I piloti non possono parlare delle gomme e, soprattutto, non possono lamentarsi più di troppo, ritrovandosi spesso a limitarsi nei commenti o a lasciar intendere. E’ indubbio, però, che le gomme sono state protagoniste del primo GP di stagione a Buriram, tra Marc Marquez che s’è inventato la mossa di mettersi dietro al fratello per evitare di finire sotto il limite della pressione previsto dal regolamento e altri piloti, come Pecco Bagnaia o Fabio Quartararo che, invece, hanno fatto capire di non essersi trovati bene con lo pneumatico posteriore. Uno, il vicecampione del mondo, l’ha detto nell’ormai visto e rivisto siparietto con Gigi Dall’Igna e Davide Tardozzi, mentre l’altro, il francese, ha raccontato di aver sofferto come un matto con il grip. C’è da dire, nel caso del francese, che la combinazione scelta, hard all’anteriore e morbida al posteriore potrebbe averlo “penalizzato” ulteriormente.

Tra chi, come Marquez, ha tirato fuori la mossa strategica che gli è valsa una gran vittoria, chi, come Pecco ha rimandato al “ne parliamo dopo” l’analisi dell’accaduto e chi, come Quartararo, deve fare i conti anche con l’opportunità di una scelta non certo voluta da Michelin, però, c’è stato anche chi non s’è fatto troppi scrupoli a ammettere serenamente di essere stato tradito dalla gomma. Non una accusa, sia inteso, ma il racconto di ciò che gli è successo in gara. E quel qualcuno è il giovane spagnolo di Trackhouse, Raul Fernandez.
“A un certo punto – ha raccontato – la moto è diventata inguidabile a causa del surriscaldamento della pressione e ho dovuto ritirarmi perché perdevo un secondo e mezzo al giro”. Per Fernandez, quindi, problema opposto a quello di Marquez, con la pressione dell’anteriore che evidentemente è salita alla stelle quando era in top 10 e in piena bagarre con Jack Miller. “Stavo gestendo per non trovarmi male nell’ultima parte della gara, ma dopo il ventesimo giro, quando ero più o meno settimo e avevo davanti Jack Miller, per qualche motivo lo pneumatico anteriore ha avuto un surriscaldamento anomalo e da lì è stato un incubo fino alla decisione di ritirarmi”.
Una decisione pesante, per lo spagnolo, soprattutto in considerazione del fatto che il suo compagno di squadra, Ai Ogura, dopo il quarto posto della Sprint del sabato era davanti, in quinta posizione, anche nel GP lungo della domenica. “La cosa positiva –ha concluso lo spagnolo - è che la nostra moto funziona molto bene. Mi sento molto a mio agio con la RS-GP, ma in vista dell’Argentina dobbiamo capire per quale motivo abbiamo avuto quel surriscaldamento della gomma anteriore che mi ha costretto al ritiro”.