A Parigi 2024 i giochi vanno avanti, ancora per poco visto che la cerimonia di chiusura è attesa per il giorno undici, e a prolungarsi non è soltanto lo sport, ma anche le grandi e accesissime polemiche di questi Giochi. Nella Ville Lumière, infatti, lo sport sembra aver lasciato posto al caos. Dalla Senna (forse) inquinata, tra infezioni gastrointestinali, casi di Escherichia Coli e strani graffi tra gli atleti che si sono tuffati nelle acquee del fiume, ai letti di cartone e le camere senza aria condizionata nel villaggio olimpico. E poi ancora vermi trovati nel cibo, decisioni arbitrali discutibili (contro l’Italia) e diatribe sul cosiddetto “terzo sesso”. Adesso, però, la lista è destinata ad allungarsi ancora di più, e con un caso piuttosto insolito. Insomma, ma davvero ai campioni olimpici vengono consegnate delle medaglie patacche? Arriva la prima denuncia da Parigi…
A riportare la presunta scarsa qualità dei trofei delle Olimpiadi è lo skateboarder statunitense Nyjah Huston, arrivato terzo nella propria competizione. L’atleta, quindi, ha osservato lo stato quasi di decomposizione della sua medaglia di bronzo appena conquistata, che nel giro di pochi giorni sembra essersi completamente deteriorata. Le foto postate dal campione sul suo profilo Instagram parlano chiaro, e nei messaggi qualcuno gli scrive addirittura: “Sembra che hai vinto quella medaglia nel 1982”. Insomma, per Huston “queste medaglie olimpiche sono belle quando sono nuove di zecca. Ma dopo averla avuta a contatto con la mia pelle e con il sudore, e aver lasciato che i miei amici la indossassero durante il weekend, sembra che la qualità non sia alta come si potrebbe pensare. Guardate, è rovinata. Non lo so, le medaglie olimpiche dovrebbero essere di una qualità più alta”. In un’altra storia Instagram, invece, lo skateboarder afferma che la medaglia “sembra sia andata e tornata dalla guerra”. Insomma, ma cosa sta succedendo alle Olimpiadi?