Jannik Sinner ko: dopo l'assenza molto discussa alle Olimpiadi di Parigi arriva anche la sconfitta per mano di Rublev nel Master 1000 di Montreal, in Canada, già ai quarti di finale. Era andato oltre oceano già durante i Giochi, cosa che aveva destato non poche polemiche, ma evidentemente il tempo a disposizione non è bastato e le condizioni dell'azzurro non sono ancora ottime, forse anche a causa del fatto che i medici gli avevano consigliato un'operazione che lui, però, non ha voluto fare. Ma come mai sia lui che Matteo Arnaldi (che però ha vinto) hanno dovuto giocare due match in un giorno solo? È normale? Lo abbiamo chiesto a Luca Bottazzi, che ci ha spiegato come può cambiare la classifica Atp con l'altoatesino che non sta macinando risultati e con Carlos Alcaraz che, invece, è sempre più in forze. Da non dimenticare anche la variabile Novak Djokovic che è sempre dietro l'angolo. E Matteo Berrettini a che cosa può puntare nel torneo di Cincinnati? Come mai non è anche lui in Canada? Poi Bottazzi dà un consiglio al tennista romano sulle parole di Nicola Pietrangeli che su MOW si è detto molto dispiaciuto di essere stato ghostato da Berrettini.
Sinner fuori ai quarti a Montreal. Ma perché come Arnaldi ha giocato due match di singolare in un giorno? E che cosa implica la sconfitta di Sinner?
Hanno giocato due match in un giorno perché ha piovuto il giorno prima ed è saltata la partita serale, ma sono cose che capitano perché altrimenti non sarebbe finito il torneo in tempo. La sconfitta di Sinner contro Rublev è la prova che l’italiano ha problemi di forma e deve ritrovarsi. Ecco la risposta a tutte le polemiche olimpiche ai danni di Sinner, che ha fatto bene, viste le circostanze, a saltare l’evento. Mi chiedo, dunque, cosa avrebbe dovuto fare Jannik: forse andare ai Giochi come uno zombie da numero uno del mondo per farsi massacrare? Per sostenere poi, con la sua partecipazione, gli interessi, le posizioni e i privilegi di chi? Arnaldi, invece ha vinto perché è in uno stato di forma diverso. Matteo è un giocatore che vince e perde, l’altro deve vincere sempre, per cui quando perde ce ne accorgiamo.
Ora il primo posto nella classifica Atp è a rischio?
È sempre stato a rischio, perché Alcazar è una belva scatenata, poi c'è anche Djokovic che rientra, per cui Sinner ha dovuto per forza programmarsi in modo funzionale da un punto di vista strategico per centellinare le energie, visto che è da aprile che ha avuto un leggero calo di forma rispetto al precedente periodo ottobre-marzo. Alcaraz ora diventa sempre più pericoloso perché Sinner non ha approfittato dell'assenza dello spagnolo a Montreal, ma c'è un aspetto da non sottovalutare.
Ovvero?
Il fatto che Alcazar abbia perso in quel modo l'oro olimpico per mano di Djokovic, cosa che lui non si aspettava minimamente, potrebbe incidere sulla psicologia dello spagnolo, che aveva preso veramente il volo in questa parte della stagione vincendo sia il Roland Garros che a Wimbledon. Non escludiamo che qualcosa all'interno della testa di Alcazar possa essere cambiato e possa avergli tolto un po’ di fiducia.
Come mai Berrettini è a Cincinnati e non a Montreal?
Perché a Montreal non aveva ancora i punti per entrare direttamente nel tabellone e avrebbe dovuto fare le qualificazioni, perché la chiusura delle liste avviene settimane prima e i punti del torneo precedente non erano ancora entrati. Ha fatto bene quindi Matteo a volare a Cincinnati dove gioca il tabellone principale e da lì in avanti farà valere i punti della sua classifica.
Nicola ha fatto benissimo a scrivere a Berrettini facendogli i complimenti per la sua ripresa, ma probabilmente Matteo non gli risponde per le polemiche pregresse che ci sono state, in cui Pietrangeli non è stato particolarmente tenero nei confronti di Matteo o probabilmente è stato frainteso dai giornalisti come lui stesso sostiene. Credo, comunque, che bisogna metterci una pietra sopra e se fossi in Berrettini gli risponderei, perché non solo è una grande leggenda ma ha anche una certa età. Matteo per rispetto deve rispondere a Nicola e lasciar perdere queste polemiche, perché chi ha usato e usa una racchetta a certi livelli sa che le cose si possono benissimo appianare tra sportivi.