Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto i riflettori la misteriosa “paralisi” di Simona Ventura a Citofonare Rai 2, la rimonta di Matteo Berrettini e il “problema” con le donne, l’eredità e gli errori della famiglia Elkann, il film omaggio al “Re dei paparazzi”, e… Con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
DOWN
È ignobile dire che senza Melissa Satta, Berrettini torna a vincere
La notizia l’aveva data lui, Matteo Berettini: “Io e Melissa non stiamo più insieme”. Poi ci ha messo la solita pezza che suona sempre da contentino: “Abbiamo avuto un rapporto bellissimo e intenso di grande stima. Non andrò oltre questo. Non è successo niente di particolare. La devo ringraziare per questo anno vissuto insieme”. Avrà lasciato il piatto del buon ricordo? Speriamo. Ora Mat è tornato a vincere dopo una serie di infortuni e perfino un momento down a Miami per l’afa. Trovo ignobile però aver attribuito in passato la responsabilità del momento buio di Berrettini a Melissa, così come trovo ancora più ignobile dire che sia tornato a vincere perché non sta più con lei. Dai tempi di Adamo ed Eva, passando per Elena di Troia, la colpa è sempre delle donne. Fabrizio Corona pare sostenga che le nuove vittorie di Mat siano da attribuire a una nuova fiamma, che gli avrebbe dato la carica giusta. Per una volta il merito va a una donna.
DOWN
Simona Ventura le battutine sulle punturine fuori luogo
Simona Ventura l’ha detto in diretta a Citofonare Rai2, il programma che conduce insieme a Paola Perego. Rivolta al regista Sergio Spanu ha detto: “Sergio, ti tolgo dall'impaccio, mi puoi anche riprendere a piano americano: da ieri ho mezza faccia bloccata, non è niente di che, è il freddo, mi sto curando”. I medici spiegano: “Simona Ventura è stata colpita dalla paralisi del settimo nervo, nota anche come paralisi di Bell, causata dall'infiammazione di uno dei due nervi facciali. Capita all'improvviso di svegliarsi con mezzo volto paralizzato”. In passato è capitano a George Clooney e ad Angelina Jolie. E con questo non voglio dire mal comune mezzo gaudio. Per i soliti buonisti hanno voluto insinuare che sia stato l’effetto di una punturina di Botox, dico che questa è una castroneria dettata solo dalla malizia. Non solo non è vero, ma il botulino viene anche usato per curare la paralisi di Bell. Forza Simona, intanto complimenti per non esserti fermata nemmeno un minuto.
UP
Rino Barillari celebrato in un film su di lui
Sono amico fin dai miei primi articoli di Rino Barillari, il paparazzo dei paparazzi, 'The King of Paparazzi' come lo aveva chiamato Federico Fellini che lo adorava come me. E proprio The King of Paparazzi – La vera storia è il titolo di un film su un'epoca unica, “quando Roma divenne il centro del mondo per una serie di eventi irripetibili: l'uscita del film di Fellini La Dolce Vita; le Olimpiadi di Roma del 1960; lo Star System hollywoodiano che trasferì le sue grandi produzioni proprio a Roma… Ben Hur, Cleopatra, La Bibbia, ecc”., spiega la cartella stampa. E questo periodo è raccontato nel film proprio attraverso le fotografie di Barillari, un film che arriva anche ai giorni nostri, trai i decenni. Il cambiamento della società, della politica, della cultura. Anche se di cultura ne è rimasta ben poca.
DOWN
Sinner Jannik, il fatto che sia buono diventa quasi un’accusa
I giornalisti sia dei quotidiani sia delle tv si sono fissati a disegnare Jannik Sinner come un ragazzo troppo buono: gioca con un disabile, palleggia con un bambino, aiuta una ragazza che si sente male e le dà ghiaccio e acqua, si siede su una sedia a rotelle per un accenno di partita a tennis con un campione paralimpico. Insomma ne vorrebbero fare un santino, e sfotterlo anche un po’,come se fosse un difetto essere gentile. Be kind tra l’altro è un movimento americano che spero arrivi anche da noi. Alle domande sulla sua santità Sinner risponde a tutti la stessa cosa: “A me è sembrato di fare cose normali: vedi uno che non sta bene, lo aiuti; incontri un bambino, c'è una palla, fai due tiri. Non sto nemmeno a pensarci. È il mio modo di vivere… dopo il match mi piace scherzare”. Appunto, normalità, ma quando non sai checosa scrivere o dire di più, se non “bravissimo”, allora ti arrampichi sui vetri. Viva Sinner.
UP
Joan Collins, anche se lei è più vecchia di 30 anni, si può essere felici
Si può essere seduttive a 90 anni? A guardare la foto di Joan Collins con il marito Percy Gibson che ha trent’anni a passa meno di lei sembra di sì. “Son felice, tutto qui, amo Percy, stiamo bene insieme, abbiamo cari amici, usciamo, e ci divertiamo, stiamo a casa e stiamo altrettanto bene”, dice lei che ho appena incrociato. Trent’anni di differenza sono una botta se lui è più vecchio, figuriamoci se è lui il più giovane, eppure funzionano, più che bene. Dopo una convivenza si sono sposati ventidue anni fa. Di sicuro hanno battuto un’infinità di coppie meglio assortite peché coetanee e giovani, ma arrivate al divorzio in un secondo. Applausi.
DOWN
Biagio Antonacci: “Mai entrato a Rozzano con Porsche o Rolex”. È una legnata a Fedez?
Biagio Antonacci, di cui sono un fan e scarico le sue canzoni da Spotify, è stato chiaro: “Rispetto agli artisti giovani, io non sarei mai entrato a Rozzano con la Porsche o col Rolex, i miei si sarebbero arrabbiati se mi avessero visto girare così. Oggi non hanno sensi di colpa”. Che si sia riferito a Fedez, anche lui cresciuto come Biagio a Rozzano, e che è andato a ritirare una Ferrari Roma Spider insieme al padre Franco che ha un prezzo di partenza di 250 mila euro? Non lo so, ma anche se detesto l’ostentazione, detesto di più quelli che i soldi ce li hanno e li tengono nascosti in banca e non è riferito a Antonacci che non conosco. Io spero sempre che chi ha i soldi li spenda dando lavoro a chi produce pure certi lussi, come i lavoratori di Maranello che hanno costruito quella Ferrari Roma Spider. Ho ancora due domande: se si ha successo e si guadagna si devono avere sensi di colpa? E ancora: si deve usare un dress code “da meno ricco” se si va in periferia? Ricordo una cosa: a Rozzano ho più di un amico, e sono tutti messi meglio di me.
UP
I fratelli Elkann. Possibile che, già così ricchi, volessero frodare il fisco?
Secondo quanto riportato dalla La Stampa, il Tribunale del riesame di Torino nelle motivazioni dell’ordinanza con cui sono stati confermati i sequestri dalla procura nell’ambito dell’inchiesta riguardo all’eredità di Gianni Agnelli, ex patron della Juve, ha scritto: “È 'verosimile' che i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann siano stati consapevoli della “frode” commessa intorno alla presunta evasione dell’imposta di successione alla morte della nonna, Marella Caracciolo”. Il passaggio si riferisce all’ipotesi di truffa ai danni dello Stato, contestata dalle difese. Secondo gli inquirenti la residenza di Marella Caracciolo Agnelli, la loro nonna, in Svizzera era fittizia e quindi l’imposta avrebbe dovuto essere versata in Italia. I giudici scrivono: “I fratelli… erano in ottimi rapporti con la nonna e come ne conoscessero abitudini e problematiche di salute che rendevano prevalente la sua permanenza in Italia”. Non conosco John e Ginevra, ma conosco bene Lapo, che è un buono, e mi sembra (sembra) impossibile una sua volontà di frode, quando si è già così tanto, tanto ricchi, poi. Ovviamente posso sbagliarmi, per fortuna non faccio il giudice, e nemmeno l’avvocato.
UP
The Kolors, disco di diamante in Polonia!
Sui giornali specializzati leggo che i The Kolors si sono guadagnati il Disco di Diamante in Polonia con Italodisco, ovvero il brano che ha preceduto la loro partecipazione al Festival di Sanremo con Un ragazzo una ragazza. “Per me questo non è solo un traguardo professionale, ma un segnale che la vita ci sta dando”, ha scritto Stash in un post su Instagram nel quale ha anche “ricordato le nottate trascorse a lavorare in studio e i mesi veramente difficili per la band”. Per Stash questa della Polonia è“un primo passo di un nuovo cammino”. Quello che invece è per me è una scoperta: mai avrei immaginato che i The Kolors potessero essere famosi in Polonia, e mi fa piacere. Oltre Lugano (dove vive Mina) i nostri (a parte i soliti Celentano, Pupo, Al Bano, Ferro, Pausini, Bocelli, Ramazzotti) non li conosce quasi mai nessuno.