Un tempo quello che Chiara Ferragni toccava diventava oro, o almeno così hanno sempre creduto tutti i brand che la sceglievano come testimonial. Diversi, innumerevoli, gli spot per cui la Chiara nazionale ha prestato il volto. Eppure, oggi, da che era l’anima di un marchio come Pantene, la vediamo volare a Madrid a sponsorizzare il fratello minore, per essere buoni, del colosso francese, ovvero uno shampoo vegano. Si tratta di Goa Organics, di cui lei, con l’apposito #adv, ha comunicato di essere diventata ambasciatrice. Ma come mai ne stiamo parlando? Perché abbiamo controllato sotto il profilo del brand, che ha prontamente e ripetutamente condiviso le storie dell’influencer, per vedere che reazioni ci fossero e… i commenti, seppur apparentemente presenti, non c’erano. Erano stati nascosti o oscurati dalla pagina immaginiamo perché non fossero certo un plauso alla nuova collaborazione. Questa, però, non è nemmeno la prima volta che accade, Ma, allora, quello che ci chiediamo è: dove finisce l’arrabbiatura, il fare informazione, l’attaccare e dove inizia l’accanimento?
Un confine molto labile che troppo spesso viene valicato, in una gogna mediatica e social che non ha fondo, fine, orizzonte spazio-temporale che ne decreti la fine. Non c'è perché la rabbia, se non gestita correttamente, prevale sul consenso. Non stiamo beatificando la Ferragni e chi ci legge sa benissimo quanto l'abbiamo criticata. Ma c'è un momento in cui, in assenza di altri fenomeni o episodi gravi, bisogna dire basta, sapersi fermare. E poi chiedersi: ma che cosa ottengono quelle persone andando a commentare in modo sfrenato e immediato sotto la pagina di un brand? Che cosa deve fare Chiara ora, per voi, morire? Volete il cadavere caldo e spoglio per ottenere la pace dei sensi? Dobbiamo ricordarci che ognuno di noi, un giorno potrà sbagliare e che il garantismo è la miglior espressione della democrazia. Sta pagando? Sì, e non sono tanto l'iter giudiziario o l'ammenda economica a fare la differenza, ma è la perdita di tutto il resto a pesare. Pensate che mentalmente sia o sia stato facile? No, perché a meno che non sia una persona priva di empatia non può stare bene. Tra affidamento di minori, separazione di cui tutti abbiamo parlato e presunti flirt sbattuti sulle pagine dei social e dei giornali, no, nessuno starebbe bene. Ha sbagliato lei? Sì, fino a prova contraria, ma se ci accaniamo siamo noi a sbagliare doppiamente.