Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si comincia con “Il gossip è la prima forma di democrazia”. Fedeli a questo motto - da lui coniato - siamo lieti di ospitare la rubrica che Roberto Alessi, giornalista tra i più ben informati in Italia e direttore di Novella2000. Ma vediamo subito chi sono per lui gli Up e i Down della settimana. Si comincia con il commento di fuoco di Mogol su Giorgia (e quello di Malgioglio contro il paroliere), Stash dei The Kolors papà modello, il misterioso collier di Naomi Campbell, Barbara D'Urso senza Lucio Presta ma con nuovi progetti per il futuro e…con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
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UP
Stash è un papà meraviglioso con le sue due principesse
La più bella foto una volta finito Sanremo? Sicuramente quella di Stash. Lo vediamo nello scatto che ha pubblicato sul suo Instagram con le due figlie, rigorosamente con il volto non rivolto alla camera, Grace e Imagine, di cinque e di tre anni. Stash, che è tra l’altro il suo vero secondo nome, visto che si chiama Antonio Stash Fiordispino, nato a Caserta, con Giulia Belmonte, che è una modella bellissima, forma una delle famiglie più belle della musica pop italiana. In più la sua canzone presentata a Sanremo Tu con chi fai l’amore è stata scaricata in streaming già 3 milioni di volte. Non certo quanto il vincitore Olly, che è stato scaricato ben 12 milioni di volte e passa, ma meglio che niente...
DOWN
Barbara D'Urso, Presta non è più il suo agente, ma rimane l’amicizia
Ha fatto molto scalpore sul web la notizia dell’abbandono di Simona Ventura al suo manager Lucio Presta. Oltretutto non è la prima superstar che esce dall’agenzia Arcobaleno Tre, perché già ricordo che tempo fa se n’era andato Stefano De Martino, il quale doveva moltissimo a Lucio Presta, ma ha preferito entrare nella scuderia di Beppe Caschetto. Più recentemente, si è parlato di Paolo Bonolis che lo ha lasciato dopo 35 anni (durante i quali è diventato famoso e ricchissimo) e ha preferito farsi assistere solo dalla sua ex moglie Sonia Bruganelli, amata, ma non amatissima da Lucio Presta. Il quale non soffrirà di solitudine visto che nella sua scuderia ha numeri uno come Roberto Benigni, Antonella Clerici e un’infinità di altre star. Intanto una puntualizzazione: Simona Ventura non si fa rappresentare da Presta, diciamo, solo per l’ordinaria amministrazione (piccole ospitate, eventi sporadici, presenze richieste) mentre per quanto riguarda i grandi contratti (penso a quelli con la Rai) si appoggerà ancora a Presta. D’altra parte i più, come la Ventura e Bonolis, rimangono in ottimi rapporti con Lucio ed è questo anche il caso di Barbara D'Urso che era rappresentata fino a poco tempo fa da lui e ora invece si gestisce in assoluta autonomia. Però il rapporto tra Barbara e Presta è rimasto ottimo sul fronte dell’amicizia, ma per quanto riguarda i progetti futuri dentro e fuori dalla tv Barbara D'Urso ha preferito gestirsi in solitaria, senza bisogno dell’assistenza di un big come Presta. E a proposito di lei, presto sentiremo notizie sul suo conto che faranno molto rumore. Incrocio le dita per tutti.
UP
Antonia Dell’Atte, fedele nei secoli a Giorgio Armani
Incrocio a Roma Antonia Dell’Atte, la top model delle top model Italiane, conosciuta nel mondo (“Ma rimango una pugliese purosangue di Brindisi”, ci dice), scoperta da Giorgio Armani quando ancora si presentava come una romantica ragazza con i capelli lunghi e gli occhi cerulei. Poi l’incontro casuale con Armani, lui che non se la fila, lei che si taglia i capelli corti a sorpresa, lui che la rivede e se ne innamora per la una faccia importante, senza quel nasino impertinente che avevano tutte le altre, anzi ben disegnato, quasi maschile. E da quel giorno, sono passati più di 40 anni, Re Giorgio fa di lei la sua musa e immagine iconica di un’infinità di sue collezioni di moda. Sono passati tanti anni, oggi Antonia ha 65 anni, ma ancora rimane legatissima a Giorgio. Ed eccola incrociata con la sua borsa anni Ottanta su cui è riportata l’immagine di Giorgio Armani, in una foto giovanile fatta dal grande Bob Krieger, un fotografo di origini tedesche che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Brava Antonia, se un amico è un amico, importante o meno, va sempre sottolineato, “E portare una borsa che ormai ha più di vent’anni con l’immagine di Re Giorgio la dice lunga su di me: quando amo sono fedele nei secoli”.
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DOWN
Pier Paolo Pretelli. Il trucco per far dormire Kian? “Il phon acceso, una benedizione”
Incontro Pier Paolo Pretelli nella saletta Vip della Rai prima di entrare a La Vita In Diretta e mi spiega il suo segreto per fare addormentare Kian (vuol dire re in persiano), il bambino che ha avuto a gennaio con la sua compagna Giulia Salemi (di origine persiana appunto), “Un segreto che mi ha salvato la vita, se no a casa era un incubo”. Ed ecco il suo segreto svelato a tutti i neo genitori disperati quando “a creatura” non dorme e piange in continuazione: “Ce lo avevano detto, ma non volevamo crederci e invece funziona: il rumore del phon va alla grandissima per rendere tranquilli bambini, anche quelli che non riescono a prendere sonno come il mio Kian. A me e a Giulia ha risolto la vita questo trucco, diciamo che è una storia che si ripete perché già altre persone hanno fatto lo stesso utilizzo con i bambini: non si sa se per il rumore o per il tepore che emana, tenendolo ad una, diciamo, distanza sicura, il phone tranquillizza, rilassa, e fa addormentare i bambini, e il mio non fa eccezione. Questi rumori vengono chiamati “bianchi”, dicono che sono i rumori che loro sentono quando sono nella pancia della mamma. Vero o no, però funziona, devo dire che utilizzavo spesso questo metodo e le serate sono più tranquille”. Provare per credere. Pierpaolo è al settimo cielo, anche perché Kian è una benedizione insieme una consolazione: Pierpaolo è papà anche di Leonardo, che oggi ha 7 anni, nato dalla precedente relazione con Ariadna Romero. Il bambino ora vive a Miami con la madre e Pretelli non lo vede spesso: “Andiamo due volte all’anno a Miami. Mi manca vivere con lui la quotidianità. Presto conoscerà il fratellino, abbiamo fatto una videochiamata mentre eravamo in ospedale e ha urlato contento”. Ariadna è cubana, e ha deciso di vivere accanto alla sua famiglia, e al suo compagno Julio Iglesias e non parlo del cantante, che oggi ha compiuto 80 anni, ma del figlio, pure bellissimo, anche lui artista, innamorato pazzo di Ariadna, che è una ragazza d’oro.
UP
Federico Gatti, il giornalista di Mediaset papà: “La più bella notizia della mia vita”
A sorpresa Federica Panicucci a Mattino 4 ha fatto gli auguri a Federico Gatti, che era in collegamento per parlare dei reali inglesi. Il giornalista, che ha un fare e un aplomb da vero principe reale, s’è quasi commosso, anche imbarazzato. Federico è diventato papà da pochissimo di Mia Sophie Elisabeth, la mamma è Ilaria Fratoni e lavora sempre a Mediaset dove si sono conosciuti e ha presentato molti programmi. Da quando Federico lavora per Mediaset da Londra, la coppia vive stabilmente nella capitale inglese. Tenerissima la dedica che Federico ha scritto sui suoi social rivolto a Mia: “Che questo mondo sia gentile, generoso con te, mamma e papà non vedono l’ora di vederti crescere e scoprire tutte le meraviglie che la vita ha da offrire”. A Federico e a Ilaria i complimenti di Novella 2000 e Visto.
DOWN
Naomi 12 milioni di collier ma non è suo
Non si capisce come mai gli account d’alto bordo dei social abbiano una foto della modella che risale a 25 anni fa, che vede Naomi Campbell con uno dei collier più famosi di tutta la storia della gioielleria. Parliamo di Eternity, il collier di smeraldi e brillanti in oro bianco che tra le tante pietre ha ben due smeraldi taglio a goccia di 205 e 206 carati. Si tratta uno dei gioielli più costosi di tutto il mondo. Il prezzo? 12 milioni di euro. Caro? Non è caro, è il suo prezzo, direbbe la Mabilia dei Legnanesi. È un mistero il perché sia apparsa improvvisamente questa foto poi ripresa da tutti, di certo né Naomi né Cartier hanno bisogno di essere supportati.
DOWN
Mogol, scusati con Giorgia
Conosco Giulio Rapetti, in arte Mogol, forse, anzi, senza forse, il più grande autore di testi di canzoni nella storia della musica italiana, da una vita: ero un ragazzino alle prime armi e fui chiamato dal manager Gianluca Pecchini a fare da Ufficio Stampa alla Nazionale cantanti che Mogol con Gianni Morandi aveva appena fondato. La mia riconoscenza per lui è assoluta, per cui, quando gli sento dire qualcosa di sbagliato (per la verità, questa è la prima volta) sto quasi male, soffro perché mi dispiace che una persona di cui ho una stima assoluta spari una scemenza, e in pubblico, poi. Cosa è successo? Ospite a Un giorno di pecora su Rai radio uno, intervistato da Giorgio Lauro e da Marisa Laurito, Mogol ha detto purtroppo: “Non mi piace giudicare le canzoni degli altri. Io sono un autore, non critico. Non voglio esprimermi, non mi piace dire una cosa e far male a qualcuno. Non è il mio mestiere”. Si sa che quando qualcuno dice frase di questo genere, dato che non è il suo mestiere, arriva la bordata. E così è stato: parlando di Giorgia, reduce da un successo personale a Sanremo con tanto di standing ovation e lacrime a profusione con la canzone La cura per me, ha detto: “A lei offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi, ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità è bellissima, ma la usa come si faceva in passato, la voce deve essere credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce a emozionale”. Tradotto: Giorgia è antica per come canta, e non dà nessuna emozione quando la si sente cantare, torni a scuola. E visto che lui ha una scuola, il Cet, centro europeo di Toscolano, l’ha invitata gratuitamente. Non è che sia stata una generosità estrema visto che il costo del seminario è di 700 euro e comprende anche vitto e alloggio per 3 giorni in struttura 4 stelle, ma meglio di niente. Osservazioni a parte, ci vuole un coraggio da leone per dire una cosa del genere: io, quando ho sentito Giorgia la prima sera a Sanremo ho scritto sul mio Instagram: “Giorgia se li è mangiati tutti”, anche se poi alla fine sono stato più che contento della vittoria di Olly. Non so nemmeno come Mogol possa dire che Giorgia è antica, ma prendo atto della sua opinione, perché canta come si cantava trent’anni fa: Mina canta come si cantava cinquant’anni fa ed è meravigliosa, e che dire di Ornella Vanoni o di Iva Zanicchi, che ha ringraziato San Remo, che sceso dall’alto ha reso per la prima volta tutti i cantanti intonati, ma solo grazie all’auto-tune che funziona un po’ come i filtri di Instagram, che rendono giovani anche chi era giovane vent’anni fa, rende intonato anche una campana come il sottoscritto. Certo la Vanoni in qualche modo dà ragione a Mogol: “Mi ha sempre detto che urlo quando canto”, ricorda ridendoci sopra. C’è da dire che pare (sottolineo pare) che perfino Gino Paoli dicesse di Mina che era sguaiata, perché usava troppo la voce. De gustibus: io adoro quando i cantanti che hanno voce ci spettinano con i loro virtuosismi. Va giù pesante Cristiano Malgioglio con Mogol: “Giorgia ha uno strumento musicale non una voce, uno strumento che tutto il mondo ci invidia. Dovrebbe chiedere consiglio a Giorgia su come insegnare a cantare”. E dato che Malgioglio quando vuole sa essere molto cattivo, aggiunge: “Nella sua scuola di canto non è mai uscito un talento che abbia fatto storia”. E qui sbaglia perché Arisa nel 2007 aveva vinto una borsa di studio come interprete presso il Cet di Mogol. Ma alla fine Malgy, non contento, ha aggiunto la stoccata finale, perfido come lui solo riesce a essere: “Mogol si renda conto del peso delle sue parole, chieda scusa a Giorgia e le mandi un fascio di rose rosse. Forse è geloso perché Giorgia non ha cantato una sua canzone?”. Bontà portami via.
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