Le vacanze sono quasi finite per tutti. Tra chi ha ripreso con la routine quotidiana e chi è già tornato in città da un pezzo, il critico gastronomico Edoardo Raspelli, sul suo profilo Instagram, ha raccontato del suo viaggio, per lavoro, sul traghetto Moby da Genova a Olbia. Esperienza positiva? Assolutamente no. Le scale sono “troppo piccole” e nei bagni degli uomini mancano il phon per asciugarsi le mani o un asciugamano. In compenso, però, è presente un bel rotolo di carta igienica. Insomma, non esattamente quello che si potrebbe definire un servizio da dieci a lode. A far rabbrividire il giornalista, però, è il ristorante self service del traghetto.
Il motivo? I piatti proposti, almeno quelli consumati da Raspelli e dalle altre tre persone con lui, non sarebbero esattamente di ottima qualità. “Ho evitato di andare nel grande ristorante costosissimo, sono stufo di brutte sorprese, e mi sono rifugiato nel più economico self service”. Raspelli ha scelto dal menù i ravioli e la macedonia. Se la seconda sembra essere di suo gradimento, i primi non lo hanno convinto per nulla. “Questi ravioli di ricotta non sono solo gelati, ma anche crudi. Il raviolo più cattivo che abbia mangiato in vita mia”. Insomma, non esattamente quello che si potrebbe definire un pranzo degno di nota. Ma quanto avrà speso Edoardo Raspelli per questo “pranzo luculliano"? Ben 131,80 euro per quattro persone, poco più di trentadue euro a testa. Una cifra che sembrerebbe essere piuttosto alta, sia perché ci si trova ad un self service, sia perché la qualità del pranzo non sembrerebbe essere stata esattamente delle migliori. Andando nel dettaglio, ci siamo fatti raccontare proprio dal giornalista tutte le voci presenti nello scontrino. I ravioli “crudi e gelidi” sono costati la bellezza di 9,50 euro, a cui si sono poi aggiunti 5,30 euro per la macedonia, le spese per le bevande (acqua da mezzo litro a 2,20 euro e birra a 5 euro), e persino ketchup e maionese, venduti in confezioni singole al prezzo di 80 centesimi cadauno. Per arrivare ai centotrentuno euro e rotti mancano poi i cheeseburger con patatine (21,90 euro l’uno), una porzione di patatine fritte (5,20 euro), un’insalata (13,50 euro), i grissini (2,60), e ovviamente non può mancare il coperto (1,30 euro a persona).
Edoardo Raspelli quindi dopo questo pranzo, neanche consumato interamente, avrà speso troppo o i prezzi proposti sono giusti? Quello che è sicuro, o almeno molto probabile, è che il giornalista la prossima volta non tornerà al self service di Moby. Magari si porterà la schiscetta da casa, o forse sceglierà il costosissimo ristorante, anche a costo dell’ennesima “brutta sorpresa”.