Jannik Sinner ha 23 anni. Carlos Alcaraz ne ha 22. Uno ha vinto il Roland Garros, l’altro lo ha perso al quinto set dopo cinque ore e mezza. Entrambi sono al vertice del tennis mondiale, ma fuori dal campo raccontano due storie completamente diverse. Non è solo una questione di carattere. È una questione di stile, di modo di vivere. Nei giorni successivi alla finale, Alcaraz ha fatto quello che molti si aspettano, soprattutto da un giovane che ha appena dominato nel tennis mondiale: ha festeggiato. Prima a Parigi, poi a Ibiza. Amici, locali, discoteca. Juan Carlos Ferrero, il suo allenatore, ha spiegato che “gli ho detto che deve ricordarsi che è un tennista. Ma si divertirà e tornerà rigenerato”. Tutto regolare. Jannik Sinner, invece, è tornato a casa. Ha lasciato Parigi ed è rientrato in Val Pusteria. Lì dove è cresciuto, dove vive ancora la sua famiglia, dove può staccare senza dover spiegare niente a nessuno. Ha rivisto gli amici, ha fatto una grigliata, ha passato un po’ di tempo con i suoi. E, come ha raccontato il sindaco di Sesto Pusteria Thomas Summerer a Un giorno da pecora, “l’ultima volta girava con la Panda della mamma per portare il gatto dal veterinario”.

E questa cosa ci fa volare, perché regala un’immagine quasi impensabile per uno sportivo al primo posto del ranking mondiale. Non un’auto sportiva, semplicemente la Panda di famiglia e un animale da accompagnare a una visita. Il punto è che nessuno, tra quelli che conoscono Sinner, si è stupito. Perché quella semplicità non è costruita. È sua e lo vediamo in ogni scorcio. E oggi, nel tennis come in qualsiasi altro sport, una normalità così evidente è tutto fuorché banale. Sinner, intanto, ha perso una finale durissima e ha reagito come reagirebbe chiunque abbia bisogno di tempo, spazio, volti familiari: “Ho passato qualche giorno con le persone che mi vogliono bene, mi sono rilassato, ho giocato a ping pong, abbiamo fatto una grigliata. Avevo bisogno di normalità per recuperare” ha spiegato a Sky Sport.
È un antidivo senza volerlo, che non ha mai smesso di comportarsi come si è sempre comportato. In questi giorni si è parlato molto di come abbia vissuto quella sconfitta, ma a dircelo è proprio lui: “È stata una partita di altissimo livello. Non è finita come volevamo, ma succede. Ho raggiunto un livello che non avevo mai toccato sulla terra battuta. Mentalmente sono stato presente per cinque ore e mezza, non mi sono mai lamentato”. Nessuna recriminazione. Solo una lettura su come ripartire. Sinner lo farà da Halle, in Germania, torneo sull’erba che ha vinto nel 2023. Scenderà in campo in singolare e anche in doppio, con Lorenzo Sonego. Una scelta che non si vedeva da novembre, dai quarti di Davis. Giocheranno contro Khachanov e Michelsen. Nello stesso torneo ci sono anche Cobolli e Darderi. Alcaraz invece comincerà la sua stagione sull’erba al Queen’s, dove debutterà contro Davidovich Fokina. E forse Wimbledon riporterà i due uno contro l’altro.