Mentre Jannik Sinner domina il ranking Atp, il suo futuro nel tennis resta sospeso a un filo. Il numero uno del mondo è in attesa dell’udienza d’appello sul caso Clostebol, che a metà aprile potrebbe cambiare la sua carriera. Una squalifica lunga lo estrometterebbe dal circuito, con conseguenze pesanti anche sulla corsa al trono mondiale. Intanto, a esprimersi sul futuro del tennis maschile è Novak Djokovic, che in un’intervista a Vijesti ha indicato Carlos Alcaraz come il nuovo volto del circuito, parlando della sua rivalità con Sinner: “Abbiamo Alcaraz e Sinner che stanno sviluppando una nuova rivalità”, ha detto il 24 volte campione Slam. “Nadal, Federer, io e anche Murray abbiamo dominato per 15-20 anni, alzando lo standard non solo nei risultati, ma anche nel modo di rappresentare il tennis, nel ruolo di ambasciatori di questo sport. Oggi c’è un nuovo cambio generazionale”. Djokovic ha poi elogiato il carattere e l’atteggiamento dello spagnolo: “Quando si parla di carisma, Alcaraz si distingue. Non solo per i suoi successi incredibili alla sua età, ma anche per il suo modo di stare in campo: corretto, rispettoso con tutti. Anche quando perde, lo fa con un sorriso. È impressionante vedere un ragazzo così giovane comportarsi come se fosse nel tour da più di dieci anni”.
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Per Nole, il merito è anche dell’ambiente che lo ha formato: “Juan Carlos Ferrero gli ha trasmesso fin da piccolo cosa significa essere un atleta, non solo per la ricerca della vittoria, ma anche per i valori e i principi dello sport”. Se da un lato il serbo riconosce Sinner come parte di una rivalità emergente, dall’altro le sue parole su Alcaraz sembrano decisamente più calorose e dettagliate. Lo spagnolo viene elogiato per il carisma, la correttezza, il talento e persino l’educazione ricevuta, mentre per Jannik non c’è una menzione diretta di queste qualità. Casualità o una scelta voluta? C’è chi ipotizza che Djokovic non abbia ancora digerito la pesante sconfitta subita a Melbourne, che ha interrotto la sua imbattibilità agli Australian Open e l’ha ridimensionato come dominatore assoluto del circuito. Alcaraz, pur avendo vinto due Slam, non è ancora stato un ostacolo diretto per Djokovic negli appuntamenti cruciali, mentre Sinner lo ha battuto in due tornei consecutivi, prima in Davis e poi a Melbourne.
![Carlos Alcaraz e Novak Djokovic](https://crm-img.stcrm.it/images/42423164/2000x/20250212-105421768-9905.png)
Nonostante abbia scritto pagine di storia nel tennis, Nole non ha alcuna intenzione di ritirarsi: “È l’amore per lo sport a spingermi avanti”, ha spiegato. “In campo vivo un milione di emozioni. Alcune bellissime, altre difficili, dalla gioia alla rabbia, dall'estasi ai dubbi. Eppure, anche quando provo vergogna per qualche reazione, so che sto vivendo tutto questo nel modo più umano e sportivo possibile. Penso che sia questa la forza dello sport: prima di battere l’avversario, devi vincere la battaglia con te stesso”. Infine, Djokovic ha parlato dell’importanza di ispirare le nuove generazioni: “Con il mio tennis, sento di poter ancora motivare i giovani a prendere in mano una racchetta, non solo nel mio paese, ma nel mondo intero. Vorrei che tutti giocassero a tennis, ma sarei soddisfatto se praticassero qualsiasi sport, perché l'attività fisica è fondamentale per la salute e per tutto il resto”. Mentre il serbo guarda avanti, tutto il mondo del tennis attende il verdetto su Sinner. Il suo futuro e la rivalità con Alcaraz potrebbero essere stravolti dall’udienza di aprile. Ma se Jannik dovesse uscire indenne dal caso Clostebol, tornerà in campo con una motivazione ancora più feroce. E allora, forse, anche Djokovic sarà costretto a riconoscerlo come il vero nuovo re del tennis.
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