Vedi Massimo Bottura su di una Ducati Diavel V4 a Miami e capisci che, per quanti problemi possa avere l’Italia, una soluzione ci sarà sempre. Nelle idee, nella bellezza, nella magia in cui continuiamo a credere perché ce ne circondiamo. L’idea del video è semplice: Bottura, assieme al Food Guru Filippo Polidori, cerca ispirazione per le strade della Florida.

La sua passione ti arriva forte quando gli viene consegnata una Ducati Diavel V4 e lui pensa a Francesco Bagnaia, che è stato a tifare in pista e per il quale ha cucinato in diverse occasioni, non ultima il matrimonio di Pecco. Bottura si appella a Bagnaia anche quando, fatti i primi chilometri di viaggio, una pattuglia della polizia lo ferma per un controllo: “Andrò in galera. Pecco, per favore, aiutami”. Un minuto più tardi, l’agente si sta facendo una foto con Bottura e Polidori: una soluzione ci sarà sempre.

La prima tappa del viaggio è Little Havana, il quartiere cubano di Miami, per un cortadito, caffè che assomiglia molto al nostro espresso macchiato. Bottura propone una variazione, la fa assaggiare alla barista: “È buono, eh? È il mio palato mentale!”. A questo punto del viaggio chiunque dovrebbe essersi già resi conto del fatto che la Ducati Diavel V4 non è solo una moto. È un oggetto totalizzante ed eccentrico, addirittura possessivo nei confronti del suo proprietario: cattura la tua attenzione con le linee e la voce, poi fa di tutto per farti tornare appena parcheggi. Torni per sentire ancora il suono del V4, cupo e imperioso, ma anche per il design raffinatissimo e muscoloso assieme e, soprattutto, la guida, ben oltre le aspettative di chi su di una Diavel non è mai salito.

Per la seconda tappa Bottura e Polidori - che lavorano spesso assieme - telefonano al deejay e producer Benny Benassi, che Miami la conosce meglio di tanti altri, per qualche consiglio. Lui suggerisce di darsi al digging da Sweat Records, a Little Haiti. Le palme scorrono veloci, la Diavel divora le highway della Florida. “La vita è fatta di passione”, dice Bottura in camera, in quello che si percepisce come un viaggio di grande leggerezza, d’ispirazione. “La passione è quella che permette di trasmettere emozioni”.
Ultima tappa: South Beach, Miami Beach. Dove c’è il locale di Bottura, il Torno Subito, chiamato così per omaggiare Maurizio Cattlean e la sua opera del 1989. Un locale, il Torno Subito, che Bottura vuole: “Come un circo in cui dentro c’è la vita, la gioia dei bambini”, e poi ancora: “Il circo di 8½, Fellini. La Riviera Romagnola, Riccione, la piadina”. Con questo approccio puoi portare una soluzione anche a Miami, con un sorriso largo e una Diavel parcheggiata fuori.

