Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori Giorgia Meloni e Andrea Gamruno: che genitori sono? Poi c'è la lite tra il patron di Striscia la Notizia, Antonio Ricci, e Claudio Baglioni e l'immancabile Roberto d'Agostino. Che cosa avranno combinato?… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
UP
Meloni e Giambruno: genitori promossi con dieci e lode
Giorgia Meloni e Andrea Giambruno sono separati, ma devo dire che, come genitori, sono eccezionali. La loro bambina, Ginevra, è serena, felice e con due genitori che, nonostante il lavoro (soprattutto della mamma) sono presenti. La mamma, Presidente del consiglio, le fa i codini personalmente (“Me li ha fatti la mamma”) e lei ne è felice. Scopro che lei è una tenerissima fan di Alfa, il cantante ventenne che abbiamo conosciuto per la sua hit bellissimissima e per la sua partecipazione all’ultimo Sanremo e il padre la porta al concerto di Alfa, che non è proprio il suo genere, e l’aiuta a fare video che poi lei fa vedere alle amichette usando il telefonino del padre. Insomma, Giambruno e Meloni promossi a pieni voti, direi con la media del dieci e lode.
DOWN
Ricci Vs Baglioni: guerra senza frontiere, due giganti uno contro l’altro
Mi spiace vedere due giganti, uno della musica e uno della tv, perennemente in guerra, anche perché chi ama il primo non può non amare il secondo. Eppure, Antonio Ricci, mitico patron di Striscia la notizia, l’uomo che ha rivoluzionato la televisione al pari di Renzo Arbore e Claudio Baglioni, che da quattro generazioni rende più piacevole la vita agli italiani con le sue melodie, si detestano da sempre. Ricci accusa Baglioni di aver saccheggiato i testi dei grandi poeti italiani e di averli inseriti nelle sue canzoni. “Un piccolo grande... prestito, solo un piccolo grande prestito. Quello che Claudio Baglioni avrebbe fatto costantemente, negli anni, nei confronti di poeti e scrittori famosi per comporre i testi delle proprie canzoni”, scrive Antonio Ricci, che è stato pare anche denunciato più volte per averlo accusato in tal senso. E ora scopro che nel gennaio 2025 Ricci dovrà far valere le sue ragioni in tribunale, ma è convinto della propria linea: “Accusato, ma sempre senza successo, poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la notizia”. Baglioni dice al Corriere della Sera: “È un duello decennale con un solo duellante, lui”. Insomma. Baglioni ha chiesto e ottenuto il sequestro di tutti poeti con Claudio, libro che, secondo Striscia “svela solo una parte dei tanti scrittori dai quali avrebbe preso in prestito frasi inserendole nelle sue canzoni senza citarli”. In ogni caso io continuerò a vedere Striscia e ad ascoltare le canzoni di Baglioni e con me mezza Italia. Tradotto: fate pace.
A tal proposito, ci è arrivata e la pubblichiamo integralmente la precisazione da parte di Striscia la notizia: «Gentile Roberto Alessi, ovviamente lei è liberissimo di ascoltare Claudio Baglioni e seguire chiunque le faccia piacere ascoltare (o vedere). Ma qui non si tratta 'di fare la pace', bensì di ristabilire la verità. È vero o non è vero quanto asserito da Striscia in merito alle decine e decine di "citazioni" utilizzate dal cantautore nei testi di moltissimi suoi pezzi e passate verosimilmente come frutto della sua personale fertilità creativa? Che senso ha parlare di pace senza prima arrivare alla definitiva ammissione di questa evidente “appropriazione”? In attesa che Ricci e gli altri imputati nella causa per diffamazione possano far valere di nuovo le proprie ragioni in aula nel gennaio del 2025, ricordiamo che Baglioni già in passato aveva denunciato il papà del tg satirico per ben due volte, ma sempre senza successo, poiché è sempre stato accertato il corretto esercizio del diritto di satira da parte di Striscia la notizia. L’autore di Questo piccolo grande amore ha addirittura fatto una delle cose più illiberali e odiose che ci siano: ha chiesto il sequestro di un libro, ovvero quel “Tutti poeti con Claudio” che svela una parte dei tanti scrittori dai quali avrebbe preso in prestito frasi e versi inserendoli nelle sue canzoni senza citarli. “Pretendere di censurare la satira è un atto ignobile e che venga fatto da un personaggio che si definisce “democratico” è un altro dei paradossi di questo nostro Paese” - ha dichiarato recentemente Ricci -, “tutto quello che è scritto nel libro è vero e verificato. Un consiglio al Passerotto: ammetti e fatti una bella risata. I tuoi fan ti amerebbero ancora di più”. Magari pure lei, se possibile, lo amerà ancora di più».
UP
Nina Zilli: al parco con i due bassotti e la bambina a casa con un papà eccezionale
Incontro Nina Zilli al parco Sempione di Milano insieme ai suoi due bassotti molto ed è più bella da struccata: come sempre le ragazze più sono semplici e più sono affascinanti. Mi dice che il figlio è a casa con il suo compagno, che come papà è strepitoso, e mi spiega che quando è nata la creatura le hanno fatto il cesareo per cui non ha potuto assistere il bambino appena a casa perché doveva stare sdraiata. Per cui lui ha imparato prima di lei a cambiare i pannolini e preparare pappe, pappine e tutto il resto. Un tempo dicevano che certi lavori li potevano fare solo esclusivamente le mamme. Non è vero. Viva Nina, ma soprattutto viva Daniele.
UP
Angelica Fiorello: papà devi rifare Viva Rai 2!
Ci sarà una nuova edizione? Il proverbio dice: “Non c’è due senza tre”. Ma Rosario Fiorello non lo dà per scontato, oppure, giocando come il gatto con il topo, tiene tutti sulla corda, sia vertici Rai che i collaboratori. Di certo, pare, che non voglia seguire le orme di Amadeus al Nove: “La Rai è sempre la Rai. Andare al Nove? E perché? Io non mi muovo”. Scherzando sul generale Vannacci gli è scappato: “È un maestro della comunicazione, lui sa come si fa. Io l’anno prossimo alla terza edizione di Viva Rai2! me lo prenderei”. Ma pare sia stata, per ora, solo una battuta. Ma Fiore ha una “stalker” in casa, la figlia Angelica, che gli sta facendo un pressing assoluto: “Papà, non puoi non fare Viva Rai2! Devi!”. Pare che la figlia glielo dica ogni giorno da quello mi raccontano. Spero sia vero. Anche io, come Angelica, non riesco a pensare alla prossima stagione senza il buongiorno di Fiorello.
DOWN
Roberto D’Agostino: “Luciano adorato, ti piango con tutta la redazione che ti ha voluto bene”
Ho apprezzato molto che Roberto D’Agostino e tutta la sua redazione, compreso il vicedirettore di Dagospia, Riccardo Panzetta, siano andati al funerale del fotografo romano Luciano Di Bacco, morto nella notte tra il 10 e l’11 maggio per un’emorragia cerebrale. Era il fotografo ufficiale di Dagospia, sue le immagini della rubrica Cafonal. Anzi proprio D’Agostino ha voluto fortemente che i funerali si svolgessero nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo, a Roma e ha preso il microfono davanti alla moglie di lui, Lilly, per ricordare l’amico. Le sue parole: “Luciano adorato, ti piango con tutta la redazione che ti ha voluto un bene infinito. Purtroppo, è andata così, però, dai, da lassù, cazzo ammettilo, ma quanto ci siamo divertiti?”.
UP
Alberto Matano: spinge Tommassini a riavvicinarsi con la madre Lina
Mi ha colpito molto una domanda fatta da Alberto Matano al grande coreografo Luca Tommassini: “Come va ora con tua madre’”, gli ha chiesto. “Non ci sentiamo”, ha risposto lui. “Dopo allora la chiamiamo insieme. Devi riprendere i contatti con lei, ti vuole bene”. “È vero”, ha ammesso Luca, “Di un bene infinito”. Non so come sia andata a finire, dato che Luca ha un rapporto complicato con la mamma. Al di là della vicenda ho trovato bellissimo che Matano si preoccupasse della vita di chi si avvicina a lui. Non è scontato. Grande!
DOWN
Enrico Mentana: lui contro i paparazzi e la Fagnani che si scusa
Ma che cosa è successo al Salone del Libro di Torino tra Enrico Mentana e Alex Fiumara, star dei paparazzi? Pare che Fiumara avesse preso di mira lui e i suoi cani. Con Enrico al Salone del Libro c’era anche la sua compagna da 12 anni, Francesca Fagnani, oramai star incontrastata di Rai2 con Belve. Lei che ha scritto un libro molto interessante, ovvero Mala Roma criminale per Sem. Pare (pare) che Mentana abbia preso a male parole Fiumara e, da quello che mi raccontano, erano parole molto colorite. Vero? Falso? Mi sembra strano: Mentana è così pacato di solito (anche se dopo aver fatto fuoco e fiamme contro Lilli Gruber ho capito che sotto la cenere c’è sempre la brace). Mi dicono che Fagnani si sia scusata con il fotografo e che ci sia scappato pure un sorriso che ha ricompensato l’accaduto. Ma, ripeto, spero sia stato solo un malinteso che poi è stato colorito dai rumor.
DOWN
Fabio Rovazzi: dopo il finto furto si scusa. Qualcuno minaccia querele, ma la delinquenza a Milano c’è
Per promuovere il suo nuovo lavoro Maranza (crasi tra marocchino e zanza, teppistello, ossia quei ragazzi, a volte originari di seconda generazione del Magreb e strafirmati che girano per il centro città con l’arroganza di un gangster), Fabio Rovazzi si è inventato il furto del suo telefonino durante una diretta Instagram in cui si vede un maranza scippargli lo smartphone. Era una finta, ma non è stato subito sottolineato. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha parlato di “comportamento arrogante”. Rovazzi ha chiesto scusa, ma l’assessore Pierfrancesco Maran si è arrabbiato e ha detto: “Ma che bella trovata Rovazzi! Anche noi milanesi potremmo avere un’idea divertente di marketing nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato”. Sala non denuncia, ma dice ancora: “Qual è l’esempio che diamo ai nostri figli? Fai il furbo, mettiti in evidenza e sarai premiato con fama e soldi? È un esempio tristissimo”. Rovazzi si riscusa, ma aggiunge che “Milano è in una situazione disastrosa”. E ha ragione: alla criminologa di Storie Italiane, Anna Vagli, un maranza ha scippato un telefonino scappando in bicicletta mentre messaggiava. Proprio come a Rovazzi. Fabio l’ha fatto per fiction, ma era esattamente quello che succede ogni giorno. Al punto tale che esistono decine di negozi specializzati nello sbloccare telefonini rubati, come sottolineato da molti servizi di Striscia la Notizia. Tradotto: sdegno per Rovazzi e indifferenza per ladri e ricettatori? Ed è solo una domanda.