplo, perché era l'unico con il quale i film erano venduti in tutto il mondo. Questo signore si chiamava Alvaro Vitali.

Però non ce ne sono più di Alvaro Vitali.

Lo so, non c'è più. Ma neanche un erede. 

Secondo lei si può ancora ridere di tutto o i tempi sono diventati troppo sensibili per la satira?

No, bisogna ridere di tutto. Per ridere di tutto devi avere una cultura, devi aver studiato. Più cose sai, più ridi. I ragazzi non studiano più. Non voglio essere criptico, per carità di Dio, perché non è proprio della mia natura. Però le scuole sono peggiorate, si ride di meno. È normale. Più cose sai, più materiale hai con cui fare ironia, scherzare. Se non sai niente, ridi di quelle quattro stronzate e finisce lì. La gente non studia più, non legge più, sta attaccata ai telefonini. Hai tutto subito, c'è l'intelligenza artificiale. Non devi più pensare. Adesso se tu hai un'idea per un libro, lo metti nella tele in tre quarti d'ora, meno, e hai il tuo libro. Non si fa più poesia. Ma anche la cucina andrà a finire così.

20250915 184037510 7854
Alvaro Vitali foto Ansa

Ha sentito parlare dei brain rot?

Sì. È un periodaccio, un momento terribile. Sono felice di essere vissuto nel periodo in cui ho vissuto, delle mie due lauree e del mio diploma nella scuola alberghiera, perché mi hanno dato la possibilità di fare tante cose, conoscere tante persone in lingue diverse. Mi hanno fatto girare il mondo, conoscere tante persone. Comunque ti do una notizia in anteprima: farò una tournée musicale con un personaggio molto importante. Non ti dico chi, non ti posso dire niente, ma sarà una sorpresa che diranno: “Ma come, Luotto fa questa cosa qui?”.

Quindi cambia di nuovo ambiente?

Io non ho mai cambiato niente, io ho sempre fatto tutto. Non cambio perché mi butto in uno spettacolo musicale, con dei grandissimi musicisti. Basta, non mi fare domande perché poi non ti posso rispondere.

Va bene, allora passo alla cucina. In estate si è parlato tanto dei lidi e dei prezzi folli...

Io ho avuto il mio ristorante in un lido, a Scalea, in Calabria.

Anche lì le spiagge erano vuote a causa dei prezzi?

No, guarda, nel mio ristorante, con un menù degustazione tra i 50 e i 70 euro stavi bene. E la spiaggia dove stavo io era pienissima. 

Quindi i ristoranti italiani non rischiano lo stesso destino di diventare posti solo per persone abbienti e non per una clientela media che magari non può spendere troppo?

Sìcuramente. C'è un declino totale: stanno diseducando un patrimonio italiano che è il palato italiano. Poi ci sono dei cuochi e dei ristoratori coscienziosi che si rifiutano di piegarsi di fronte a questa guerra assurda dei prezzi. Io ho faticato moltissimo a dare un ottimo prodotto a un prezzo raggiungibile. La gente non può, le famiglie non possono andare a spendere: per una famiglia di quattro persone, andare a spendere 200-250 euro, è impossibile, è terribile. Ma anche la pizza sta costando troppo adesso.

20250915 184200121 4331
Alessandro Borghese foto Ansa

Un po' anche i social hanno rovinato l'esperienza culinaria, rendendola più instagrammabile che buona?

Sì sì, è proprio così. Più di immagine che di gusto. Guarda, c'è un programma che costa pochissimo. Tu dici: “Voglio fare un piatto con un capocollo di maiale” e lui ti fa il piatto, te lo fotografa anche. È terribile. Poi gente come me, che ha fatto la scuola alberghiera, che insegna, che è esaminatore di Stato per la scuola alberghiera, si trova incapacitata di fronte a questa gente terribile. Ed è difficile. Vabbè, i miei figli sono cresciuti bene, con cose buone.

E proprio per questo, magari, chi tende ad alzare tantissimo i prezzi sono le star della TV oppure gli influencer...

Sì, è ridicolo. Perché i ragazzi poi vengono nei ristoranti a fare gli stage e vogliono diventare come vedono in televisione. E non sanno pulire le verdure, non sanno sfilettare un pesce, montare un pezzo di carne. Non sanno niente, vogliono fare come si vede in TV.

Per esempio, si è parlato di Alessandro Borghese che ha messo la sua cacio e pepe a 28 euro, però si trova sul Canal Grande a Venezia. In questo caso è giusto come prezzo?

Sono andato a cucinare da lui, a Venezia. È un furto. Il miglior cacio, il miglior pepe, la più buona pasta del mondo... ma tu hai speso al massimo 4 euro, ma è proprio tantissimo 4 euro. Sì, è un furto. Tu stai pagando la sua immagine che sta in televisione.

Quanto dovrebbe costare una cacio e pepe più o meno?

12 o 13 euro.

E una margherita, invece?

Un buon prezzo sono 10 euro.

Cosa ne pensa di queste imitazioni di carne, pesce, uova e formaggi vegani? Chef Antonio Chiodi ha detto che bisogna smetterla con questi nomi tipo “carbonara vegana” e utilizzare nuovi linguaggi.

È tutto ridicolo. Siccome tu sei vegano, devi dimenticare tutto quello che non è vegano. “Questa è la nostra mortadella”. No, no, tu devi levare la parola mortadella dal tuo vocabolario. “Si scioglie come una mozzarella”. Non mi interessa. Mettici un altro nome. Io ho passato un periodo con mio figlio vegano. Lui è un atleta. Poi una notte mia moglie mi sveglia: “C'è qualcuno in casa, c'è qualcuno in casa”. E sentivo un rumore in cucina. Sono sceso giù in cucina. In cucina c'era mio figlio con l’affettatrice e il capocollo. Ha smesso di essere vegano.

Un'ultima domanda. Oggi si parla tanto di cucina come arte. È più difficile fare un grande film o un grande piatto?

È più difficile fare un grande film. Ci sono più competenti, più persone, più cose. Assolutamente sì. Però ci vuole tantissimo studio, tantissimo ingegno per fare anche un grande piatto.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Le bombe di Andy Luotto: “Masterchef? Tutto finto”. Chef tv? "Demoliscono il palato”. La pizza di Briatore e Sorbillo “ridicole”. E sulla cucina di Cracco, Cannavacciuolo, Giorgione, il Codice della strada e il vino dealcolato…

di Jacopo Tona Jacopo Tona

intervista fuori menù

Le bombe di Andy Luotto: “Masterchef? Tutto finto”. Chef tv? "Demoliscono il palato”. La pizza di Briatore e Sorbillo “ridicole”. E sulla cucina di Cracco, Cannavacciuolo, Giorgione, il Codice della strada e il vino dealcolato…

Abbiamo mangiato il gelato al Viagra, alla Gelateria Mariotti di Roma, ma com’è? L’effetto non è quello sperato…

di Alessandra Cantilena Alessandra Cantilena

gelato blu

Abbiamo mangiato il gelato al Viagra, alla Gelateria Mariotti di Roma, ma com’è? L’effetto non è quello sperato…

Il critico Raspelli ribalta il tavolo: cacio e pepe di Borghese a 28 euro? “A Venezia giusto, Alessandro professionale”. Oscar Farinetti? “Eataly geniale e Fico per golosi”. Ma sulla mancia obbligatoria e l’acqua filtrata a 4 euro…

di Angela Russo Angela Russo

un boccone avanti

Il critico Raspelli ribalta il tavolo: cacio e pepe di Borghese a 28 euro? “A Venezia giusto, Alessandro professionale”. Oscar Farinetti? “Eataly geniale e Fico per golosi”. Ma sulla mancia obbligatoria e l’acqua filtrata a 4 euro…

Tag

  • Andy Luotto
  • intervista
  • Food
  • Cinema
  • Renzo Arbore
  • Enogastronomia
  • Alessandro Borghese
  • ristoranti

Top Stories

  • La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

    di Roberto Alessi

    La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi
  • Eataly, il sogno è finito? Guido Mori asfalta Oscar Farinetti: “Progetto morto, tra prestiti politici, estetica trash e prodotti troppo cari”. E su Grand Tour Italia (ex Fico)...

    di Angela Russo

    Eataly, il sogno è finito? Guido Mori asfalta Oscar Farinetti: “Progetto morto, tra prestiti politici, estetica trash e prodotti troppo cari”. E su Grand Tour Italia (ex Fico)...
  • Alfa gay (“A me mi piace” Manu Chao), il contratto prematrimoniale di Cristiano Ronaldo, Raoul Bova dopo Falsissimo di Corona resta Don Matteo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

    di Roberto Alessi

    Alfa gay (“A me mi piace” Manu Chao), il contratto prematrimoniale di Cristiano Ronaldo, Raoul Bova dopo Falsissimo di Corona resta Don Matteo e… A tutto gossip con Roberto Alessi
  • Il critico Raspelli ribalta il tavolo: cacio e pepe di Borghese a 28 euro? “A Venezia giusto, Alessandro professionale”. Oscar Farinetti? “Eataly geniale e Fico per golosi”. Ma sulla mancia obbligatoria e l’acqua filtrata a 4 euro…

    di Angela Russo

    Il critico Raspelli ribalta il tavolo: cacio e pepe di Borghese a 28 euro? “A Venezia giusto, Alessandro professionale”. Oscar Farinetti? “Eataly geniale e Fico per golosi”. Ma sulla mancia obbligatoria e l’acqua filtrata a 4 euro…
  • “Il pampapato è una porcheria”? Raspelli bacchetta Iginio Massari sul dolce storico di Ferrara: “Se lo avessi detto del suo panettone mi avrebbe querelato…”

    di Jacopo Tona

    “Il pampapato è una porcheria”? Raspelli bacchetta Iginio Massari sul dolce storico di Ferrara: “Se lo avessi detto del suo panettone mi avrebbe querelato…”
  • Ma li avete visti gli orologi di Giorgio Armani? Audemars Piguet, Patek Philippe ma anche… Gli Swatch da 50mila Lire. Lo stile? Non è soltanto questione di soldi

    di Jacopo Tona

    Ma li avete visti gli orologi di Giorgio Armani? Audemars Piguet, Patek Philippe ma anche… Gli Swatch da 50mila Lire. Lo stile? Non è soltanto questione di soldi

di Angela Russo Angela Russo

Foto

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi

di Roberto Alessi

La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di Loretta Goggi, i retroscena sulla gravidanza di Alessandra Amoroso, i concerti in Russia di Pupo e… A tutto gossip con Roberto Alessi
Next Next

La verità sul matrimonio di Naike Rivelli, la svolta sexy di...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy