“Yamaha ha pochissimo tempo per convincermi che ci sarà un progetto vincente” – Lo ha detto Fabio Quartararo in una intervista rilasciata ai colleghi di motorsport.com, con il francese che, chiaramente, è tentato dai timidi corteggiamenti già avviati sia da KTM che da Aprilia. L’ex campione del mondo, al di là degli ultimatum, ha anche più volte ribadito di voler restare con Yamaha e pure a Valencia, dopo i test, è apparso più sorridente e meno arrabbiato del solito. Segno che qualcosa sulla M1 è cambiato davvero e che il lavoro che si sta portando avanti dal giappone potrebbe segnare effettivamente una svolta concreta. “Se la situazione è questa – ha spiegato il francese – difficilmente riusciremo a lottare per il titolo mondiale, ma ho visto buone cose e ho grande fiducia in Yamaha”.
Ci vorrà tempo, ma qualcosa in più si potrà capire già a Sepang, con Yamaha che ha tutto l’interesse a tornare competitiva non solo per scongiurare l’ipotesi che il francese possa andare via. Lo stesso “ultimatum”, se così possiamo chiamarlo, di Fabio Quartararo, infatti, l’avrebbero dato anche Valentino Rossi e Uccio. Lin Jarvis, responsabile del Team Monster Energy, ha più volte detto che Yamaha vuole tornare ad avere un team satellite e ha anche più volte lasciato intendere che il grande sogno sarebbe il ricongiungimento con Valentino Rossi. Le parti, come MOW ha anticipato nelle scorse settimane, si sono anche già incontrare.
Da un lato Alessio Salucci e la VR46, che sono consapevoli di avere attualmente tra le mani la migliore moto in assoluto, ma anche che presto potrebbe essere impossibile per Ducati continuare ad avere tre squadre satellite, e dall’altra la stessa Yamaha, che invece ha spinto tantissimo, anche con una proposta ultravantaggiosa sul piano economico, per poter contare sulla squadra di Tavullia. Le cose, come è noto, resteranno come stanno per tutto il 2024, ma le decisioni importanti si prendono già nei primissimi mesi della nuova stagione. E per Yamaha il tempo a disposizione per convincere Fabio Quarataro a non andare via è esattamente lo stesso che ci vorrà per convincere, invece, Valentino Rossi a ritornare. Un valido argomento in più per Yamaha potrebbe essere anche il ritorno di Davide Brivio. Ora che il manager italiano ha ufficialmente messo fine alla sua avventura in Formula1 con Alpine, infatti, la possibilità di ritrovare il motomondiale non è arrivata solo da Honda, ma anche dalla stessa Yamaha, che gli avrebbe offerto il timone del Team Monster Energy”.
Difficile, al momento, capire quali ulteriori passi si stanno compiendo, ma è assolutamente chiaro che Yamaha non resterà alla finestra e che dare vita a una M1 realmente competitiva è l’unica grande scommessa da fare in questa fase. Anche a costo di forzare un po’ i tempi della tradizione giapponese e rischiare di più per portare direttamente in pista materiali e componenti con ancora perfettamente testate. In questo senso saranno sicuramente d’aiuto le ulteriori concessioni stabilite da Dorna e annunciate nella scorsa settimana.